venerdì 5 aprile 2024

A ‘NONCONFORMING MINORITY’ CAN DEFEAT CHRISTIAN NATIONALISM



In his newest book, Jim Wallis addresses what far too many white pastors ignore:
nationalism in the church and autocracy in politics

per una traduzione possibile in Italiano 


UNA "MINORANZA NON CONFORME" PUÒ SCONFIGGERE IL NAZIONALISMO CRISTIANO


Nei miei viaggi, predicando nelle chiese e parlando alle conferenze, mi capita spesso di parlare con pastori e leader di chiese di tutti gli Stati Uniti delle questioni che stanno loro a cuore. 

Ultimamente, queste conversazioni hanno quasi sempre incluso la preoccupazione dei pastori per la crescente polarizzazione della nostra politica e della nostra cultura.

 Molti di questi pastori vedono in prima persona la presenza egemonica  di un crescente nazionalismo cristiano nelle loro comunità con molti  membri della loro congregazione che credono che gli Stati Uniti siano stati fondati come nazione cristiana o convinti , tramite i  messaggi basati sulla paura diffusa dai media di collocazione  cristiano- conservatrice, i che il cristianesimo negli Stati Uniti sia "sotto attacco".

 Tuttavia, la maggior parte dei pastori si sente poco attrezzata e poco supportata per affrontare questa crescente minaccia, temendo di dividere ulteriormente le proprie congregazioni se tentano di affrontare di petto il nazionalismo cristiano.


Jim Wallis è uno dei leader religiosi che comprende perfettamente la minaccia del crescente nazionalismo nella Chiesa e dell'autocrazia nella nostra politica e il ruolo che i cristiani devono svolgere per fermarla. 


Nel suo ultimo libro, Il falso vangelo bianco: Rejecting Christian Nationalism, Reclaiming True Faith, and Refounding Democracy, si propone di ispirare ed equipaggiare "tutti coloro che possono essere persuasi a resistere e contribuire a smantellare un falso vangelo che propaga la supremazia bianca e l'autocrazia politica".


Per Jim - fondatore ed ex presidente di Sojourners, che ora dirige il Center on Faith and Justice dell'Università di Georgetown - il "nazionalismo bianco cristiano" è "idolatria perché è un culto della nazione [piuttosto che di Dio], "... ed è un'eresia perché allontana i cristiani da Cristo", e così mi ha detto quando abbiamo parlato recentemente del libro. O come scrive nell'introduzione: "Il razzismo di oggi è la rinascita della vecchia ideologia combinata con il ritorno di una vecchia eresia. È il falso vangelo del nazionalismo cristiano bianco. Il nome stesso della sua eresia: bianco invece della piena  vocazione umana che il messaggio del Vangelo propone; cristiano ma che implica il dominio invece del servizio; e nazionalismo che è contrario al Grande Mandato di Gesù".


La minaccia di una fede nazionalista che è cieca nei confronti della giustizia razziale e sociale e che mette la politica davanti agli insegnamenti di Gesù non è nuova qui negli Stati Uniti. Ma ciò che Jim vede - e che credo troppi altri leader religiosi non prendano abbastanza sul serio - è il grado in cui il nazionalismo cristiano bianco sta sostenendo e rafforzando il crescente pericolo di autoritarismo all'interno della nostra politica. 


L'ultimo progetto di raccolta fondi dell'ex presidente Donald Trump - una Bibbia da 60 dollari che combina le Scritture con il Pledge of Allegiance e la Carta dei Diritti - è solo l'ultimo esempio di questa pericolosa alleanza. Sia i sondaggi che i resoconti hanno mostrato come coloro che hanno un certo grado di fede nazionalista cristiana siano più propensi a sostenere leader autoritari, violenza politica o cospirazioni elettorali.


Tuttavia, mentre il nazionalismo cristiano alimenta le forze antidemocratiche nella nostra politica, troppi pastori bianchi e leader di chiesa sono rimasti in silenzio. Dalle mie conversazioni con i pastori, so che alcuni di loro rimangono in silenzio per paura di dividere ulteriormente le congregazioni o di diventare un bersaglio dell'estremismo. Temono che la loro voce venga soffocata dal megafono dei media sociali e conservatori.


Altri tacciono perché si sentono disillusi dallo stato della nostra democrazia, compreso il modo in cui è spesso di natura oligarchica  e non è riuscita a mantenere la sua piena promessa di libertà e giustizia per tutti. Ammetto di essere in empatia con coloro che si sentono frustrati dalla nostra democrazia in questo momento. Ma anche se è rotta, dobbiamo innanzitutto proteggere la nostra fragile democrazia se speriamo di trasformarla in una democrazia che funzioni per tutti. O come ha detto Jim: "Dobbiamo proteggere ciò che è per trasformarla  in ciò che non è ancora".


Ed è qui che entra in gioco la Chiesa. Nel suo libro, sono stato attratto da quella che Jim delinea come la sua visione di ciò che chiama "una chiesa residua" che potrebbe aiutare a salvare e infine trasformare la democrazia statunitense tramite l'esercizio autentico e pubblico del  discepolato cristiano  

Quando gli ho chiesto cosa intendesse per "chiesa residua", mi ha raccontato di una recente conversazione avuta con i pastori su Dietrich Bonhoeffer.


Bonhoeffer era un pastore tedesco che ha contribuito a guidare un movimento cristiano nella Germania nazista che rifiutava di adattarsi all'ideologia ultranazionalista ed escludente dello Stato. Quel movimento, noto come "Chiesa confessante", insisteva su una fede fedele agli insegnamenti di Gesù. 

Jim ritiene che una nuov modalità della Chiesa confessante sia necessaria oggi negli Stati Uniti


 "Solo una minoranza di credenti bianchi si unirà a una chiesa americana residua, ma si tratta di credenti più giovani", ha detto, "e vogliono unirsi ai leader neri e delle altre etnie  della chiesa in questa nazione e per una  nuova chiesa fedele al Vangelo negli USA ". 


Per molti versi, la Chiesa nera è stata una chiesa residua nella storia della nostra nazione, una potente forza democratizzante che ha proclamato un Vangelo che fonde il rinnovamento spirituale con la giustizia sociale, fornendo la forza spirituale e l'infrastruttura organizzativa durante il Movimento per i diritti civili e oltre. 

