sabato 31 ottobre 2015

TYPIKON DELLA DOMENICA 1 NOVEMBRE 2015 DOMENICA V, DI LUCA Santi Anargiri e Taumaturghi Cosma e Damiano Modo 1 pl. – Mattutino XI




Lazzaro ed il ricco Epulone, illustrazione dall'Evangeliario di Echternach. Pannello superiore: Lazzaro alla porta dell'uomo ricco. Pannello centrale: L'anima di Lazzaro è trasportata in Paradiso da due angeli; Lazzaro nel petto di Abramo. Pannello inferiore: L'anima del ricco è trasportata da due diavoli all'inferno; il ricco è torturato nell'inferno.

Evangeliario di Echternach


L'Evangeliario di Echternach, è un libro miniato dell'VIII secolo, proveniente dalla biblioteca dell'abazia lussemburghese di Echternache ora conservato alla Bibliothèque nationale de France (ms. Latin 9389), realizzato da un unico scriba.


TYPIKON DELLA DOMENICA 1 NOVEMBRE 2015 DOMENICA V, DI LUCA Santi Anargiri e Taumaturghi Cosma e Damiano Modo 1 pl. – Mattutino XI



Anastasimon – Modo 1 pl.

Il coeterno Verbo * al Padre e allo Spirito, * partorito dalla Vergine * a nostra salvezza, * cantiamo o fedeli - * e adoriamo; * poiché ha voluto nella carne * salire sulla croce * e sottoporsi alla morte * e risuscitare i defunti * nella gloriosa sua resurrezione

Dei Santi - modo 4 pl.
Santi Anargiri e Taumaturghi, visitateci nelle nostre infermità: gratuitamente avente ricevuto, gratuitamente date a noi.

Della Chiesa.

Kontakion:

Avvocata mai confusa dei Cristiani, * stabile mediatrice presso il Creatore, *non disprezzare voci supplici dei peccatori,* ma accori o Buona, * in aiuto di noi, *che con fede gridiamo a Te: * presto intercedi, affrettati a salvarci, tu che sempre proteggi,* chi ti onora Madre di Dio.


Typikòn Costantinopolitano 

http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a1688/f255/Domenica%201.11.2015%20italiano.pdf

Vangelo al Mattutino

Giovanni 21,14-25

14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai suoi discepoli, dopo esser risuscitato dai morti.

15 Quand'ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quand'eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. E, dopo aver parlato così, gli disse: «Seguimi».
20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e di lui che sarà?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa?»
24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose, e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.
25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.

Letture bibliche nella Liturgia

Apostolo- dei Santi (1 Cor 12, 27 – 13,7)

27 Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua. 28 E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. 29 Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli? 30 Tutti hanno forse i doni di guarigioni? Parlano tutti in altre lingue? Interpretano tutti?
31 Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori!
Ora vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza.
1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. 2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.
4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L'amore non verrà mai meno


Vangelo della V Domenica di Luca (Lc 16, 19-31)

19 «C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; 20 e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, 21 e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. 22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. 23 E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma". 25 Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. 26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi". 27 Ed egli disse: "Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento". 29 Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". 30 Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". 31 Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».


Variante nel Typikòn del Patriarcato di Romania 

http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2015/XXII%20DOMENICA%20DOPO%20%20PENTECOSTE.pdf



Apostolo 

Galati 6,11-18


11 Guardate con che grossi caratteri vi ho scritto di mia propria mano!
12 Tutti coloro che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. 13 Poiché neppure loro, che sono circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare della vostra carne. 14 Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo. 15 Infatti, tanto la circoncisione che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura. 16 Su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e così siano sull'Israele di Dio.
17 Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il marchio di Gesù.
18 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.










sabato 24 ottobre 2015

TYPIKON DOMENICA VI, DI LUCA



TYPIKON DELLA DOMENICA VI, DI LUCA


Vangelo del Mattutino nel 2019    VII  Aurorale 

Giovanni 20,1-20

La risurrezione
1 Or il primo giorno dopo i sabati, al mattino quando era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro. 2 Allora andò di corsa da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano posto». 3 Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro. 4 Correvano tutti e due insieme, ma l'altro discepolo corse avanti più in fretta di Pietro e arrivò primo al sepolcro. 5 E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entrò. 6 Arrivò anche Simon Pietro che lo seguiva, entrò nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra7 e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesù; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette. 9 Essi infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli poi ritornarono di nuovo a casa.
Gesù appare a Maria Maddalena
11 Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre piangeva, si chinò dentro il sepolcro, 12 e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13 Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose loro: «Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto». 14 Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesù, che stava  in piedi; ma ella non sapeva che fosse Gesù. 15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro. 17 Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro». 18 Allora Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.
Gesù appare ai discepoli; incredulità di Tommaso
19 Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò  in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!». 20 E, detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono.

