domenica 30 novembre 2014

AL 1° DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL SANTO PROFETA NAUM. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DI SAN FILARETO IL MISERICORDIOSO, DEL SANTO MARTIRE ANANIA IL PERSIANO, DI SAN ANTONIO IL GIOVANE, DEI NOSTRI PADRI TRA I SANTI ONESIMO, ANANIA E SOLOCOS ARCIVESCOVI DI EFESO E DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI TEOCLITO ARCIVESCOVO DEI LACEDEMONI. PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE, O DIO, ABBI PIETA’ E SALVACI.



SINASSARIO.

AL 1° DI QUESTO STESSO MESE, DI  DICEMBRE MEMORIA DEL SANTO PROFETA NAUM.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DI SAN  FILARETO IL MISERICORDIOSO, DEL SANTO MARTIRE ANANIA IL PERSIANO, DI SAN ANTONIO IL GIOVANE, DEI NOSTRI PADRI TRA I SANTI ONESIMO, ANANIA E SOLOCOS ARCIVESCOVI DI EFESO E DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI TEOCLITO ARCIVESCOVO DEI LACEDEMONI.
PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE, O DIO, ABBI PIETA’ E SALVACI.


APOLYTIKION DEL PROFETA. TONO 2



FESTEGGIANDO,  SIGNORE,* LA MEMORIA DEL TUO PROFETA NAUM,* 

TRAMITE LUI TI IMPLORIAMO:* SALVA LE ANIME NOSTRE.



sabato 29 novembre 2014

SINASSARIO. IL 30 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO E GLORIOSO APOSTOLO ANDREA, IL PRIMO CHIAMATO.



SINASSARIO.
IL 30 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO  E GLORIOSO APOSTOLO ANDREA, IL PRIMO CHIAMATO.


APOLYTIKION. TONO 4
COME PRIMO CHIAMATO TRA GLI APOSTOLI* E FRATELLO DEL CORIFEO,* SUPPLICA, O 

ANDREA,* IL SOVRANO DELL’UNIVERSO* PERCHE’ DONI AL MONDO LA PACE,* E ALLE ANIME 

NOSTRE LA GRANDE MISERICORDIA


KONDAKION. TONO 2. Tomba e morte non hanno trattenuto.
CELEBRIAMO IL PORTAVOCE DI DIO* CHE TRAE IL NOME DALLA FORTEZZA,* IL PRIMO 

CHIAMATO TRA I DISCEPOLI DEL SALVATORE,* IL FRATELLO DI PIETRO:* POICHE’, COME 

FECE UN TEMPO CON LUI,* COSI’ ANCHE ORA HA GRIDATO A NOI: VENITE, ABBIAMO TROVATO IL DESIDERATO.
EXAPOSTILARIO. Nel sacro spirito
IL VERBO CHE E’ PRIMA DELL’ETERNITA’,* AVENDO TROVATO TE, O BEATISSIMO,* TI HA 

RESO PRIMO CHIAMATO* FRA TUTTI GLI APOSTOLI,* O ANDREA CELEBRATISSIMO; * E 

SEGUENDO LE ORME DI LUI,* SEI DIVENUTO GUIDA DEGLI ERRANTI,* CHE TU CONDUCI NEL 

DIVINO VIAGGIO VERSO IL CIELO.
……………………………..

IDIOMELON. TONO PL.4. Di Andrea di Gerusalemme, o secondo altri, di Anatolio

CELEBRIAMO ANDREA,* ARALDO DELLA FEDE E MINISTRO DEL VERBO:* EGLI INFATTI PESCA 

GLI UOMINI DALL’ABISSO,* TENENDO TRA LE MANI LA CROCE* AL POSTO DELLA CANNA;* E 

CALANDO  COME LENZA LA POTENZA,* TRAE LE ANIME  DALL’INGANNO DEL NEMICO* E LE 

OFFRE A DIO COME DONO ACCETTO.* CELEBRIAMOLO SEMPRE, O FEDELI,* INSIEME AL CORO 

DEI DISCEPOLI DI CRISTO,* AFFINCHE’ PRESSO DI LUI INTERCEDA* POICHE’ SIA PROPIZIO 
NEL GIORNO DEL GIUDIZIO.

1Corinzi 4,9-16

9 Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. 10 Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati. 11 Fino a questo momento, noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora,12 e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo; 13 siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti.
14 Vi scrivo queste cose non per farvi vergognare, ma per ammonirvi come miei cari figli. 15 Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù, mediante il vangelo. 16 Vi esorto dunque: siate miei imitatori.

Giovanni 1,35-52

35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; 36 e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» 37 I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù.38 Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» 39 Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.


40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. 41 Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo); 42 e lo condusse da Gesù. Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa» (che si traduce «Pietro»).
43 Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: «Seguimi». 44 Filippo era di Betsàida, della città di Andrea e di Pietro.
45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». 46 Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». 47 Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c'è frode». 48 Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». 49 Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele». 50 Gesù rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste». 51 Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».




Glasul 1
Fiu al Galileei şi frate al lui Petru, dintre pescari în soborul Apostolilor întâi ai fost chemat, Andrei cel minunat, iar de la mormântul tau din Patra chemi popoarele la Dumnezeu şi atunci ne-ai umplut de bucurie când în România iarăşi ai venit, unde pe Hristos Domnul L-ai propovăduit.
.

