sabato 31 dicembre 2016

(Domenica 1 gennaio 2017) 1 GENNAIO SINASSARIO IL 1 DI QUESTO STESSO STESSO MESE, SI CELEBRA LA CIRCONCISIONE SECONDO LA CARNE DEL SIGNORE, DIO E SALVATORE NOSTRO GESU’ CRISTO. LO STESSO GIORNO, SI FA MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI BASILIO, IL GRANDE, ARCIVESCOVO DI CESAREA DI CAPPADOCIA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DI SAN GREGORIO, VESCOVO DI NAZIANZO, PADRE DEI SANTI GREGORIO, DETTO NAZIANZENO, GORGONIA E CESARIO, IL MEDICO. MORTO IN PACE NEL 373. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE TEODOTO, CHE SUBI’ IL MARTIRIO CON LA SPADA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE TEODOSIO, IGUMENO DEI QUATTRO MONASTERI DI TRIGLIAS. MORTO IN PACE. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO NEOMARTIRE PIETRO, IL PELOPONNESIACO, CHE SUBI’ IL MARTIRIO NEL 1776 AD ONTEMISION IN ASIA MINORE. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI IEROMARTIRI PLATONE, VESCOVO DI REVEL IN ESTONIA E DEI SUOI COMPAGNI DI MARTIRIO I PRESBITERI MICHELE E NICOLA, CHE SUBIRONO IL MARTIRIO NEL 1919. PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE, O DIO, ABBI PIETA’ DI NOI E SALVACI. AMIN Ma anche nel 2017 Domenica Prima delle Luci delle Sante Teofanie del Signore





Anno Domini 2017

Vangelo del Mattutino  Aurorale  VI  Luca 24,36-53

36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesù stesso comparve in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 37 Ma essi, sconvolti e atterriti, pensavano di vedere uno spirito. 38 Ed egli disse loro: «Perché siete turbati? E perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono proprio io! Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io».
40 E, detto questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma siccome per la gioia non credevano ancora e si stupivano, disse loro: «Avete qui qualcosa da mangiare?» 42 Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito; 43 egli lo prese, e mangiò in loro presenza.
44 Poi disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo quand'ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente per capire le Scritture e disse loro: 46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, 47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Voi siete testimoni di queste cose. 49 Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall'alto».
50 Poi li condusse fuori fin presso Betania; e, alzate in alto le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato su nel cielo. 52 Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; 53 e stavano sempre nel tempio, benedicendo Dio.



Vangelo del Mattutino del 1 Gennaio(se non è domenica)  

 

Giovanni 10,1-9


1 «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. 3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. 4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei».
6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono quali fossero le cose che diceva loro.

7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti quelli che sono venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura.


Alla Divina Liturgia del 1 Gennaio 2017  secondo  Typikòn del Patriarcato Ecumenico

 Lettura Apostolica  Colossesi 2,8-12

8 Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; 9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; 10 e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; 11 in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: 12 siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.
 
Vangelo della Festa(Lc 2,20-21, 40-52

2,20 E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato loro annunciato.

21 Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall'angelo prima che egli fosse concepito. 
40 E il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui.

41 I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
42 Quando giunse all'età di dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa; 43 passati i giorni della festa, mentre tornavano, il bambino Gesù rimase in Gerusalemme all'insaputa dei genitori; 44 i quali, pensando che egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme cercandolo. 46 Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; 47 e tutti quelli che l'udivano, si stupivano del suo senno e delle sue risposte. 48 Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti; e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena». 49 Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?» 50 Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro. 51 Poi discese con loro, andò a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.
 
 
 

http://images.oca.org/icons/lg/greatfeasts/0106theophany25.jpg


Domenica prima delle Luci secondo il typikòn del Patriarcato di Romania  per il 1 gennaio 2017 

Lettura Apostolica   2Timoteo 4,5-8

5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, 
adempi fedelmente il tuo servizio.
6 Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia partenza è giunto.  7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.  8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno;  e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua venuta 


 Vangelo  Marco 1,1-8

1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio.
2 Secondo quanto è scritto nel profeta Isaia:
«Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
che preparerà la tua via.3 Voce di uno che grida nel deserto:
"Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri"».4 Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati. 5 E tutto il paese della Giudea e tutti quelli di Gerusalemme accorrevano a lui ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
6 Giovanni era vestito di pelo di cammello, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi, 
e si nutriva di cavallette e di miele selvatico. 
7 E predicava, dicendo: «Dopo di me viene colui che è più forte di me; 
al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. 
8 Io vi ho battezzati con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito Santo».
 