Vangelo del Mattutino nel 2018   X Aurorale 


Giovanni 21:1-14

Apparizione di Gesù preso il mare di Tiberiade
1 Dopo queste cose, Gesù si fece vedere di nuovo dai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera. 2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele da Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Io vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Così uscirono e salirono subito sulla barca; ma quella notte non presero nulla. 4 Al mattino presto, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli tuttavia non si resero conto che era Gesù. 5 E Gesù disse loro: «Figlioli, avete qualcosa da mangiare?». Essi gli risposero: «No!». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono e non potevano più tirarla su per la quantità di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore». Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse con la veste (perché era nudo) e si gettò in mare. 8 Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci. 9 Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete presi ora». 11 Simon Pietro risalì in barca e tirò a terra le rete, piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ve ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a far colazione». Or nessuno dei discepoli ardiva chiedergli: «Chi sei?», sapendo che era il Signore. 13 Allora Gesù venne, prese del pane e ne diede loro; e così pure del pesce. 14 Ora questa fu la terza volta che Gesù si fece vedere dai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.


Ufficio delle Letture  secondo il Typikòn costantinopolitano

Lettura Apostolica alla Liturgia  nel 2019 

2Corinzi 9,6-11

6 Or questo dico: Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente. 7 Ciascuno faccia come ha deliberato nel suo cuore, non di malavoglia né per forza, perché Dio ama un donatore allegro. 8 Ora Dio è potente di fare abbondare in voi ogni grazia affinché, avendo sempre il sufficiente in ogni cosa, voi abbondiate per ogni buona opera, 9 come sta scritto: «Egli ha sparso, egli ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno». 10 Or colui che fornisce la semente al seminatore e il pane da mangiare, ve ne provveda e moltiplichi pure la vostra semente, ed accresca i frutti della vostra giustizia; 11 allora sarete arricchiti per ogni liberalità, che per nostro mezzo produrrà rendimento di grazie a Dio.

Lettura Apostolica alla Liturgia  nel 2018 


Galati 2,16-20

16 sapendo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge. 17 Or se, cercando di essere giustificati in Cristo, siamo trovati anche noi peccatori, è forse Cristo ministro del peccato? Così non sia. 18 Se infatti edifico di nuovo le cose che ho distrutto, io mi costituisco trasgressore, 19 perché per mezzo della legge io sono morto alla legge, affinché io viva a Dio. 20 Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.


Vangelo alla Liturgia 


Luca 8,27-39

27 Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe. 28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi». 29 Gesù, infatti, aveva comandato allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, di cui si era impadronito da molto tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti. 30 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Legione»; perché molti demòni erano entrati in lui. 31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso. 32 C'era là un branco numeroso di porci che pascolava sul monte; e i demòni lo pregarono di permetter loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise. 33 I demòni, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci; e quel branco si gettò a precipizio giù nel lago e affogò. 34 Coloro che li custodivano videro ciò che era avvenuto, se ne fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna. 35 La gente uscì a vedere l'accaduto; e, venuta da Gesù, trovò l'uomo, dal quale erano usciti i demòni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; e si impaurirono. 36 Quelli che avevano visto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. 37 L'intera popolazione della regione dei Gerasèni pregò Gesù che se ne andasse via da loro; perché erano presi da grande spavento.
Egli, salito sulla barca, se ne tornò indietro. 38 L'uomo dal quale erano usciti i demòni, lo pregava di poter restare con lui, ma Gesù lo rimandò, dicendo: 39 «Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Dio ha fatte per te». Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando tutto quello che Gesù aveva fatto per lui.


Variante nel Typikòn del Patriarcato di Romania 

Lettura Apostolica alla Liturgia 

Efesini 2,4-10

4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.
8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.


sabato 17 ottobre 2015

Typikòn di domenica 18/10/2015





Anastasimon – Modo 3 

Si rallegrino i cieli, * esulti la terra *, poiché ha operato potenza, * col suo proprio braccio, * il Signore, ha calpestato * con la morte la morte; * è divenuto primogenito dei morti, * dal ventre dell’Inferno  ci ha liberati * e ha concesso al mondo * la grande misericordia.