E come persona ordinata all'interno della tradizione battista nera, sento che parte della mia vocazione è quella di portare avanti questa coraggiosa testimonianza, insieme a tutti gli altri cristiani e persone di fede e coscienza che si uniranno a noi.


Jim e io continuiamo a lavorare a stretto contatto con Barbara Williams-Skinner attraverso Faiths United to Save Democracy per costruire un movimento multirazziale, multireligioso e intergenerazionale di leader religiosi in tutto il Paese, impegnati a proteggere la libertà di voto e la nostra democrazia. Ma la campagna non mira semplicemente a proteggere la nostra democrazia imperfetta; il nostro obiettivo finale è costruire la volontà morale e politica di trasformarla.


Una delle mie citazioni preferite del reverendo Martin Luther King Jr. è che non salveremo il mondo da un "destino incombente" attraverso "il compiacente adattamento di una maggioranza conforme, ma attraverso il creativo disadattamento di una minoranza non conforme". 


Penso che questa minoranza non conforme sia simile a quella che Jim chiama "la chiesa residua". Questa chiesa residua deve rifiutarsi di conformarsi alle forze del nazionalismo e dell'autocrazia cristiana, trasformando il circolo vizioso dell'odio, della paura e del dolore in un circolo virtuoso di speranza, dignità e amore. Una chiesa residua deve anche dimostrare un impegno a dire la verità in uno spirito di amore che incoraggi altri a mostrare maggiore coraggio di fronte all'autoritarismo. 


Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)


testo in lingua inglese 


https://sojo.net/articles/nonconforming-minority-can-defeat-christian-nationalism

Autore Adam Russell Taylor


PS 

Jim Wallis fa riferimento alla sinistra cristiana vicina alla sinistra del partito democratico USA 

E' nato il 4 giugno 1948),  è un teologo, scrittore, insegnante e attivista politico statunitense. È noto soprattutto come fondatore ed editore della rivista Sojourners e come fondatore dell'omonima comunità cristiana con sede a Washington. Nel 2021, Wallis è entrato a far parte dell'Università di Georgetown come titolare della cattedra di fede e giustizia dedicata all'arcivescovo Desmond Tutu. È inoltre a capo del Center on Faith and Justice della Georgetown. Wallis è noto per la sua attività di advocacy sui temi della pace e della giustizia sociale. Pur rifuggendo attivamente dalle etichette politiche, Wallis si definisce evangelico e viene spesso associato alla sinistra evangelica e alla più ampia sinistra cristiana. Ha lavorato come consigliere spirituale del presidente Barack Obama. È anche un leader del movimento cristiano delle Red-Letter


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Al momento non ho riscontrato niente su questo

Red-Letter Christian movement.[



martedì 2 aprile 2024

Gianluigi Quaranta: Invettiva contro gli Amici di Giobbe



INVETTIVA CONTRO GLI AMICI DI GIOBBE 

Non ho mai odiato taluni patriarchi, pastori, vescovi, rabbini e imam araldi del castigo "divino" dei peccati del mondo come in  questi giorni.

Non ho mai detestato le false "consolazioni" della "religione" come in questo tempo di pellegrinaggio nel deserto di rovi, spine e serpenti velenosi.

Taceranno mai i molesti amici di Giobbe, i custodi dell'ortodossia e della reputazione di Dio?

Taceranno mai, in questi tempi apocalittici, gli amatori di Dio odiatori degli esseri umani?

Taceranno gli stolti, i folli, i falsi sapienti che hanno spiegazioni per tutto?

Io tacerò, Dio tacerà, ma che il silenzio dei sofferenti li raggiunga e distrugga tutte le loro dottrine e la loro morale.

Che quell'urlo muto innalzato fino al cielo renda loro il cuore di carne che hanno vilmente barattato con il cuore di pietra indurito dai loro dogmi stereotipati senza amore, che le lacrime prosciughino loro tutta la superbia della falsa verità e della conoscenza senza amore...


https://www.facebook.com/gianluigi.quaranta.397/posts/pfbid027mUoApbDJFJWmpKs3iNfbmTuuVdbdDANtmFzwFsHxfJLUFhiMMcLdeBgvJNjjwjl?notif_id=1712085625283048&notif_t=close_friend_activity&ref=notif

sabato 30 marzo 2024

Dalla COREIS(Comunità Religiosa Islamica Italiana) gli auguri ai cristiani per la Pasqua 2024. (e siamo tutti nei lombi di Abramo e quindi fratelli e sorelle) )




Cari fratelli e sorelle,

questa settimana, durante le preghiere serali comunitarie nella nostra Moschea centrale al-Wahid  di Milano, l’imam ha recitato alcuni versetti del Corano che ricordano la Pace di Gesù figlio di Maria. I maestri musulmani interpretano questa Pace come una qualità dello Spirito ma anche come una Parola di Verità e un annuncio dell’Ora di cui Gesù figlio di Maria è maestro del soffio.

I tempi che viviamo ci sembrano esprimere segnali di grave dimenticanza di questa qualità, comunicazione e richiamo che Gesù rappresenta anche per i musulmani. L’oscuramento della ragione e la confusione delle lingue e della propaganda profana, privano i credenti di una chiarezza d’intenzione e di un servizio per il bene comune, mentre esasperano le animosità e le contrapposizioni faziose.

Siamo forse chiamati insieme ad una reazione da questo martirio intellettuale verso la preparazione

congiunta di una nuova fratellanza e alleanza basata sulla virtù della fede. Temiamo che non ci possaessere una pace autentica se non si cambia questa involuzione diffusa della mentalità e se non si faprevalere una prospettiva di conoscenza metafisica e di saggezza simbolica nelle letture delle nostrebenedette fonti dottrinali, un riconoscimento del mistero di Gesù.La Quaresima per voi cristiani e il Ramadan per noi musulmani possono favorire questa purificazione equesta auspicabile rinascita verso Dio. Rinnoviamo e ringraziamo i gesuiti del JRS per l’appello cheabbiamo realizzato due settimane fa e che pensiamo abbia persino contribuito ad ispirare la più recentedecisione per il cessate il fuoco al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite:

https://jrs.net/en/news/interfaith-call-for-a-ceasefire-and-lasting-peace-in-the-middle-east/

La storia ci insegna che dall’incontro tra San Francesco e il sultano al-Malik al-Kamil Muhammad Ayubi si producono miracoli che possono determinare una conversione dei cuori e un nuovo ciclo di rapportitra i popoli e i credenti. Preghiamo di far parte di questa storia sacra!