sabato 17 dicembre 2016

Domenica prima del Natale - Si fa memoria di tutti i padri che dall’inizio del mondo si sono resi graditi a Dio, da Adamo sino a Giuseppe, sposo della Santissima Theotokos.-le dimanche qui précède la Nativité, c'est-à-dire entre le 18 et le 24 décembre, fête de la GENEALOGIE de Notre Seigneur Jésus-Christ, en commémorant tous ceux qui, depuis Adam jusqu'à Joseph le Fiancé de la Mère de Dieu, ont annoncé la venue dans la chair du Fils de Dieu par leurs oeuvres ou leurs paroles. On leur associe aussi les Justes et les Prophetes











nella Liturgia


Tropaire des Pères dans la Foi, t.2 :
Combien sont sublimes les entreprises de la Foi !+ Les trois jeunes gens exultaient dans la fournaise comme dans les eaux du repos ; / et le prophète Daniel dans la fosse avec les lions semblait le pâtre du troupeau.// Par leurs prières/ sauve nos âmes, ô Christ notre Dieu !//

Tropaire de l’avant fête de Noël, t. 4 :

Prépare-toi, Bethléem:/ pour tout homme s’ouvre l’Eden ; // pare-toi, Ephrata:/ en la grotte la Vierge fait fleurir l’arbre de vie ; // son propre sein devient le mystique Paradis où pousse l’arbre divin dont ceux qui en mangeront/ vivront au lieu de mourir comme Adam:// le Christ vient au monde/ pour relever son image déchue. Gloire…

 Kondakion des Pères dans la Foi, t.6 :

Jeunes gens trois fois heureux, + vous n’avez pas vénéré l’image faite de main d’homme, / mais, fortifiés par l’ineffable présence de Dieu, dans la fournaise de feu vous l’avez glorifié.// Au milieu de la flamme irrésistible vous tenant, + vous avez invoqué le vrai Dieu:/ « Hâte-Toi de venir à notre aide, Seigneur, en ta miséricorde et ton amour, car tout ce que Tu veux, Tu le fais ! »// Et maintenant…

Kondakion de l’avant-fête de Noël, t.3 :

La Vierge en ce jour se prépare à enfanter ineffablement/ en une grotte le Verbe qui précède les siècles.// Terre entière, à cette nouvelle, chante et danse !+ Glorifie avec les anges et les bergers celui qui a voulu devenir un enfant nouveau-né, / le Dieu qui précède les siècles !/



Apostolo- prima del Natale (Eb 11, 9-10; 32-40)

Ebrei 11

8 Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo che egli doveva ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava. 9 Per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, 10 perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio.
11 Per fede anche Sara, benché fuori di età, ricevette forza di concepire, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. 12 Perciò, da una sola persona, e già svigorita, è nata una discendenza numerosa come le stelle del cielo, come la sabbia lungo la riva del mare che non si può contare.
13 Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. 14 Infatti, chi dice così dimostra di cercare una patria; 15 e se avessero avuto a cuore quella da cui erano usciti, certo avrebbero avuto tempo di ritornarvi! 16 Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, poiché ha preparato loro una città.
17 Per fede Abraamo, quando fu messo alla prova, offrì Isacco; egli, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito. 18 Eppure Dio gli aveva detto: «È in Isacco che ti sarà data una discendenza». 19 Abraamo era persuaso che Dio è potente da risuscitare anche i morti; e riebbe Isacco come per una specie di risurrezione.

20 Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche riguardo a cose future.
21 Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e adorò appoggiandosi in cima al suo bastone.
22 Per fede Giuseppe, quando stava per morire, fece menzione dell'esodo dei figli d'Israele e diede disposizioni circa le sue ossa.

23 Per fede Mosè, quando nacque, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché videro che il bambino era bello, e non ebbero paura dell'editto del re. 24 Per fede Mosè, fattosi grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone, 25 preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio, che godere per breve tempo i piaceri del peccato; 26 stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. 27 Per fede abbandonò l'Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile. 28 Per fede celebrò la Pasqua e fece l'aspersione del sangue affinché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti.
29 Per fede attraversarono il mar Rosso su terra asciutta, mentre gli Egiziani che tentarono di fare la stessa cosa furono inghiottiti.

