lunedì 21 marzo 2022

Preghiera per la Conversione alla Pace(e non semplicemente per la Pace) di Claudio Tabacco





Padre, tu Dio sei mio padre. 

Padre mio di Teodora, di Stefano, di Gian Luca, Padre Nostro. 

Padre di ciascuno di ciascuna e io/noi sono/siamo figli tuoi. Noi siamo coloro che in vece tua attraversano il deserto, quello spazio informe e non-relazionato su cui materno con ali d'aquila aleggia il tuo Spirito così come l'aquila volteggia sul suo nido, e lo fanno fiorire. Noi tutti insieme, e ciascuno di noi, siamo i tuoi occhi, la tua bocca, le tue orecchie il tuo naso, le tue braccia, le tue mani, le tue gambe, i tuoi piedi, il tuo Corpo. Noi, e ciascuno di noi, siamo Te nel tempo che diviene e muta, siamo ciascuno e tutti la tua Parola che tutto unisce nel tempo e nello spazio babelico. Ora in questa ora che diviene tenebra siamo nudi, infreddoliti, spaventati e ci rivolgiamo a Te che sei Fuoco che rianima, Tenerezza che caccia gli spettri dell'anima, non per chiederti di fermare la guerra, non per chiederti di trattenere il braccio di Caino. Tu non lo facesti e non lo farai perché hai costituito noi tuo popolo e tua presenza per essere custode di Abele e fratello al di là di ogni bene e di ogni male di Caino. Noi ti chiediamo di convertire i nostri cuori così che ricordiamo che la tua Divina Energia scorre in noi ed in ogni essere che ha alito di vita. Tu sei il Soffio che dona vita e tutti partecipiamo di te. Non ti preghiamo per avere il miracolo ma per essere noi il miracolo che risana le ferite della guerra, per essere noi il popolo dei diseredati dei deboli dei fragili coloro che compiono l'antica profezia: egli ha ribaltato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili, egli ha rimandato i ricchi a mani vuote ed ha ricolmato di beni gli affamati. 

Noi di fronte a te confessa o la nostra colpa: aver ceduto alla lusinga del Tentatore che in cambio della nostra rinuncia ad essere il Cristo Collettivo che crea il Mondo ci ha dato la pace narcotica della religione, ci ha dato la serena tranquillità e l'alibi del non contare nulla. Risolleva i così che possiamo essere come Gesù la carne e il sangue che ti testimoniano e che rendono la Valle di Morte della Guerra il Tuo Monte Santo in cui regna Pace e Giustizia e su cui mai tramonta il Sole dell'amore. 

Amen.

mercoledì 16 marzo 2022

Christians for the Abolition of Prisons- #AbolitionLectionary: Third Sunday in Lent





https://christiansforabolition.org/2022/03/15/abolitionlectionary-third-sunday-in-lent-2/



https://christiansforabolition.org/


Isaia 55,1-9

L'invito del Messia a tutti gli assetati

1 «O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro e senza pagare vino e latte! 2 Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, e l'anima vostra gusterà cibi succulenti. 3 Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e la vostra anima vivrà; e io stabilirò con voi un patto eterno, secondo le grazie stabili promesse a Davide. 4 Ecco, io l'ho dato come testimone ai popoli, come principe e comandante dei popoli. 5 Ecco, tu chiamerai una nazione che non conosci, e una nazione che non ti conosce accorrerà a te, a motivo dell'Eterno, il tuo DIO, e del Santo d'Israele perché egli ti ha glorificato». 6 Cercate l'Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino. 7 Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all'Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente. 8 «Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie», dice l'Eterno. 9 «Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri


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testo della Meditazione in inglese 


https://christiansforabolition.org/2022/03/15/abolitionlectionary-third-sunday-in-lent-2/