Che sia per voi tutti davvero una Pasqua Santa!

Pace e Bene!

Abu Bakr Moretta, Presidente

Abd al-Ghafur Masotti, responsabile dialogo interreligioso


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ringrazio il Prof Michael Mocci  (ءبد اَلله) per avermi inoltrato la lettera. Mi sono permesso di ricordargli che entrambi siamo nei lombi di Abramo.


martedì 26 marzo 2024

Dalla parte dei vinti-Darcy Ribeiro (Scrittore, antropologo e politico brasiliano) – Trad. di Milton Fernández


Renato Guttuso, “Occupazione delle terre incolte in Sicilia”, 1949


“Mi misi dalla parte degli indios, e mi sconfissero.

Mi misi dalla parte dei neri, e mi sconfissero.

Mi misi dalla parte dei contadini, e mi sconfissero.

Mi misi dalla parte degli operai, e mi sconfissero.

Mi misi dalla parte dei poveri e mi sconfissero.

Mi misi dalla parte dei perseguitati, e mi sconfissero.

Mi misi dalla parte dei discriminati, e mi sconfissero.

Mi misi dalla parte dei deboli, e mi sconfissero.


Ma non mi sono mai messo dalla parte dei vincitori.

Questa è la mia vittoria.”


PS  ringrazio il caro amico e fratello Antonio Marra per aver pubblicato il testo nella sua bacheca fb 



mercoledì 20 marzo 2024

L'equinozio di primavera nella Tradizione della Gentilitas dando evidenza alla Gentilitas dei Celti






L'Equinozio di primavera, come quello d’autunno, è uno dei due momenti dell’anno in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio (la parola equinozio deriva dal latino “aequus nox”, notte uguale).  Astronomicamente l’equinozio di primavera  (in gallese “Alban Eiler”, luce della Terra) è il momento in cui il sole si trova al di sopra dell’equatore celeste. L’Equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno e quello di primavera l’esatto opposto: è l’inizio della metà luminosa, quando le ore di luce superano le ore di buio. E’ il primo giorno della primavera, la stagione della rinascita, associata presso varie culture a concetti come fertilità, resurrezione, inizio, o meglio, nuovo inizio.



Alban Eiler è il momento della rinascita anche dei nuovi progetti, è il momento in cui è possibile realizzare quei sogni che sono nati nel periodo freddo. E’ il momento adatto per aprirsi ai sentimenti e viverli nella loro totalità,rinascere con la Natura e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita che sboccia e si manifesta in tutte le sue forme. Non dimentichiamo che le festività avevano sempre una duplice valenza: la prima riferita ai mutamenti ciclici stagionali della terra ai quali corrispondeva un ugual simbologia per i mutamenti nell’animo dell’umano.


Le antiche tradizioni ci offrono infatti tutta una serie di miti legati alla primavera, che hanno al loro centro l'idea di un sacrificio a cui succede una rinascita o resurrezione.


Un mito che mostra bene l'idea di un sacrificio e di una successiva rinascita è quello frigio di Attis e Cibele: Attis, bellissimo giovane nato dal sangue della dea Cibele e da questa amato, voleva abbandonarla per sposare una donna mortale. Cibele lo fece impazzire ed egli si evirò morendo dissanguato. Dal suo sangue nacquero viole e mammole. Gli dei, non potendolo resuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde.Dopo l'Equinozio, si svolgevano nel mondo ellenico le Adonìe, feste della resurrezione di Adone, bellissimo giovane amato dalla dea Afrodite che venne ucciso da un cinghiale (forse il dio Ares ingelosito).


Era in realtà il dio assiro-babilonese Tammuz, a cui i fedeli si rivolgevano chiamandolo "Adon" (Signore).Egli dimorava sei mesi all'anno negli inferi, come il sole quando si trova al di sotto dell'equatore celeste (autunno e inverno). Si festeggiava a primavera la sua risalita alla luce quando si ricongiungeva alla dea Ishtar, l'equivalente dell'Afrodite greca. Allo stesso modo si festeggiava Persefone che ritorna nel mondo dopo aver trascorso sei mesi nel regno dei morti.


Tutti questi miti ci mostrano la morte, più o meno simbolica, del Dio e la sua rinascita/resurrezione ad un nuovo ciclo vitale nonché l'unione di un simbolismo celeste (il cammino del sole nel cielo) e un simbolismo terrestre (il risveglio della Natura) in cui riecheggia il tema del matrimonio fra una divinità maschile, celeste o solare, ed una femminile, legata alla terra o alla luna.


La primavera era infatti la stagione degli  accoppiamenti rituali, delle nozze sacre in cui il Dio e la Dea (personificati spesso da un sacerdote e da una sacerdotessa) si accoppiavano per propiziare la fertilità. Venivano accesi dei fuochi rituali sulle colline e, secondo la tradizione, che peraltro è rimasta ancora oggi nel folklore europeo, più a lungo rimanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra. Come per altre festività stagionali antiche, questo giorno è stato in parte assorbito dalla chiesa cristiana ed associato a due giorni santi cristiani: il primo è la festività dell’annunciazione della Vergine benedetta Maria, che cade il 25 marzo.






Il secondo, naturalmente, è la Pasqua. Il termine "Easter" con cui in inglese si designa la Pasqua ci riporta ad una antica divinità pagana dei popoli nordici, la dea Eostre, assimilabile a Venere, Afrodite e Ishtar, la quale presiedeva ad antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e alla fertilità dei campi. I popoli Celti denominavano l’equinozio di Primavera “Eostur-Monath” e successivamente “Ostara”. Il nome sembrerebbe provenire da aus o aes e cioè Est, e infatti si tratta di una divinità legata al sole nascente, anzi “risorto” e al suo calore. E del resto il tema dei fuochi e del ritorno dell’astro sarà un tema ricorrente nel prosieguo delle tradizioni pasquali.