30 Per fede caddero le mura di Gerico dopo che gli Israeliti vi ebbero girato attorno per sette giorni.
31 Per fede Raab, la prostituta, non perì con gli increduli, avendo accolto con benevolenza le spie.
32 Che dirò di più? Poiché il tempo mi mancherebbe per raccontare di Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e dei profeti, 33 i quali per fede conquistarono regni, praticarono la giustizia, ottennero l'adempimento di promesse, chiusero le fauci dei leoni, 34 spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, guarirono da infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri. 35 Ci furono donne che riebbero per risurrezione i loro morti; altri furono torturati perché non accettarono la loro liberazione, per ottenere una risurrezione migliore; 36 altri furono messi alla prova con scherni, frustate, anche catene e prigionia. 37 Furono lapidati, segati, uccisi di spada; andarono attorno coperti di pelli di pecora e di capra; bisognosi, afflitti, maltrattati 38 (di loro il mondo non era degno), erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra. 39 Tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza per la loro fede, non ottennero ciò che era stato promesso. 40 Perché Dio aveva in vista per noi qualcosa di meglio, in modo che loro non giungessero alla perfezione senza di noi.
Vangelo- prima del Natale (Mt 1,16-24, Mt 1-25)

Matteo 1,1-25


1 Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abraamo.
2 Abraamo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli; 3 Giuda generò Fares e Zara da Tamar; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram; 4 Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon; 5 Salmon generò Boos da Raab; Boos generò Obed da Rut; Obed generò Iesse, 6 e Iesse generò Davide, il re.
Davide generò Salomone da quella che era stata moglie di Uria; 7 Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa; 8 Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Uzzia; 9 Uzzia generò Ioatam; Ioatam generò Acaz; Acaz generò Ezechia; 10 Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Giosia; 11 Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.
12 Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabele; 13 Zorobabele generò Abiud; Abiud generò Eliachim; Eliachim generò Azor; 14 Azor generò Sadoc; Sadoc generò Achim; Achim generò Eliud; 15 Eliud generò Eleàzaro; Eleàzaro generò Mattan; Mattan generò Giacobbe; 16 Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo.
17 Così, da Abraamo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni.
18 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo.
Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. 20 Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. 21 Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».
22 Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
23 «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio,
al quale sarà posto nome Emmanuele
»,
che tradotto vuol dire: «Dio con noi».
24 Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; 25 e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.
 
 Homélie : la généalogie valorise la réalité historique de la communauté humaine et familiale. Celle-ci s’inscrit dans le temps et le transfigure. Spécialement pour la mentalité biblique, le temps est consacré par la promesse et son accomplissement. Le temps est transfiguré par la parole de Dieu qui promet, qui annonce, et qui, finalement, se fait chair. De génération en génération, les hommes assument un temps qui appartient à Dieu et dans lequel Celui-ci accomplit sa volonté et ses desseins. La généalogie illustre la fidélité de Dieu à son peuple. Elle fortifie la mémoire, le sens de l’origine et du principe de tout. La généalogie est associée intimement à la cosmologie, à l’apparition de la création et à son devenir. Car lacréation n’existe ni en dehors de Dieu ni en dehors des hommes. Seul Melchisédech est sans généalogie…
 
 
 http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a2696/f255/Domenica%2018.12.2016-%20Domenica%20prima%20del%20Natale.pdf
 
 https://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2016/11/669-Ordo-du-18-d%C3%A9cembre-2016.pdf
 
 
 http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2016/DOMENICA%20PRIMA%20DI%20NATALE.pdf



 
 
 

sabato 10 dicembre 2016

DOMENICA DEI SANTI PROGENITORI DEL NOSTRO SIGNORE E DIO GESU CRISTO,vissuti prima e sotto la legge







Alla Divina Liturgia 



Tropaire des saints ancêtres, t. 2 :

 Par la Foi Tu as justifié tes ancêtres, Seigneur, + par eux Tu épousas d’avance / l’Église des nations. // Ils se trouvent comblés de gloire et de fierté + à cause de l’illustre fruit de leur lignée, / qui sans semence t’enfanta. // Par leurs prières, ô Christ notre Dieu, / fais que nos âmes reçoivent le salut. //

Gloire…

Kondakion des saints ancêtres, t. 6 :