Typikòn Costantinopolitano




18 ottobre 2015- Domenica III di Luca (tono III) Luca evangelista e apostolo; Marino martire


Vangelo del Mattutino 

Giovanni 20,19-31


19 La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».


24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».
26 Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!» 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

30 Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.



nella Liturgia 

Prokimenon

Per tutta la terra è uscito il suo suono e sino ai confini del mondo le sue parole. I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani. (Sal 18, 5. 2)


Colossesi 4,5-11

5 Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori, ricuperando il tempo. 6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.

7 Tutto ciò che mi riguarda ve lo farà sapere Tichico, il caro fratello e fedele servitore, mio compagno di servizio nel Signore. 8 Ve l'ho mandato appunto perché conosciate la nostra situazione ed egli consoli i vostri cuori;9 e con lui ho mandato il fedele e caro fratello Onesimo, che è dei vostri. Essi vi faranno sapere tutto ciò che accade qui.
10 Vi salutano Aristarco, mio compagno di prigionia, Marco, il cugino di Barnaba (a proposito del quale avete ricevuto istruzioni; se viene da voi, accoglietelo), 11 e Gesù, detto Giusto. Questi provengono dai circoncisi, e sono gli unici che collaborano con me per il regno di Dio, e che mi sono stati di conforto.

Colossesi 4,14-18

14 Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema.
15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua.
16 Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea. 17 Dite ad Archippo: «Bada al servizio che hai ricevuto nel Signore, per compierlo bene».
18 Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene.
La grazia sia con voi.


Al Canto dell'Alliluja

Confesseranno i cieli le tue meraviglie, Signore, e la tua verità nella chiesa dei santi. Dio è glorificato nella chiesa dei santi; è grande e terribile su tutti quelli che lo circondano. (Sal 88, 6. 8)


Luca 10,16-21

16 Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me, e chi rifiuta me rifiuta Colui che mi ha mandato».

17 Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome». 18 Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. 20 Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
21 In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto!




Typikòn del Patriarcato di Romania 

XX DOMENICA DOPO PENTECOSTE 


Gesù risuscita il figlio della vedova di Nain


Galati 1,11-19

Origine divina del vangelo di Paolo

11 Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunciato non è opera d'uomo; 12 perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.
13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand'ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; 14 e mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. 15 Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque 16 di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, 17 né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco.
18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; 19 e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore.


Luca 7,11-16


11 Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei. 13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» 14 E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» 15 Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. 16 Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo».

sabato 10 ottobre 2015

typikòn di domenica IV di Luca-nel 2018 Domenica dei Santi Padri del VII concilio Ecumenico -Vangelo della Parabola del Seminatore .Memoria di Santa Parasceve di Iasi







 Rappresentazione del secondo concilio di  Nicea 



Domenica  13 Ottobre 2013  Memoria dei Santi Padri del VII Concilio Ecumenico

Procedendo sulla via regia, seguendo la dottrina divinamente ispirata dei nostri santi padri e la tradizione della Chiesa cattolica - riconosciamo, infatti, che lo Spirito Santo abita in essa - noi definiamo con ogni rigore e cura che, come la raffigurazione della croce preziosa e vivificante, così le venerate e sante immagini, sia dipinte che in mosaico o in qualsiasi altro materiale adatto, debbono essere esposte nelle sante chiese di Dio, sulle sacre suppellettili, sulle vesti sacre, sulle pareti e sulle tavole, nelle case e nelle vie; siano esse l'immagine del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, o quella della purissima nostra signora, la santa Madre di Dio, dei santi angeli, di tutti i santi e i giusti. Infatti, quanto più frequentemente queste immagini sono contemplate, tanto più quelli che le contemplano sono innalzati al ricordo e al desiderio dei modelli originari e a tributare loro, baciandole, rispetto e venerazione. Non si tratta certo di un'adorazione, che la nostra fede tributa solo alla natura divina, ma di un culto simile a quello che si rende all'immagine della croce preziosa e vivificante, ai santi evangeli e agli altri oggetti sacri, onorandoli con l'offerta di incenso e di lumi secondo il pio uso degli antichi. L'onore reso all'immagine, in realtà, appartiene a colui che vi è rappresentato e chi venera l'immagine, venera la realtà di chi in essa è raffigurato” (Concilio di Nicea II, Definizione)

 


Vangelo al Mattutino per il 114 Ottobre 2018  Aurorale IX

Giovanni 20,19-31

Giovanni 20,19-31

Gesù appare ai discepoli; incredulità di Tommaso
19 Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!». 20 E, detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono. 21 Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». 22 E, detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti». 24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non crederò». 26 Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani; stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!». 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». 30 Or Gesù fece ancora molti altri segni in presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. 31 Ma queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.