A Eostre era sacra la lepre, simbolo di fertilità e animale sacro in molte tradizioni. I Britanni associavano la lepre alle divinità della luna e della caccia e i Celti la consideravano un animale divinatorio. Nella tradizione buddhista le leggende narrano di come una lepre si sacrificasse per nutrire il Buddha affamato, balzando nel fuoco. In segno di gratitudine il Buddha impresse l'immagine dell'animale sulla luna. In Cina la lepre lunare ha un pestello ed un mortaio con cui prepara un elisir di immortalità. Gli Indiani Algonchini adoravano la Grande Lepre che si diceva avesse creato la Terra. Nell'antica Europa i Norvegesi rappresentavano le Divinità lunari accompagnate da una processione di lepri che portano lanterne. Anche la Dea Freya aveva come inservienti delle lepri e la stessa Dea Eostre era raffigurata con una testa di lepre.


La lepre di Eostre, che deponeva l'uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell'anno, è diventata l'odierno coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità. Così le uova pasquali si ricollegano alle tradizioni pagane in cui si celebrava il ritorno della dea andando a scambiarsi uova “sacre” sotto l’albero ritenuto “magico” del villaggio, usanza che collega Eostre alle divinità arboree della fertilità.





E l’UOVO non è scelto a caso ma è da sempre e per qualsiasi cultura, simbolo di vita, di creazione, di  rinascita.


Per il primitivo raccoglitore e cacciatore la primavera portava gli uccelli a deporre le proprie uova e dunque ad avere un nuovo sostentamento dopo l’austerità dell’inverno. E la nascita del mondo da un uovo cosmico è un'idea universalmente diffusa che veniva celebrata presso molte civiltà alla festa equinoziale di primavera, quando la natura risorge. Infatti in numerose mitologie un uovo primordiale, embrione e germe di vita, è il primo essere ad emergere dal Caos: è l'"Uovo del mondo" covato da una Grande Dea e dischiuso dal Dio Sole. L'Equinozio è il giorno in cui si commemora la discesa della giovane Dea nel mondo sotterraneo e il suo ritorno trionfante alla superficie della terra, portando con sé i doni della luce, del calore e della fertilità per tutta l’umanità, e cio’ fa pensare alle Dee Persephone, Kore, Blodeuwedd, Eostre, Aphrodite, Athena, Cybele, Gaia, Hera, Iside, Ishtar, Minerva e Venere.


E’ inoltre la stagione del giovane dio che fa pensare ad Herne il cacciatore, il pettirosso del bosco, l’uomo verde, Cernunno, il signore della natura, Dagda, Attis, Tammuz, il dio cornuto, Mithras, Odino, Thoth, Osiride.

Il motivo del sacrificio e della rinascita hanno un significato profondo per i cristiani, ma non solo, che commemorano la crocifissione, morte e resurrezione di Cristo con la Pasqua. Qualunque sia la nostra credenza, questo è un periodo in cui celebriamo il trionfo della luce sul buio e sulla morte, la rinascita a nuova vita.


sul rito della danza delle uova 

https://terreceltiche.altervista.org/luovo-dellequinozio-di-primavera-e-la-danza/

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sui rituali di celebrazione per Ostara

https://templumdianae.com/ostara-equinozio/

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https://www.celtical.it/2014/11/ostara-eostre-equinozio-primavera.html

https://geabracciali.com/calendario-celtico/ostara/


https://laviadelfuoco.com/ostara/


https://www.visionealchemica.com/il-significato-esoterico-dellequinozio/


https://www.meteoweb.eu/2016/03/equinozio-primavera-storia-epica-miti-sacrifici-simbolismi-rinascite/654430/


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L’Equinozio di Primavera è il primo dei due momenti dell’anno solare in cui luce e tenebra si trovano perfettamente alla pari. Contrariamente a quanto accade nell’Equinozio d’autunno però, in questo caso la Luce tornerà a splendere sulla Terra che ne sarà scaldata e risvegliata. In tutto il mondo, l’Equinozio è salutato da feste e riti legati a leggende sulla morte e rinascita, ogni religione ha la sua Festa di Primavera sebbene ogni fede religiosa dia ad essa un nome differente. Nel Neopaganesimo, la primavera è Ostara, festa della rinascita e il rinnovamento sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto spirituale. Vi proponiamo di seguito qualche idea per la sua celebrazione.


I popoli anglo-sassoni chiamavano il mese lunare corrispondente “Eostre-monath”, e in questo periodo celebravano feste in onore della Dea Eostre associata a vari aspetti connessi col rinnovarsi della vita quali la primavera, la fertilità e la lepre. I popoli dell'Europa settentrionale, celti compresi, pregavano perché il Sole riuscisse a superare questo momento di parità con le tenebre notturne, poiché erano preoccupati che esso ricominciasse a scendere, così che sarebbe stata la fine. Per i popoli che si affacciano sul Mediterraneo questa è la festa della primavera. Nelle tradizioni druidiche odierne questa festa è detta “Alban Eiler”, tradotto “Luce della Terra”, è chiamata così perché il Sole si trova sopra l’equatore celeste e quindi da questo momento il giorno domina la notte in durata.

E’ la celebrazione dell’ Equinozio di Primavera, la giornata in cui Luce e Buio sono in equilibrio, La vita si rinnova , l’inverno è definitivamente passato, e tutto ciò che è vecchio lascia spazio al nuovo .La natura si risveglia e con lei la nostra Spiritualità. In questa giornata molte delle decorazioni e dei rituali implicano l’utilizzo di uova.





Ostara, è infatti il nome germanico della Dea odinista Eostre simboleggiata dall’uovo, patrona della fertilità. che contiene in sé il principio della vita e il bipolarismo maschile-femminile del divino. La Dea celebrata nella veste di fanciulla è quasi pronta all’unione con il Dio che verrà celebrata a Beltane. La divinità si diffuse, con relativo culto e usanze festive, a tutta l'Europa. In Grecia prese il nome di Estia, e in seguito in tutto l'impero romano venne venerata con il nome di Vesta, e al suo culto fu dedicato l'ordine sacerdotale delle vergini Vestali. Nell'antichità, per l'occasione, le Vestali celebravano un particolare rito che involveva l'accensione di un cero simboleggiante la fiamma eterna dell'esistenza.