Jeunes gens trois fois heureux, + vous n’avez pas vénéré l’image faite de main d’homme, + mais, fortifiés par l’ineffable présence de Dieu, / dans la fournaise de feu vous l’avez glorifié. // Au milieu de la flamme irrésistible vous tenant, + vous avez invoqué le vrai Dieu : « Hâte-Toi de venir à notre aide, Seigneur, + en ta miséricorde et ton amour, / car tout ce que Tu veux, Tu le fais ! »//

Et maintenant… Kondakion de l’avant-fête de Noël, t. 3 :


La Vierge en ce jour se prépare à enfanter ineffablement/ en une grotte le Verbe qui précède les siècles.// Terre entière, à cette nouvelle, chante et danse !+ Glorifie avec les anges et les bergers celui qui a voulu devenir un enfant nouveau-né, / le Dieu qui précède les siècles !//


APOLYTIKION DEI PROGENITORI. TONO 2


HAI GIUSTIFICATO CON LA FEDE I PROGENITORI, * ATTIRANDO A TE, TRAMITE LORO,* LA CHIESA DELLE GENTI.* SI VANTANO NELLA GLORIA I SANTI,* PERCHE’ DAL LORO SEME* PROCEDE UN FRUTTO INSIGNE:* COLEI CHE SENZA SEME HA PARTORITO.* PER LE LORO SUPPLICHE ,* O CRISTO, SALVA LE NOSTRE ANIME
KONDAKION ( DEI PROGENITORI) . TONO 2. AFTOMELON. SALMO DELL’UMILE ROMANO.
ESSENDOSI RIFIUTATI DI VENERARE* UN’IMMAGINE DIPINTA DA MANO D’UOMO,* RIVESTITI COME DI CORAZZA* DELL’ESSENZA NON DIPINTA,* O TRE BEATI,* SIETE STATI GLORIFICATI NELL’ARENA DEL FUOCO;* STANDOVENE IN MEZZO ALLA FIAMMA INSOSTENIBILE, * INVOCA TE DIO:* AFFRETTATI, O PIETOSO,* VIENI PRESTO IN NOSTRO AIUTO,* NELLA TUA MISERICORDIA, * POICHE’ SE TU LO VUOI, PUOI. 





Apostolo- dei Progenitori (Col 3, 4-11)

Colossesi 3,4-11

4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

5 Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. 6 Per queste cose viene l'ira di Dio sugli uomini ribelli. 7 E così camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene.
9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con le sue opere 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato. 11 Qui non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti

Vangelo della XI settimana di Luca (Lc 14,16-24, Mt 22,14)

Luca 14,16-24

16 Gesù gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; 17 e all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: "Venite, perché tutto è già pronto". 18 Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: "Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi". 19 Un altro disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi". 20 Un altro disse: "Ho preso moglie, e perciò non posso venire". 21 Il servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: "Va' presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi". 22 Poi il servo disse: "Signore, si è fatto come hai comandato e c'è ancora posto". 23 Il signore disse al servo: "Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena.24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati, assaggerà la mia cena"».

Matteo 22,14

Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».
Documentazione consultata
http://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2015/12/610-Ordo-du-13-d%C3%A9cembre-20151.pdf

http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a2670/f255/Domenica%2011.12.2016-%20Domenica%20XI%20di%20Luca-Progenitori.pdf






http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2016/XXVIII%20%20DOMENICA%20DOPO%20LA%20PENTECOSTE.pdf



sabato 3 dicembre 2016

Domenica del Vangelo della guarigione di sabato della donna rattrappita Domenica X del Vangelo di Luca -

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAktG4TaioJTCJlkUglxhm6aYwmlpKjI0s9SLcjAZzQMXBMEEBsnYtZMKtgf8IFPcG0AOGKWjRWJ8bhnrjg3BPWo8cIxEm6VA_OEWCABxbdJnr2Wk_Dp5LNYdL-WLzmc24lgxMEijDEULB/s1600/donna+sabato.jpg

 Domenica del Vangelo della guarigione  di sabato della donna rattrapita 


Vangelo- della X Domenica di Luca  


Luca 13,10-17

10 Gesù stava insegnando di sabato in una sinagoga. 11 Ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi. 12 Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità». 13 Pose le mani su di lei, e nello stesso momento ella fu raddrizzata e glorificava Dio. 14 Or il capo della sinagoga, indignato che Gesù avesse fatto una guarigione di sabato, disse alla folla: «Ci sono sei giorni nei quali si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato». 15 Ma il Signore gli rispose: «Ipocriti, ciascuno di voi non scioglie, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere? 16 E questa, che è figlia di Abraamo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?» 17 Mentre diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, e la moltitudine si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute


Lettura Apostolica della 27.ma Domenica dopo Pentecoste


Lettera  agli Ebrei  13,17-21

Ebrei 13,17-21

17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.


