sabato 27 dicembre 2014

Sunday after the Nativity: Commemoration of the Holy Righteous David the King, Joseph the Betrothed, and James the Brother of the Lord


 

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28 DICEMBRE  2014/27 dicembre 2015 


Sunday after the Nativity: Commemoration of the Holy Righteous David the King, Joseph the Betrothed, and James the Brother of the Lord

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Troparion — Tone 2

Proclaim the wonder, O Joseph, / to David, the ancestor of God: / you saw a Virgin great with Child, / you gave glory with the shepherds, / you worshipped with the Magi, / you received the news from the angel. / Pray to Christ God to save our souls!

Kontakion — Tone 3

Today godly David is filled with joy; / Joseph and James offer praise. / The glorious crown of their kinship with Christ fills them with great joy. / They sing praises to the One ineffably born on earth, / and they cry out: “O Compassionate One, save those who honor You!”




Apostolo della Domenica dopo il Natale(Galati 1,11-19)


11 Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunciato non è opera d'uomo; 12 perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.
13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand'ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; 14 e mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. 15 Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque 16 di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, 17 né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco.
18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; 19 e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore.

Vangelo- dopo il Natale (Mt 2, 13-23) 

In quel tempo, appena i Magi partirono verso il loro paese, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò. Infatti Erode sta per cercare il bambino per ucciderlo”. Egli allora si alzò e prese con sé il bambino e sua madre e, nella notte, fuggì in Egitto. Là rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse quanto fu annunziato dal Signore per mezzo del profeta che dice: “Dall’Egitto ho chiamato mio figlio”. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, secondo il tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia, che dice: “Un grido si è udito in Rama, pianto e lamento grande; Rachele piange i suoi figli, e non vuole essere consolata, perché non sono più”. Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, e va’ in terra di Israele, perché sono morti quelli che insidiavano la vita del bambino”. Egli allora si alzò, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò in terra di Israele. Avendo saputo che Archelao era re di Giudea al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse quel che era stato detto dai profeti: Sarà chiamato Nazareno.



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