Il cero, all'interno dei templi dedicati alla dea, veniva spento solo all'alba del giorno seguente.

https://lantrodellemagie.blogspot.com/p/oestara-ostara-equinozio-di-primavera.html


mercoledì 13 marzo 2024

Claudio Tabacco Oggi mancano i Facitori di Ponti. Oggi l’Odio svolge la sua triste missione



10 novembre 1993

Le rovine del ponte a Mostar il 10 novembre 1993, il giorno dopo la distruzione a colpi di artiglieria



9.11.1993- (13.03.024)

Il nove novembre millenovecentonovantatre veniva distrutto il ponte di Mostar. Alla notizia mi sedetti e piansi. Il Simbolo di una Possibilità veniva distrutto. I Simboli hanno in sé una dimensione vitale superiore alla vita stessa. I Simboli non sono pietre e storia. I Simboli sono carne e sangue. I Simboli non sono statici. I Simboli sono dinamici. Una delle più alte magistratura Repubblicane dell'antica Repubblica romana era il Pontifex Colui che conosce l'arte di costruire ponti. Ad oggi il Capo Spirituale del Cattolicesimo si fregia del titolo di Pontifex Romanus. Oggi l'arte di costruire ponti non ha più nulla di mistico è pura ingegneria civile. Oggi mancano i Facitori di Ponti. Coloro che conoscevano l'arte segreta di unire le differenze sono morti. Oggi l’Odio svolge la sua triste missione separare, allontanare, rendere impossibile l'incontro. Oggi non è più tempo di ponti e di Pontefici è tempo di Morte e strage

domenica 10 marzo 2024

Claudio Tabacco.Adonai Sabaoth (10.03.024)



Mosaïques byzantines de la cathédrale Santa Maria Nuova de Monreale

Dieu passe un pacte avec Noé et ses fils, symbolisé par un arc-en-ciel.


Adonai Sabaoth Dio degli Eserciti che brutta ed infingarda traduzione. Tu non sei il Dio degli Eserciti ma il Pastore delle Stelle. Pastore delle Stelle per quanto infedele sarebbe miglior traduzione. Ma tale immagine smonterebbe Marte, ridurrebbe in polvere il suo potere. Tu immagina, Dio, che bellezza sarebbe: Tu Pastore delle Stelle e le Donne e gli Uomini Pastorə dell’Essere. Come in cielo così in terra. Dio ed il suo Doppio, l’Uomo/Donna ed il suo Doppio. Come il Pastore delle Stelle si prende cura del suo innumerevole gregge così il Pastore dell’Essere si prende cura di ogni Progetto di Emersione dell’Essere. La Terra si chiamerebbe Filadelfia, Pianeta dell’Amore presa in cura fraterno e sororale. Ed invece ti traducono Dio degli Eserciti e scrivono ciascuno sul proprio vessillo di Morte “Gott mit uns” e la Terra è il Pianeta dell’Odio fratricida che presto diverrà il Pianeta Morto.


https://www.facebook.com/cldtabacco/posts/pfbid024GoJ9PQVYA8JEWrowtJWiToSRsGqQn7E3S4ck9yHyjN4vcRvGyGXR2zmzVXw5QQUl

sabato 2 marzo 2024

L'inno di oggi Shabbat 2 Marzo 2024...Vitti 'na Crozza...(in corsivo le varie varianti e le aggiunte )







Vitti na crozza supra lu cannuni

fui curiuso e ci vossi spiare

idda m’arrispunniu cu gran duluri

murivi senza un tocco di campani


Si nni eru si nni eru li me anni

si nni eru si nni eru un sacciu unni

ora ca sugnu vecchio di ottant’anni

chiamu la morti i idda m arrispunni

(chiamu la vita mia

e sempri morti marrispunni)



Chinnaia a fari chiu’ di la me vita.

Non sugnu bono chiu’ ‘pi travagghiari.

Sta vita e’ fatta tutta di duluri

e da cussi’ non pozzuu chiu’ campari.)

(e megghiu ca accussi staccu la spina iu nun vogghiu iu campari)



Cunzatimi cunzatimi lu me lettu

ca di li vermi su manciatu tuttu

si nun lu scuntu cca lume peccatu

lu scuntu allautra vita a chiantu ruttu


(Cunzatimi cu ciuri lu me lettu.

 Picchi' aalla fine già sugnu arriduttu.

Vinni lu tempu di lu me rizzettu. 

Lassu stu beddu munnu e lassu tuttu)


C’è nu giardinu ammezu di lu mari

tuttu ntessutu di aranci e ciuri

tutti l’acceddi cci vannu a cantari

puru i sireni cci fannu all’amuri


franco battiato - vitti na crozza 

https://www.youtube.com/watch?

https://www.youtube.com/watch?v=d2NPjr6yEg4


https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=4392


https://siciliamagica.com/2022/11/07/vitti-na-crozza-celebre-canzone-siciliana/


https://milocca.wordpress.com/2020/01/18/il-vero-significato-della-canzone-vitti-na-crozza/


La messa negata. Storia di Vitti 'na crozza 

di Sara Favarò 

Vitti 'na crozza è la canzone più manipolata e oltraggiata della tradizione siciliana. Protagonista della canzone è 'na crozza, ossia un teschio che, attraverso il suo racconto, si fa promotore di una forte denuncia sociale. " [...] l'aggiunta dell'allegro motivetto "larallallero lallero lallero..." non ha nulla a che vedere con la versione originale e, anzi, ne travisa il senso e ne mortifica l'intento. La storia narrata da Sara Favarò, ha dell'incredibile. Con intensa indignazione Sara ripercorre l'ostracismo perpetrato dalla Chiesa, incredibilmente cessato solo verso il 1940, nei confronti dei minatori morti nelle zolfatare. I loro resti mortali non solo spesso rimanevano sepolti per sempre nell'oscurità perenne delle miniere ma per loro erano precluse onoranze funebri e perfino, insiste il teschio della canzone, un semplice rintocco di campana!"

lunedì 26 febbraio 2024

I bravi signori Poesia di GIANNI RODARI



Un signore di Scandicci

buttava le castagne

e mangiava i ricci.


