martedì 17 febbraio 2015

del 18 febbraio Saint LEON Ier le Grand, pape et patriarche de Rome (440-461), qui confessa la foi orthodoxe face au monophysitisme (461). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II des Ménées.)



Vespro e Mattutino del 18 febbraio - Memoria del nostro padre tra i santi Leone, papa di Roma (italiano)




Saint LEON Ier le Grand, pape et patriarche de Rome (440-461), qui confessa la foi orthodoxe face au monophysitisme (461). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II des Ménées.)
Nel 440 c’è in Gallia quasi una guerra civile tra le due più alte autorità romane: il generale Ezio e il prefetto del pretorio Albino. Il potere imperiale è così debole, che per pacificarli si manda un uomo di Chiesa: il diacono romano Leone. Questi va e riconcilia i due. Poi apprende che papa Sisto III è morto e che è stato già eletto lui, Leone. Nei suoi 21 anni di pontificato passano 4 imperatori: uno cacciato subito (Avito) e gli altri ammazzati: Valentiniano III, Petronio Massimo e Maggioriano. L’Impero è in agonia e la giovane Chiesa è travagliata da scontri dottrinali e discordie.
Con l’energia e la persuasione, Leone rafforza in Occidente l’autorità della Sede di Pietro, e affronta duri contrasti in dottrina. L’abate orientale Eutiche, influente a Costantinopoli, sostiene che in Cristo esiste una sola natura (monofisismo), contro la dottrina della Chiesa sulle due nature, distinte ma non separate, nella stessa persona. E ottiene che l’imperatore Teodosio convochi nel 449 un concilio a Efeso (Asia Minore). Ma qui parlano solo gli “eutichiani”, senza ascoltare i legati di Leone, e acquistando nuovi proseliti. Negando validità a questo concilio, il Papa persuade il nuovo imperatore Marciano a indirne un altro nel 451. E questo è il grande concilio di Calcedonia (presso Bisanzio), quarto ecumenico, che approva solennemente la dottrina delle due nature. Non tutti però ne accettano le decisioni, e ci sono gravi disordini, soprattutto in Palestina.
Intanto l’Occidente vive tempi di terrore. L’Impero non ha più un vero esercito; e gli Unni di Attila, già battuti da Ezio nel 451, si riorganizzano in fretta, piombano sull’Alta Italia nel 452. Lo Stato impotente chiede a papa Leone di andare da Attila con una delegazione del Senato. S’incontrano presso Mantova, e Leone convince il capo unno a lasciare l’Italia, anche col pagamento di un tributo (la leggenda parlerà poi di una visione celeste che terrorizza Attila). Tre anni dopo, i Vandali d’Africa sono davanti a Roma col re Genserico. A difendere gli inermi c’è solo Leone, che non può impedire il saccheggio; ma ottiene l’incolumità dei cittadini ed evita l’incendio dell’Urbe. E' un romano antico (forse anche di nascita) che ha incontrato Cristo, e che sente fortemente la responsabilità  di Vescovo di Roma Antica  nel sistema della sinodia indivisa della pentarchia Arricchisce la Chiesa col suo insegnamento (specie sull’Incarnazione); chiede obbedienza ai vescovi a lui suffraganei  ma li sostiene col consiglio personale, li orienta in dottrina, nello splendido latino dei suoi scritti, per "tenere con costanza la giustizia" e "offrire amorosamente la clemenza", poiché "senza Cristo non possiamo nulla, ma con Lui possiamo tutto". Non si hanno notizie sugli ultimi tempi della sua vita. Il Liber pontificalis dice che governò 21 anni, un mese e 13 giorni. I suoi romani lo chiamano “Leone Magno”, il Grande.

APOLYTIKION. TONO PL. 4
GUIDA DI RETTA FEDE, MAESTRO DI PIETA’ E DI DECORO, ASTRO DEL MONDO, ORNAMENTO DIVINAMENTE ISPIRATO DEGLI ORTODOSSI, O SAPIENTE LEONE, CON LE TUE DOTTRINE HAI ILLUMINATO TUTTI, O LIRA DELLO SPIRITO: INTERCEDI PRESSO IL CRISTO DIO PER LA SALVEZZA DELLE ANIME NOSTRE.


KONDAKION. TONO 3. La vergine oggi.
ASSISO, O GLORIOSO, SUL TRONO DEL SACERDOZIO, E CHIUSA LA BOCCA DEI LEONI RAZIONALI, HAI FATTO RISPLENDERE PER IL TUO GREGGE, CON DOTTRINE DIVINAMENTE ISPIRATE, LA LUCE DELLA SCIENZA DIVINA DELL’AUGUSTA TRIADE: SEI STATO PERCIO’ GLORIFICATO COME DIVINO INIZIATO DELLA GRAZIA DI DIO.

IKOS. Betlemme ha aperto l’Eden.
ANNUNCIANDO IL PADRE, IL FIGLIO E LO SPIRITO SANTO, LA LUCE TRISOLARE, LA POTENZA TRE VOLTE SANTA, COME UNA SOLA DIVINITA’ E UNA SOLA SOSTANZA, HAI DEFINITIVAMENTE CHIUSO, O LEONE SAPIENTE IN DIO, LE LABBRA INGANNATRICI DEGLI ERETICI; PROCLAMANDO PERCIO’  MADRE DI DIO LA PURA GENITRICE DI CRISTO, HAI ABBATTUTO VIGOROSAMENTE, O BEATO, L’ALTERIGIA DI NESTORIO. PER QUESTO SEI STATO RICONOSCIUTO NEL MONDO E IN ROMA COME DIVINO INIZIATO DELLA GRAZIA DI DIO.

EXAPOSTILARION. Udite, donne.
 TI SEI MOSTRATO LEONE A PAROLE E A FATTI,  SCONVOLGENDO REGALMENTE CON IL RUGGITO DEI DOGMI, O APIENTISSIMO, GLI EMPI PROGETTI COME BRUTTE ASTUZIE DI VOLPE, E ALLIETANDO LA RADUNANZA DEI PADRI DA DIO ELETTI.




Troparion — Tone 3

You were the Church’s instrument / in strengthening the teaching of true doctrine; / you shone forth from the West like a sun dispelling the errors of the heretics. / Righteous Leo, entreat Christ God to grant us His great mercy.

Troparion — Tone 8

O Champion of Orthodoxy, and teacher of holiness, / The enlightenment of the universe and the inspired glory of true believers. / O most wise Father Leo, your teachings are as music of the Holy Spirit for us! / Pray that Christ our God may save our souls!

Kontakion — Tone 3

Seated upon the throne of the priesthood, glorious Leo, / you shut the mouths of the spiritual lions. / With divinely inspired teachings of the honored Trinity, / you shed the light of the knowledge of God up-on your flock. / Therefore, you are glorified as a divine initiate of the grace of God.



 

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