 Tropario della Domenica  Dei Padri.
 O Gloriosissimo,* Cristo Dio nostro,* che hai stabilito *come astri sulla terra, i padri nostri,* e per mezzo loro alla fede vera tutti noi hai guidato*:* o clementissimo,* gloria a te.



Lettura Apostolica dell Domenica dei Padri

Tito 3,8-15

8 Sicura è questa parola, e voglio che tu affermi con forza queste cose, affinché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di applicarsi a opere buone. Queste sono le cose buone e utili agli uomini. 9 Ma evita le discussioni stolte, le genealogie, le contese e le dispute intorno alla legge, perché sono inutili e vane. 10 Evita l'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, 11 sapendo che un tale è pervertito e pecca, condannandosi da se stesso.

12 Quando ti avrò mandato Artema o Tichico, fa' di tutto per venire da me a Nicopoli, perché ho deciso di passare l'inverno lì. 13 Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giurista della legge, e di Apollo, affinché non manchi loro nulla. 14 Or imparino anche i nostri a dedicarsi a buone opere per i bisogni urgenti, affinché non siano senza frutto. 15 Tutti quelli che sono con me ti salutano. Saluta quelli che ci amano in fede. La grazia sia con tutti voi. Amen.


Pericope Evangelica della Domenica dei Padri  


Giovanni 17,1-13

La preghiera sacerdotale
Gv 13:1 (Ro 8:34; Eb 7:24-28; 4:14-16)
1 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, 2 giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. 3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu mi hai data da fare. 5 Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.
6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te; 8 poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi; 10 e tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. 12 Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia.

Domenica IV di Luca -Domenica del Vangelo del Seminatore 

Galati 2,16-20

16 sapendo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge. 17 Or se, cercando di essere giustificati in Cristo, siamo trovati anche noi peccatori, è forse Cristo ministro del peccato? Così non sia. 18 Se infatti edifico di nuovo le cose che ho distrutto, io mi costituisco trasgressore, 19 perché per mezzo della legge io sono morto alla legge, affinché io viva a Dio. 20 Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Luca 8,5-15

5 «Un seminatore uscì a seminare la sua semente; e mentre egli seminava, una parte cadde lungo la via, fu calpestata e gli uccelli del cielo la mangiarono. 6 Un'altra parte cadde sulla roccia e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. 7 Un'altra parte cadde fra le spine; e le spine, cresciute insieme, la soffocarono. 8 Una parte invece cadde in buona terra, germogliò e fruttò il cento per uno». Dette queste cose, esclamò: «Chi ha orecchi da udire, oda!». 9 Allora i suoi discepoli gli domandarono che cosa significasse quella parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri essi sono proposti in parabole, affinché vedendo non vedano e udendo non intendano. 11 Or questo è il significato della parabola: La semente è la parola di Dio.12 Quelli lungo la strada sono coloro che odono la parola; ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la parola con gioia; costoro però non hanno radice, credono per un certo tempo, ma al momento della prova, si tirano indietro. 14 E la parte che è caduta fra le spine sono coloro che hanno udito la parola; ma, strada facendo, sono soffocati dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita, e non giungono a maturità. 15 Ma la parte che è caduta in buona terra sono coloro che, dopo aver udita la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono e portano frutto con perseveranza».


 


letture del Nuovo Testamento  per la memoria della nostra Madre tra i Santi e le Sante  Parascheva de la Iași

1Corinzi 9,1-12


1 Non sono libero? Non sono apostolo? Non ho veduto Gesù, il nostro Signore? Non siete voi l'opera mia nel Signore? 2 Se per altri non sono apostolo, lo sono almeno per voi; perché il sigillo del mio apostolato siete voi, nel Signore. 3 Questa è la mia difesa di fronte a quelli che mi sottopongono a inchiesta. 4 Non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere? 5 Non abbiamo il diritto di condurre con noi una moglie, sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? 6 O siamo soltanto io e Barnaba a non avere il diritto di non lavorare? 7 Chi mai fa il soldato a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi pascola un gregge e non si ciba del latte del gregge? 8 Dico forse queste cose da un punto di vista umano? Non le dice anche la legge? 9 Difatti, nella legge di Mosè è scritto: «Non mettere la museruola al bue che trebbia il grano». Forse che Dio si dà pensiero dei buoi? 10 O non dice così proprio per noi? Certo, per noi fu scritto così; perché chi ara deve arare con speranza e chi trebbia il grano deve trebbiarlo con la speranza di averne la sua parte. 11 Se abbiamo seminato per voi i beni spirituali, è forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali? 12 Se altri hanno questo diritto su di voi, non lo abbiamo noi molto di più? Ma non abbiamo fatto uso di questo diritto; anzi sopportiamo ogni cosa, per non creare alcun ostacolo al vangelo di Cristo.