Un suo amico di Lastra a Signa

buttava i pinoli

e mangiava la pigna.


Un suo cugino di Prato

mangiava la carta stagnola

e buttava il cioccolato.


Tanta gente non lo sa

e dunque non se ne cruccia:

la vita la butta via

e mangia soltanto la buccia.


***

Promessa a mia nipote Maya: ne faremo musica e danza .


***

ringrazio Giuseppe Costa  perchè riscontrata  in facebook-bacheca  dello stesso. 






sabato 17 febbraio 2024

17 Febbraio 1600-17 Febbraio 2024. in onore e memoria del Venerabile Maestro Giordano Bruno martire




"Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco… Siamo figli dell'unico vero sole che illumina i mondi."


***

Venerabile Maestro, ancora una volta nelle galassie di ieri, di oggi e di domani degli infiniti mondi, il Vostro Maglietto  risuona nella Vostra Affidabilità per convocare tutti gli esseri,ma proprio tutti, dell'infinito Universo a restare "in piedi e all'ordine" per contemplare e vivere L'Energia Cosmica  nel suo plurale di dei e di dee nella Luce dell'Amore e nello Splendore della Libertà.  εὐχαριστῶ

Giovanni Festa presbitero cristiano nella tradizione ortodossa .





venerdì 16 febbraio 2024

Dalla Santa Tradizione del Popolo degli Uomini(i nativi americani) per la vigilia della memoria di Giordano Bruno



Voi non avete capito le nostre preghiere. Non avete mai cercato per una volta di capirle. Quando noi cantavamo le nostre canzoni di lode al sole, alla luna o al vento, pregavamo idoli ai vostri occhi. Senza capirci, e solo perché il nostro modo di preghiera era diverso dal vostro, ci avete condannato come anime perse.

Noi vedevamo l'opera del Grande Spirito nella sua intera Creazione: nel sole, nella luna, negli alberi, nei monti e nel vento. Talvolta ci avvicinavamo a Lui per mezzo di quello che aveva creato.

Questo era forse cosi male?

Io so che noi crediamo con tutto il cuore all' Essere Supremo, e la nostra fede è forse più forte di quella di tanti bianchi, che ci chiamano pagani. I selvaggi rossi furono sempre più intimamente uniti alla natura dei selvaggi bianchi.

La natura è il libro di quella Grande Forza che voi chiamate Dio e che noi chiamiamo Grande Spirito.

Che gran differenza fa già un nome!

Tatanga Mani-Assiniboine detti anche Stoney in Canada (Nakota)

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***

L'uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere.

Ma si sbaglia. Egli è solamente parte del tutto.

La sua funzione non è quella di sfruttare, bensì è quella di sorvegliare, di essere un amministratore.

L'uomo non ha né potere, né privilegi.

Ha solamente responsabilità.


Oren R. Lyons Jr. (nato nel 1930, Seneca) Custode della fede del Clan Wolf. I Seneca sono una delle Sei Nazioni della storica Confederazione Haudenosaunee.(Lega Irochese)


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giovedì 15 febbraio 2024

Quaresima 2024 (Calendario gregaoriano) Contrastare le ingiustizie e le disuguaglianze




We can't be on this journey of meditation without taking a stand, in whatever way we are able to, but without taking a stand against oppression and injustice and cruelty and the destruction of law and justice. We can't just stand by and be passive about it. And how we will express that stand, that position that we take will depend upon our many circumstances, but I don't think a true contemplative is going to be able to ignore the injustices and the inequalities in our world, especially those which can be changed, which should be changed. So this is not safe religion. If you go to church as a way of escaping the problems that we confront in our lives or in society in order to create sort of an alternative fantasy world, then this cannot be really identified with the new way that Jesus opened up. It doesn't mean that the work of contemplation is less important. It means it is more important. It's more central.


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per una possibile traduzione in italiano


Non possiamo intraprendere questo viaggio di meditazione senza prendere posizione, in qualunque modo siamo in grado di farlo, ma senza prendere posizione contro l'oppressione, l'ingiustizia, la crudeltà e la distruzione della legge e della giustizia. Non possiamo semplicemente restare a guardare ed essere passivi al riguardo. E il modo in cui esprimeremo quella posizione, quella posizione che assumeremo dipenderà dalle nostre numerose circostanze, ma non credo che un vero contemplativo sarà in grado di ignorare le ingiustizie e le disuguaglianze nel nostro mondo, specialmente quelle che possono essere cambiato, che dovrebbero  essere cambiate . Quindi questa non è una religione di sicurezze e certezze . Se si va in chiesa come un modo per sfuggire ai problemi che affrontiamo nella nostra vita o nella società per creare una sorta di mondo fantastico alternativo, allora questo non può essere realmente identificato con la nuova via aperta da Gesù. Ciò non significa che il lavoro della contemplazione sia meno importante. Vuol dire che è più importante. E' più centrale.


https://mailchi.mp/wccm/ywfciz5o8g-400796?e=1f8f9f336f

mercoledì 14 febbraio 2024

Mercoledi delle Ceneri 2024 (calendario "gregoriano" )(il poeta Maragall e il Padre Theilard )




I loved the poem I read recently called Wednesday’ by the Catalan poet Joan Maragall. It is addressed to a woman whose youthful beauty has ravished him.  


death and ashes, you know haven’t the least bit to do with you. 

Don’t let this token tarnish

Your forehead rosy and fresh

You needn’t be acquainted with the gloomy phrase

The priest will say 

When he turns your way


Ho adorato la poesia che ho letto di recente intitolata "Mercoledì delle Ceneri" del poeta catalano Joan Maragall. È indirizzato a una donna la cui bellezza giovanile lo ha rapito.  


morte e cenere, lo sai, non hanno niente a che fare con te. 

Non lasciare che questo segno offuschi

la tua fronte rosea e fresca.

Non è necessario che tu conosca la frase cupa che

dirà il prete 

quando si girerà verso di te.


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Teillhard de Chardin


Crimson gleams of Matter, gliding imperceptibly into the gold of Spirit, ultimately to become transformed into the incandescence of a Universe that is Person.