18 Pregate per noi; infatti siamo convinti di avere una buona coscienza, e siamo decisi a condurci onestamente in ogni cosa. 19 Ma ancor più vi esorto a farlo, affinché io vi sia restituito al più presto.
20 Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù, 21 vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.


sabato 26 novembre 2016

Domenica del Vangelo del Giovane Ricco(XIII del Vangelo di Luca XXX Dopo Pentecoste)





 

http://www.ortodossiatorino.net/DocumentiSezDoc.php?cat_id=30&id=4035



per le Letture Bibliche Nuovo Testamento per la Divina Liturgia 



Lettera di Paolo ai Colossesi 3:12-16

Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali




Luca 18,18-27



18 Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 19 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 20 Tu conosci i comandamenti:Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre». 21 Ed egli rispose: «Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia gioventù». 22 Gesù, udito questo, gli disse: «Una cosa ti manca ancora: vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». 23 Ma egli, udite queste cose, ne fu afflitto, perché era molto ricco. 24 Gesù, vedendolo così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che hanno delle ricchezze, entrare nel regno di Dio! 25 Perché è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Quelli che udirono dissero: «Chi dunque può essere salvato?» 27 Egli rispose: «Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio».




 Proposta di Omelia dal sito del Patriarcato di Romania citato(in francese)



Homélie : après l’évangile du Riche insensé, celui du mauvais Riche et de Lazare, et l’exemple de générosité du Samaritain, la richesse est présentée ce dimanche comme un obstacle à jouir de l’amour de Dieu, de la liberté spirituelle, et de cet espace charismatique appelé le Royaume de Dieu, synonyme du Salut, et de la familiarité éternelle du Seigneur. Il y a à cela deux raisons opposées : l’abondance des richesses obsède l’esprit de l’homme par l’inquiétude ; le riche sent ses biens menacés. A l’inverse, la richesse donne quelque fois une telle assurance, une telle suffisance, un tel confort, que l’appétit spirituel, l’intérêt pour le Seigneur et son Royaume s’étiolent. L’inquiétude et l’assurance se disputent le cœur du riche : dans l’un et l’autre cas, Dieu disparaît de l’horizon spirituel de l’homme, soit par manque de foi en lui, soit par pur manque d’intérêt. Mais ce qui ouvre le Royaume au riche c’est l’appauvrissement volontaire (exemple des moines), l’aumône, ou l’offrande faite à Dieu avec action de grâces. Le riche entrera dans le Royaume s’il reçoit du Seigneur la grâce de la gratitude !


altra omelia sempre in francese

 https://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2016/11/666-Ordo-du-27-novembre-2016.pdf





 

sabato 19 novembre 2016

Domenica IX di Luca-XXVI dopo Pentecoste -

 

 

TYPIKON DELLA  IX DOMENICA del Vangelo di Luca-XXVI Dopo Pentecoste










Lettura dall’epistola di Paolo agli Efesini (5, 8-19) 

Efesini 5,8-19

8 Perciocchè già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate come figliuoli di luce 9 (poichè il frutto dello Spirito è in ogni bontà, e giustizia, e verità), 10 provando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate le opere infruttuose delle tenebre, anzi più tosto ancora riprendetele. 12 Perciocchè egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto. 13 Ma tutte le cose, che sono condannate sono manifestate dalla luce; perciocchè tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò dice: Risvegliati, tu che dormi, e risorgi da' morti, e Cristo ti risplenderà. 15 Riguardate adunque come voi camminate con diligente circospezione; non come stolti, ma come savi; 16 ricomperando il tempo, perciocchè i giorni sono malvagi. 17 Perciò, non siate disavveduti, ma intendenti qual sia la volontà del Signore. 18 E non v'inebbriate di vino, nel quale vi è dissoluzione; ma siate ripieni dello Spirito; 19 parlando a voi stessi con salmi, ed inni, e canzoni spirituali, cantando, e salmeggiando col cuor vostro al Signore.