Testo in Italiano


Nel suo lavoro di abolizionista, Mariame Kaba ribadisce ancora e ancora che dobbiamo continuamente spingere contro i nostri istinti di punizione che si sono formati in una società in cui punire coloro che hanno sbagliato è normale e previsto. Quando ho sentito per la prima volta quest'idea, avevo cominciato ad essere ricettiva alla necessità di porre fine alla prigione e alla polizia, ma non mi ero resa conto della profondità a cui la punizione aveva messo radici nella mia vita e nelle mie relazioni interpersonali. Come partner e genitore, ho cominciato a vedere i modi in cui mi era stata insegnata la punizione nel mio sistema familiare da bambina, e come si manifestava nei modi in cui affrontavo i conflitti tra me, mio marito e mia figlia, principalmente attraverso l'essere imperdonabile e distaccata.


Quando ho letto questo brano di Isaia per il lezionario di questa settimana, sono stata immediatamente attratta dai versetti 7-9. Questi versi si concentrano su un Dio che perdona abbondantemente perché le vie di Dio non sono le nostre vie. Ho fatto una piccola ricerca su questi versetti e ho scoperto che riecheggiano una conversazione in Ezechiele 18 *quando le azioni salvifiche di Dio verso i malvagi sono state giudicate ingiuste dalla casa di Israele nel versetto 29. La storia in questo brano e Isaia dimostrano due volte i modi in cui la grazia e la volontà di Dio per la salvezza di tutti possono far inciampare le "persone buone" che vedono la grazia verso i "cattivi" come riflesso di un Dio ingiusto che non deve dare valore alla loro "bontà".


Le vie di Dio non sono le nostre vie. Quando abbiamo sete di punire coloro che fanno del male a noi o alle persone che amiamo, siamo formati dal nostro ambiente che dice che il modo in cui affrontiamo i torti subiti è quello di esercitare il potere su coloro che ci hanno fatto del male per causare loro del male. Mentre consideriamo i modi in cui lavoriamo per smantellare i sistemi carcerari nella società e nelle nostre vite personali, possiamo farlo con un occhio alle vie di Dio, dove tutte le cose e le persone possono essere salvate e abbondantemente perdonate.


Grace Kozak è una studentessa di MDiv al Seminario Teologico Cristiano e in cura per l'ordinazione presso la Chiesa Cristiana (Discepoli di Cristo).


Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)