Bagliori cremisi della Materia, che scivolano impercettibilmente nell'oro dello Spirito, per trasformarsi infine nell'incandescenza di un Universo che è Persona.


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Teillhard felt at home in the world of ‘electrons, nuclei, waves and the vast cosmic realities of mass, radiation and curvatures’.


Teillhard si sentiva a casa nel mondo degli "elettroni, dei nuclei, delle onde e delle vaste realtà cosmiche di massa, radiazione e curvatura".



https://mailchi.mp/wccm/ywfciz5o8g-400784?e=1f8f9f336f




lunedì 12 febbraio 2024

18 Marzo 2019- Lorenzo Orsetti, “Orso”, ci ha lasciato. E’ caduto combattendo per il popolo curdo contro l’Isis, a Baghouz, in Siria al confine con l’Iraq.


https://www.redstarpress.it/prodotto/omaggio-al-rojava/

Militante antifascista, Lorenzo Orsetti – Orso Tekoşer è nato a Bagno a Ripoli il 13 febbraio del 1986 ed è caduto martire ad Al-Baghuz Fawqani, il 18 marzo del 2019, combattendo contro la milizia fascista dell’Isis e per la causa della rivoluzione confederale* nella Siria del Nord-Est, nelle file delle Unità di Protezione Popolare (YPG). ( Mi sono avvicinato alla causa curda perché mi convincevano gli ideali che la ispirano, vogliono costruire una società più giusta più equa. L’emancipazione della donna, la cooperazione sociale, l’ecologia sociale e, naturalmente, la democrazia. Per questi ideali sarei stato pronto a combattere anche altrove, in altri contesti. Poi è scoppiato il caos a Afrin e ho deciso di venire qui per aiutare la popolazione civile a difendersi”)

Nella lettera in cui ha espresso le sue ultime volontà, Orso ha scritto: «Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo. Beh, non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così; non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, egualianza e libertà. Quindi nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo, e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio. Vi auguro tutto il bene possibile, e spero che anche voi un giorno (se non l’avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo. Solo sconfiggendo l’individualismo e l’egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza. Sono tempi difficili lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo. Anche quando tutto sembra perduto, e i mali che affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza, e di infonderla nei vostri compagni. È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. E ricordate sempre che “ogni tempesta comincia con una singola goccia”. Cercate di essere voi quella goccia. Vi amo tutti, spero farete tesoro di queste parole».



https://www.redstarpress.it/lorenzo-orsetti-orso-tekoser/





*. https://lospiegone.com/2019/10/25/alle-origini-del-confederalismo-democratico-dei-curdi-siriani/




giovedì 8 febbraio 2024

COREIS Italiana Il verbo degli uccelli. Abbandono Fiducioso




Condividiamo l'episodio del podcast Il verbo degli uccelli sul tema dell'Abbandono fiducioso, la cui registrazione è stata gentilmente ospitata dalla Grande Moschea di Lione.
Con il mese benedetto di Ramadan 1444-2023, la COREIS Italiana ha inaugurato la serie video-podcast “Il Verbo degli uccelli”.  Un gruppo di musulmani e musulmane, ogni volta diverso, converserà dentro alla moschea o attorno a un tavolo su un tema rilevante per la vita e la conoscenza della tradizione islamica.  

L’augurio è di offrire anche ad un pubblico non specialista o non musulmano l’opportunità di ascoltare una conversazione tradizionale tra credenti musulmani e di conoscere “dal di dentro” qualcosa di più della ricchezza della religione e della spiritualità dell’Islam. 






In questi giorni celebriamo la notte benedetta di Al-Isra' wal-Mi'raj, nel corso della quale il Profeta Muhammad ha compiuto il viaggio notturno dal santuario di Mecca fino alla "moschea più lontana" a Gerusalemme, per poi risalire i sette cieli fino ad arrivare al cospetto di Allah che gli ritrasmette la preghiera rituale.

Condividiamo l'episodio del podcast Il verbo degli uccelli sul tema dell'Abbandono fiducioso, la cui registrazione è stata gentilmente ospitata dalla Grande Moschea di Lione.

domenica 21 gennaio 2024

Il Credo del mio amico fratello Claudio Tabacco : un Inno e Cantico di Liberazione.




Credo

(21.01.024)

Credo nel Dio dei bastardi dei malvagi, dei carcerati per giusta ragione

Credo nel Dio dei deviati, dei blasfemi, delle puttane per passione, dei travestiti

Credo nel Dio dei ratti, degli scarafaggi, dei vermi e di tutte le bestie della notte

Credo nel Dio dei suicidi, dei marci, dei sifilitici, dei lascivi e di ogni perduto che sbava i marciapiedi

Credo nel Dio dei senza dio, degli impiccati sotto i ponti, degli infami senza terra, dei ladri degli assassini con le bombe ed il veleno.

Credo nel Dio degli Assenti per ingiusta causa, nel Dio dei pavidi e degli sfaticati. 

Credo in un Dio che non c’è e non ci sarà mai più e  che c’è stato  e poi è scappato con la cassa. 

Credo nel Santo Nulla che è Lampo di Tenebra.


martedì 9 gennaio 2024

Claudio Ze'ev Tabacco Preghiera al bar. 09.01.024)






Preghiera al bar

09.01.024)

Volti incurvati d’affanno, si rincorrono: un caffè, un cornetto! Ciao come stai? Piove forte, come a novembre, siamo a gennaio, la barista in quella gira di fretta, ansia, è un sole simpatico e gentile. Non ho mai saputo in tanti anni di amicizia se sia credente o no, non mi importa è credibile. Entra un uomo  - ieri sera ho perso portafogli e documenti… Mi aiuti a bloccare il Bancomat? Lei senza scomporsi lo aiuta. Un vecchietto dice che non riesce più ad arrivare alla fine del mese, si scusa che non va più a prendere il caffé. Lei lo ascolta con garbo gli offre il caffé e gli spiega che se va in comune gli danno una mano con le bollette ed aggiunge se hai bisogno ti aiuto io a compilare i moduli. 