Vangelo: Domenica IX, di Luca (Lc. 12,16-21)

16 Ed egli disse loro una parabola: Le possessioni d'un uomo ricco fruttarono copiosamente. 17 Ed egli ragionava fra sè medesimo, dicendo: Che farò? poichè io non ho ove riporre i miei frutti. 18 Poi disse: Questo farò: io disfarò i miei granai, e ne edificherò di maggiori, e quivi riporrò tutte le mie entrate, e i miei beni. 19 E dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni, riposti per molti anni, quietati, mangia, bevi, e godi. 20 Ma Iddio gli disse: Stolto, questa stessa notte, l'anima tua ti sarà ridomandata; e di cui saranno le cose che tu hai apparecchiate? 21 Così avviene a chi fa tesoro a sè stesso, e non è ricco in Dio.




Testo di una breve omelia in francese da

http://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2015/11/607-Ordo-du-22-novembre-2015.pdf

Homélie.
L’épîtrenous avertit : « Prenez donc bien garde à votre conduite » ; et l’évangile nous montre ce qui se passe dans l’esprit de l’homme. Les deux constituent un enseignement pour ce temps de l’Avent ou Carême de Noël. Il nous est conseillé de surveiller notre comportement, nos actes, tout ce qui paraît à l’extérieur ; mais il nous est suggéré de veiller à nos pensées et à tout ce qui occupe notre esprit. Nous faisons des projets (« il se demandait en lui-même », « il se dit ») qui sont à courte vue, souvent purement matériels. Ayons conscience des pensées qui habitent notre esprit : elles ne sont peut-être pas perverses ( !), mais elles sont peut-être vaines, la vie étant si courte… Ayons également conscience que Dieu nous parle ; Il parle à notre cœur. Ecoutons ce que le Seigneur nous dit (« insensé ! Cette nuit même… »). Souvent nous ne sommes pas bien conscients des paroles que le Seigneur nous adresse. Cela peut constituer un programme pour ce temps : être attentif ; écouter ce que Dieu nous dit. Ne disons pas que Dieu ne nous parle pas : disons plutôt que nous ne savons pas encore l’écouter. Disons cela à nos enfants. Comme le jeune Samuel, apprenons-leur à reconnaître l’appel qui leur est adressé et à répondre comme cet enfant : « parle, Seigneur, ton serviteur écoute ! ». Le temps de l’Avent est fait pour s’intérioriser, alors que la société civile nous invite à sortir de nous-mêmes. Il y a un temps pour sortir et faire la fête – il sera temps dans la fête ellemême ; il y a un temps pour être à l’intérieur de soi, dans la grotte, dans le Bethléem de son propre cœur, pour y accueillir la parole de Dieu, peut-être sous une forme minuscule, mais capable toutefois de grandir si nous lui faisons une place, même très modeste, mais sincère et pure. Tel est l’enseignement concernant les pensées. Certaines viennent de notre propre fond ; d’autres du Malin ; mais certaines, les plus utiles, viennent de Dieu lui-même.

 




sabato 12 novembre 2016

Domenica del Vangelo del Buon Samaritano-XXV dopo Pentecoste-VIII del Vangelo di Luca


 Clicca per chiudere l'immagine, fare clic e trascinare per spostare.  Utilizzare i tasti freccia per il prossimo e precedente.:



dal Vangelo di Luca (10, 25-37).

Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».





Lettura Apostolica alla Divina Liturgia 

nel  typikòn della Sacra Arcidiocesi Ortodossa di Italia e Malta per il 13 Novembre 2016

 

Ebrei 7,26- 8,2

A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli,27 che non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso. 28 La legge infatti costituisce come sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza, ma la parola del giuramento, che viene dopo la legge, costituisce il Figlio reso perfetto in eterno.1 Ora il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande, che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli, 2 ministro del santuario e del vero tabernacolo, che ha eretto il Signore e non un uomo.

 http://www.piccoloeremodellequerce.it/gliko/foto2010/Codice_purpureo.jpg

nel Typikòn del Patriarcato di Romania per la XXV Domenica dopo Pentecoste 


Efesini 4,1-7


1 Io dunque, il prigioniero per il Signore, vi esorto a camminare nel modo degno della vocazione a cui siete stati chiamati, 2 con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri nell'amore, 3 studiandovi di conservare l'unità dello Spirito nel vincolo della pace. 4 Vi è un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell'unica speranza della vostra vocazione. 5 Vi è un unico Signore, un'unica fede, un unico battesimo, 6 un Dio unico e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in voi tutti. 7 Ma a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.