Lettura del brano del Vangelo alla Divina Liturgia
 

Marco 8,34-38. 9.1

34 Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e del vangelo, la salverà. 36 E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? 37 Infatti, che darebbe l'uomo in cambio della sua anima? 38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli»

Marco 9,1

Diceva loro: «In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza».
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sabato 3 ottobre 2015

Domenica II di Luca


MYSTAGOGY


Al Vangelo del Mattutino  Aurorale IV  

Luca 24,1-12

La risurrezione
1 Ora nel primo giorno della settimana, al mattino molto presto, esse, e altre donne con loro, si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparato. 2 E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro. 3 Ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 E, mentre erano grandemente perplesse a questo riguardo, ecco presentarsi loro due uomini in vesti sfolgoranti. 5 Ora, essendo esse impaurite e tenendo la faccia chinata a terra, quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi come vi parlò, mentre era ancora in Galilea, 7 dicendo che il Figlio dell'uomo doveva esser dato nelle mani di uomini peccatori, essere crocifisso e risuscitare il terzo giorno». 8 Ed esse si ricordarono delle sue parole. 9 Al loro ritorno dal sepolcro, raccontarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. 10 Or quelle che riferirono queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre donne che erano con loro. 11 Ma queste parole parvero loro come un'assurdità; ed essi non credettero loro. 12 Pietro tuttavia, alzatosi, corse al sepolcro e, chinatosi a guardare, non vide altro che le lenzuola che giacevano da sole; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé di quanto era accaduto.

Le letture bibliche secondo il typikòn costantinopolitano 


2Corinzi 4,6-15

6 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo. 7 Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l'eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi. 8 Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati; 9 perseguitati, ma non abbandonati; abbattuti, ma non distrutti, 10 portando del continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. 11 Noi che viviamo, infatti siamo del continuo esposti alla morte per Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. 12 Cosicché in noi opera la morte, ma in voi la vita. 13 Ma pure, avendo noi lo stesso spirito di fede, come sta scritto: «Io ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo, 14 sapendo che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi per mezzo di Gesù e ci farà comparire con voi. 15 Tutte queste cose infatti sono per voi, affinché la grazia, raggiungendo un numero sempre maggiore di persone, produca ringraziamento per abbondare alla gloria di Dio.

Risultati immagini per icone di amate i vostri nemici


Luca 6,31-36

31 Ma come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro. 32 Ma se amate coloro che vi amano, che merito ne avrete? Poiché anche i peccatori amano coloro che li amano. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Poiché i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro dai quali sperate di riavere, che merito ne avrete? Anche i peccatori prestano ai peccatori, per riceverne altrettanto. 35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete i figli dell'Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi. 36 Siate dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso.

Il Typikòn della Chiesa di Romania prevede come Lettura Apostolica

Lettura dalla seconda epistola di Paolo ai Corinti 11, 31 – 12, 9

31 Il Dio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, che è benedetto in eterno, sa che io non mento

32 A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per catturarmi, 33 ma da una finestra fui calato lungo il muro in una cesta, e così scampai dalle sue mani.

1 Certo il vantarsi non mi è di alcun giovamento; verrò quindi alle visioni e rivelazioni del Signore. 2 Io conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa (se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 3 E so che quell'uomo (se con il corpo o senza il corpo, non lo so, Dio lo sa), 4 fu rapito in paradiso e udì parole ineffabili, che non è lecito ad alcun uomo di proferire. 5 Io mi glorierò di quel tale, ma non mi glorierò di me stesso, se non delle mie debolezze. 6 Anche se volessi gloriarmi, non sarei un insensato perché direi la verità; ma me ne astengo, affinché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me.7 Inoltre, affinché non m'insuperbisca per l'eccellenza delle rivelazioni, mi è stata data una spina nella carne, un angelo di Satana per schiaffeggiarmi, affinché non m'insuperbisca. 8 A questo riguardo ho pregato tre volte il Signore che lo allontanasse da me. 9 Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.


Il Canto del Vangelo è comune ai due tipykà