Lei, la barista con il sorriso, stà  pregando il Dio degli umili e degli umiliati lo fa diventare come il cornetto fresco con la crema, come il buon caffé nero bollente come il demonio e forte, lo incarna nei suoi gesti semplici che restituiscono il sole ed il tepore anche in una gelida e piovosa giornata di Gennaio.

sabato 6 gennaio 2024

Dino Buzzati“Ce n'è troppo di Natale


Partirono.

Lievi, lievi, planarono dal cielo sulla Terra, puntando verso una miriade di lumi: erauna grandissima città. Ed eccoli, il somarello e il bue, invisibili, aggirarsi per le vie delcentro.

Trattandosi di spiriti, le automobili, gli autobus e i tram gli passavano attraversosenza danno, e a loro volta le due bestie passavano disinvoltamente attraverso imuri. Così potevano vedere tutto a loro agio. Era uno spettacolo impressionante, imille lumi delle vetrine, i festoni, le ghirlande, gli abeti e lo sterminato ingorgo diautomobili che tentavano affannosamente di andare avanti e il formicolio vertiginoso della gente che andava e veniva, entrava ed usciva, si accalcava nei negozi, si caricava di pacchi e pacchetti, tutti con un'espressione ansiosa e frenetica, come se fossero inseguiti. A quella vista il somarello sembrava divertito.

Il bue, invece, si guardava intorno con spavento.

“Senti, amico asinello, hai detto che mi portavi a vedere il Natale. Guarda che ti deviessere sbagliato. Te lo dico io: qui stanno facendo la guerra.”

“Ma non vedi come sono tutti contenti?”

“Contenti? A me sembrano dei pazzi.”

“Perché tu non sei pratico degli uomini moderni, tutto qui. Per divertirsi, per trovarela gioia, per sentirsi felici, hanno bisogno di rovinarsi i nervi.

Il bue, valendosi della sua natura di puro spirito, fece una svolazzatina e si fermò acuriosare a una finestra del settimo piano. E l'asinello, dietro.

Videro una stanza ammobiliata riccamente e nella stanza, seduta a un tavolo, una signora preoccupata. Alla sua sinistra, sul tavolo, c'era un cumulo, alto circa mezzo metro, di carte e cartoncini d'ogni colore, alla sua destra una pila di cartoncinibianchi. E la signora, sveltissima, prendeva uno dei cartoncini colorati, lo esaminava

un istante, poi consultava dei grossi volumi, subito scriveva qualcosa su uno dei cartoncini bianchi, lo infilava in una busta, scriveva qualcosa sulla busta, chiudeva la busta, quindi prendeva dal mucchio di sinistra un altro cartoncino colorato e rifacevala manovra. Le sue mani andavano così veloci che era quasi impossibile vederle.

“Ma cosa sta facendo? - chiese il bue, - perché si sta massacrando così?”

“Non si massacra. Sta solo rispondendo ai biglietti d'auguri.”

“Auguri? E a che cosa servono?”

“Niente. Assolutamente zero. Ma, chissà come, gli uomini adesso ne hanno una mania.

Si affacciarono, più in là, a un'altra finestra. E anche qui c'era gente che scriveva biglietti, la fronte bagnata di sudore. Dovunque le due bestie guardassero, eccouomini e donne che facevano pacchi, e preparavano buste, e correvano al telefono,e si spostavano da una stanza all'altra portando spaghi, nastri, carte. Dovunque arrivassero, era il medesimo spettacolo. Andare e venire, comprare e impacchettare,spedire e ricevere, imballare e sballare, chiamare e rispondere. E tutti guardavanocontinuamente l'orologio, tutti correvano, tutti ansimavano col terrore di non fare

in tempo. Per le strade, nei negozi, negli uffici, nelle fabbriche, uomini e donneparlavano fitto fitto scambiandosi l'un l'altro, come automi, delle monotone formule.

"Buon Natale, auguri, auguri, felici feste, grazie, auguri, auguri, auguri". Era un brusioche riempiva la città.

“Ma ci credono? - chiese il bue. - Lo dicono sul serio? Vogliono veramente così beneal prossimo?”

L'asinello tacque.

“Mi avevi detto - osservò il bue - che era la festa della serenità, della pace, delriposo dell'animo.”

“Già - rispose l'asinello - Una volta era così. Ma, cosa vuoi, da qualche annoall'avvicinarsi del Natale, gli uomini vengono presi da grande agitazione e noncapiscono più niente. Ascoltali del resto.”

Il bue ascoltò stupito: "Buon Natale, auguri a lei, grazie altrettanto, felici feste,grazie, auguri, auguri". Era un brusio che riempiva la città.

“E se ci ritirassimo un po' in disparte? - suggerì il bovino. – Ho ormai la testa che èun pallone. Comincio a sentire la nostalgia di quella che tu chiami atmosferanatalizia...

“Beh', in fondo anch'io - disse il somarello.

Sgusciarono in mezzo alle automobili, si allontanarono un poco dal centro, dalleluci, dal frastuono, dalla frenesia.

“Dimmi, tu che sei pratico - chiese il bue, ancora poco persuaso – ma sei propriosicuro che non siano tutti pazzi?”

“No, no, è semplicemente il Natale.”

“Ce n'è troppo di Natale, allora. Ma ti ricordi quella notte, a Betlemme, la capanna, i pastori, quel bel bambino? Era freddo, anche lì, eppure c'era una pace, unasoddisfazione. Come era diverso!”

“E' vero. E quelle zampogne lontane, che si sentivano appena appena.”

“E sul tetto come un lieve svolazzamento. Chissà che uccelli erano.”

“Uccelli? Testone di un bue che non sei altro. Erano angeli!”

“E quei tre ricchi signori che portavano regali, li ricordi? Come erano educati, comeparlavano piano, che persone distinte. Te li immagini, se capitassero in mezzo aquesta baraonda? E la stella? Non ti ricordi che razza di stella, proprio sopra lacapanna? Chissà che non ci sia ancora. Le stelle di solito hanno vita lunga.”

“Ho idea di no - disse il bue, scettico. - C'è poca aria di stelle, qui.”

Alzarono i musi a guardare, e infatti non si vedeva niente.

Sulla città c'era un soffitto di caligine e smog


file:///Users/mac/Downloads/03%20-%20Natale.pdf