 http://www.terrasanta.net/tsx/assets/foto/l_iconaGoodSamaritanEcoMarApr2016.jpg

 Buon Samaritano:



sabato 5 novembre 2016

Novembre 2016 Domenica VII di Luca-Vangelo della figlia di Giairo e dell'emoroissa

http://www.arcidiocesibaribitonto.it/pubblicazioni/articoli-on-line/giotto_giairo_000.jpg




Lettura Apostolica nel Typkòn della Sacra Arcidiocesi Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico 



Galati 1,11-19

11 Ora, fratelli, vi faccio sapere che l'evangelo, che è stato da me annunziato, non è secondo l'uomo, 12 poiché io non l'ho ricevuto né imparato da nessun uomo, ma l'ho ricevuto per una rivelazione di Gesù Cristo. 13 Avete infatti udito quale fu un tempo la mia condotta nel giudaismo, come perseguitavo con grande ferocia la chiesa di Dio e la devastavo. 14 E progredivo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, essendo estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. 15 Ma quando piacque a Dio, che mi aveva appartato fin dal grembo di mia madre e mi ha chiamato per la sua grazia, 16 di rivelare in me suo Figlio, affinché l'annunziassi fra i gentili, io non mi consultai subito con carne e sangue, 17 né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai in Arabia e ritornai di nuovo a Damasco. 18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per andare a vedere Pietro e rimasi con lui quindici giorni. 19 E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, il fratello del Signore.

 Risultati immagini per icone dell'emorroissa


Vangelo- della Domenica VII di Luca (Lc 8, 41-56) 
In quel tempo venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga. Gettatosi ai piedi di Gesù, lo supplicava di andare a casa sua, perché l’unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire. Mentre Gesù si recava in quel luogo, la folla lo premeva da ogni parte. E parte. E una donna, che soffriva di continue perdite di sangue da dodici anni e che aveva speso l’intero suo patrimonio con i medici, senza che nessuno fosse riuscito a guarirla, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello: subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: Chi mi ha toccato? Tutti negavano. Pietro e quelli che erano con lui dissero: Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia, e dici: “Chi mi ha toccato”? Ma Gesù disse: Qualcuno mi ha toccato: so che una forza è uscita da me. Allora la donna, rendendosi conto che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando, si gettò ai suoi piedi e dichiarò davanti a tutto il popolo per quale motivo l’aveva toccato e come era stata subito guarita. Egli le disse: Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace. Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga a dire: Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro. Ma Gesù, avendo udito, rispose: Non temere; soltanto abbi fede e sarà salvata. Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e si battevano il petto per lei. Ma egli disse: Non piangete: non è morta, ma dorme. Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta. Ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, àlzati! Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. E ordinò di darle da mangiare. I genitori rimasero sbalorditi, ma egli comandò loro di non raccontare a nessuno dell’accaduto



La variante nel typikòn del Patriarcato di Romania  XXI domenica dopo Pentecoste


Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (2, 14-22) 
Fratelli, Cristo è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito.






Risurrezione della figlia di Giairo, dipinto di Ilya Repin, olio su tela, 229 x 382 cm, San Pietroburgo, Museo di Stato Russo.

sabato 29 ottobre 2016

Domenica del Vangelo di Lazzaro e del ricco epulone



Domenica del  Vangelo di Lazzaro e del ricco epulone




File:Meister des Codex Aureus Epternacensis 001.jpg
L'Evangeliario di Echternach, è un libro miniato dell'VIII secolo, proveniente dalla biblioteca dell'abazia lussemburghese di Echternache ora conservato alla Bibliothèque nationale de France (ms. Latin 9389), realizzato da un unico scriba.



Lazzaro ed il ricco Epulone, illustrazione dall'Evangeliario di Echternach. Pannello superiore: Lazzaro alla porta dell'uomo ricco. Pannello centrale: L'anima di Lazzaro è trasportata in Paradiso da due angeli; Lazzaro nel petto di Abramo. Pannello inferiore: L'anima del ricco è trasportata da due diavoli all'inferno; il ricco è torturato nell'inferno.