* Testo del capitolo 18 del Libro di Ezechiele


Ezechiele 18

Dio giudica individualmente ogni persona secondo le sue azioni

1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Cosa intendete dire quando usate questo proverbio circa il paese d'Israele dicendo: "I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati"? 3 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «non userete più questo proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l'anima del padre come l'anima del figlio sono mie. L'anima che pecca morirà. 5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia, 6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo vicino e non si accosta a donna mentre è impura, 7 se non opprime nessuno, se restituisce il suo pegno al debitore, se non compie alcuna rapina, se dà il suo pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo, 8 se non presta a interesse e non dà ad usura, se ritrae la sua mano dall'iniquità e giudica secondo equità fra uomo e uomo, 9 se cammina nei miei statuti e osserva i miei decreti agendo con fedeltà, questi è giusto e certamente vivrà», dice il Signore, l'Eterno. 10 «Ma se ha generato un figlio violento, che spande il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose 11 (mentre il padre non ha commesso nessuna di queste cose), e mangia sui monti e contamina la moglie del suo vicino, 12 opprime il povero e il bisognoso, compie rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi agli idoli, commette abominazioni, 13 presta a interesse e dà ad usura, vivrà forse costui? Egli non vivrà. Poiché ha commesso tutte queste abominazioni certamente morrà; il suo sangue ricadrà su lui. 14 Ma se costui genera un figlio che, vedendo tutti i peccati commessi dal padre, se ne rende conto ma non li commette, 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo vicino, 16 non opprime alcuno, non prende pegni, non compie rapine, ma dà il suo pane all'affamato, copre di vesti l'ignudo, 17 trattiene la sua mano dall'opprimere il povero, non prende interesse né usura, osserva i miei decreti e cammina nei miei statuti, costui non morirà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà. 18 Suo padre invece, poiché ha oppresso e ha compiuto rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco egli morirà per la sua iniquità. 19 Tuttavia voi dite: "Perché il figlio non porta l'iniquità del padre?". Poiché il figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutti i miei statuti e li mette in pratica, certamente egli vivrà. 20 L'anima che pecca morirà, il figlio non porterà l'iniquità del padre e il padre non porterà l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà su di lui, l'empietà dell'empio sarà su di lui. 21 Se però l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutti i miei statuti e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà; non morirà. 22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sarà più ricordata contro di lui; egli vivrà per la giustizia che pratica. 23 Provo forse piacere della morte dell'empio?», dice il Signore, l'Eterno, «e non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva? 24 Ma se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio fa, vivrà forse costui? Tutta la giustizia che ha compiuto non sarà più ricordata; per la trasgressione che ha compiuto e per il peccato che ha commesso, egli morirà a causa di essi. 25 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non è giusta". Ascoltate ora, o casa d'Israele: è proprio la mia via che non è giusta, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste? 26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, e a causa di questo muore, muore per l'iniquità che ha commesso. 27 Se invece l'empio si allontana dall'empietà che commetteva e pratica l'equità e la giustizia, egli salverà la sua anima. 28 Poiché ha considerato di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà. 29 Tuttavia la casa d'Israele dice: "La via del Signore non è giusta". Sono proprio le mie vie che non sono giuste, o casa d'Israele, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste? 30 Perciò giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. «Ravvedetevi e abbandonate tutte le vostre trasgressioni, così l'iniquità non vi sarà più causa di rovina. 31 Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire, o casa d'Israele? 32 Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore», dice il Signore, l'Eterno. «Convertitevi dunque e vivrete».



domenica 6 marzo 2022

EULEMA, organizzazione composta dai leaders musulmani europei. Preghiera per l'Ucraina






Questa preghiera è stata letta giovedì 24 febbraio a Stoccolma dall'arcivescovo Antje Jackelén della Chiesa di Svezia e dall'Imam Yahya Pallavicini, capo dell'European Muslim Leaders Council (EULEMA). L'occasione era inserita all’interno del programma “A World of Neighbours” presenziato dal rabbino capo Michael Schudrich della comunità ebraica di Varsavia e da Anna Stamou della comunità musulmana di Grecia. In effetti, dobbiamo ricordarci a vicenda la nostra umanità e come essere buoni vicini. Venerdì 25 molti imam in tutta Europa includevano un riferimento speciale all'invasione militare di Ucraina nei loro sermoni con una preghiera per la vita e la salute delle persone, dei cittadini e dei credenti, gli anziani, le donne, i giovani, le famiglie, le loro case, le chiese, le moschee, le sinagoghe, le scuole, ospedali, uffici, simboli artistici e intere città sotto attacco e minacciate di distruzione.


Domenica 27 gli imam hanno visitato le comunità cristiane cattoliche o ortodosse dell'Ucraina nel loro Paesi europei. Delegazioni di rappresentanti musulmani sono state ospitate durante la santa messa degli ucraini e un messaggio di speranza, fratellanza e pace è stato trasmesso ai fedeli ucraini di tutta Europa, comprese molte famiglie che sono recentemente arrivate nelle città europee per sfuggire all'attuale conflitto.



Preghiera per l'Ucraina


“Dio della vita e della pace,


Preghiamo per il popolo ucraino.


Per tutti coloro che hanno il potere di fermare la guerra e la distruzione


Per le vittime, i rifugiati e tutti coloro che sono in grado di aiutare


Per l'Europa che è la nostra casa.


Dio, di generazione in generazione,


Sei stato il nostro rifugio nei conflitti, nelle crisi e nei disastri.


Abbi pietà del tuo mondo!


Mostraci la via della luce e dacci la volontà di percorrerla”.


https://www.sacrumetpolis.com/articoli/preghiere-e-auspici-di-pace-da-eulema/