Risultati immagini per icone ricco epulone e lazzaro
Vangelo di luca  (Luca 16,19-31)



C'era un uomo ricco, che era vestito di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi. »   (Luca 16,19-31)

 

  typikòn per il 30 Ottobre 2016  Sacra Arcidiocesi Ortodossa di Italia e Malta 

Domenica  V  di Luca 

 http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a2544/f255/Domenica%2030.10.2016-%20V%20di%20Luca.pdf

 


Typikòn per il 30 Ottobre 2016  Diocesi Ortodossa Romena in Italia

XXII  Domenica dopo Pentecoste

 http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2016/XXII%20%20DOMENICA%20DOPO%20LA%20PENTECOSTE.pdf


Risultati immagini per icone ricco epulone e lazzaro

 Parabola del Ricco Epulone e del Povero Lazzaro - miniatura da salterio, Francia, XIII

 
Risultati immagini per icone ricco epulone e lazzaro


sabato 22 ottobre 2016

Domenica del Vangelo della guarigione dell'indemoniato di Gerasa



 



Domenica del Vangelo della guarigione dell'indemoniato di Gerasa




File:Healing of the demon-possessed.jpg


  Domenica del Vangelo della guarigione dell'indemoniato di Gerasa


L'episodio della cacciata di Legione, uno dei miracoli di Gesù, è presente in tutti e tre i vangeli sinottici: Vangelo secondo Marco 5,1-20, Vangelo secondo Matteo 8,28-34 e Vangelo secondo Luca 8,26-39.[3]
Marco Luca Matteo
1 Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Geraseni. 2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena. 4 Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. 5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre. 26 Approdarono nel paese dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. 27 Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe. 28 Quando Gesù fu giunto all'altra riva, nel paese dei Gadareni, gli vennero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi, che nessuno poteva passare per quella via.
6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti 7 e a gran voce disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi». 8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!» 9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti». 10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 11 C'era là un gran branco di porci che pascolava sul monte. 12 I demòni lo pregarono dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono nel mare. 28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi». 29 Gesù, infatti, aveva comandato allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, di cui si era impadronito da molto tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti. 30 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Legione»; perché molti demòni erano entrati in lui. 31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso. 32 C'era là un branco numeroso di porci che pascolava sul monte; e i demòni lo pregarono di permetter loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise. 33 I demòni, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci; e quel branco si gettò a precipizio giù nel lago e affogò. 29 Ed ecco si misero a gridare: «Che c'è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?» 30 Lontano da loro c'era un gran branco di porci al pascolo. 31 E i demòni lo pregavano dicendo: «Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci». 32 Egli disse loro: «Andate». Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; e tutto il branco si gettò a precipizio giù nel mare e perirono nell'acqua.
14 E quelli che li custodivano fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna; la gente andò a vedere ciò che era avvenuto. 15 Vennero da Gesù e videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la legione; e s'impaurirono. 16 Quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto all'indemoniato e il fatto dei porci. 17 Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via dai loro confini. 18 Com'egli saliva sulla barca, l'uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 19 Gesù non glielo permise, ma gli disse: «Va' a casa tua dai tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te». 20 Ed egli se ne andò e cominciò a proclamare nella Decapoli le grandi cose che Gesù aveva fatte per lui. E tutti si meravigliavano. 34 Coloro che li custodivano videro ciò che era avvenuto, se ne fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna. 35 La gente uscì a vedere l'accaduto; e, venuta da Gesù, trovò l'uomo, dal quale erano usciti i demòni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; e si impaurirono. 36 Quelli che avevano visto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. 37 L'intera popolazione della regione dei Gerasèni pregò Gesù che se ne andasse via da loro; perché erano presi da grande spavento. Egli, salito sulla barca, se ne tornò indietro. 38 L'uomo dal quale erano usciti i demòni, lo pregava di poter restare con lui, ma Gesù lo rimandò, dicendo: 39 «Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Dio ha fatte per te». Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando tutto quello che Gesù aveva fatto per lui. 33 Quelli che li custodivano fuggirono e, andati nella città, raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 34 Tutta la città uscì incontro a Gesù e, come lo videro, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.



 
Diocesi Ortodossa Romena in Italia 
 
XXIII Domenica Dopo Pentecoste



Efesini 2,4-10
4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.
8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.


Vangelo secondo Luca 8,26-39