Glasul 2
Pe cea întru rugăciuni...
Pe grăitorul de Dumnezeu cel cu numele de bărbăţie numit şi cel mai întâi chemat dintre ucenicii Mântuitorului, pe fratele lui Petru să-l lăudăm. Că precum de demult acestuia şi nouă acum a strigat: veniţi, aflat-am pe Cel Dorit.


venerdì 28 novembre 2014

29 novembre Saint PARAMON, martyr avec TROIS CENT SEPTANTE autres lors de la persécution de Dèce (vers 250) Saint BRENDAN (BRANDAN, BRANDON) le Jeune, fondateur et premier higoumène de Birr en Irlande (vers 573). -St. Sadwen of Wales



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Saint PARAMON, martyr avec TROIS CENT SEPTANTE autres lors de la persécution de Dèce (vers 250). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XI des Ménées.)
STICHIRA  PROSOMIA DEL MARTIRE PARAMONO. TONO 4 tu che sei nstato chiamato dall Altissimo.
Visibilmente acceso dalle illuminazioni del divino Spirito, o beatissimo Paramono, hai profondamente detestato la profondissima tenebra del politeismo, e cogliendo il momento opportuno, sei nobilmente passato, o felicissimo, all  arena che ti attendeva;  mostrandoti vincitore, hai abbattuto il millantatore, il nemico di tutti i mortali, magnificando Cristo: lui dunque implora  di salvare ed illuminare  le nostre anime.
Vedendo sgozzata per il Diio e Re dell universo una folla innumerevole, o Paramono, tutto preso da divino zelo, hai gridato: sono sincero servo di Cristo sempre, seppiatelo, o iniqui tiranni, e sono venuto qui spontaneamente per essere sgozzato come agnello innocente. Non indugiate, dunque. Ho fretta di divenire sacrificio accetto per colui che nella carne è stato per me volontariamente immolato.
Onorato dal numero dieci moltiplicato per sette, e dal cento moltiplicato per tre, il venerabile coro dei vittoriosi ha abbattuto con la fede  l'inganno politeista degli empi;  con loro sei stato incoronato anche tu, per aver nobilmente lottato, o Paramono, e sei stato annoverato gioioso tra i cori degli incorporei: insieme a loro supplica  che siamo liberati da ogni tribolazione e tentazione, noi che ti celebriamo e sinceramente ti diciamo beato.
APOLYTIKION. TONO 4. Presto intervieni
I tuoi martiri, Signore,* con la loro lotta* hanno ricevuto da te, nostro Dio,* le corone dell incorruttibilità : con la tua forza, infatti,* hanno abbattuto i tiranni* ed hanno anche spezzato* le impotenti audacie dei emoni.* Per le loro preghiere, o Cristo Dio,* salva le nostre anime


Troparion of St Brendan of Birr tone 8


Most glorious ascetic and chief of Ireland's Prophets, O Father Brendan,
thou wast a bright beacon in the western isle guiding many to
salvation./ At thy heavenly birthday the Angels rejoiced and
miraculously announced their joy to our Father Columba./ The prayers of
the righteous avail much for us sinners./ Wherefore O Saint, pray to God
for us that He will find us a place in the Mansions of the Blest.

Troparion of St Sadwen tone 8


The remoteness of the Welsh mountains was thy desert, O Father Sadwen,/
where thou didst serve God in fasting and humility./ May thy continual
intercession avail for us sinners that our souls may be saved.











mercoledì 26 novembre 2014

27 novembre Saint JACQUES le Persan (ou l'Intercis), grand-martyr par la main des Zoroastriens sous Yazdgerd Ier (421). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XI des Ménées.)



Greatmartyr James the Persian
San Giacomo l'Interciso (il Solitario) Martire in Persia
Originario di Beth Lapat, nel Beth Huzaye (Huzistan), Giacomo occupava un posto ragguardevole alla corte di Yazdegerd I. Per non aver guai apostatò dalle fede cristiana che condivideva con sua madre e la sua sposa. Non appena queste lo seppero, gli inviarono una lettera e questo bastò a farlo ritornare alla fede. Sorpreso un giorno a leggere le Sacre Scritture, fu denunciato al re. Sottoposto a un lungo interrogatorio, confessò coraggiosamente la sua fede. Irritato da tale ostinazione, il re lo condannò al supplizio che gli meritò il soprannome di interciso, cioè a quello dell'amputazione successiva delle dita delle mani e dei piedi, quindi dei piedi, delle mani, delle braccia e delle gambe. Il martirio si concluse con la decapitazione. Il re di Persia, poi, ordinò di bruciare le reliquie del martire e di disperderle ma alcuni cristiani riuscirono a impadronirsene e le trasportarono a Gerusalemme.
dove arrivarono dopo 40 giorni di cammino e furono poste nel monastero degli Ibèri ( presso la cittadella “Torre di Davide  ), fondato da Pietro  Iberico, monofisita. Quando questi,in seguito al Concilio di Calcedonia, fu espulso da Gerusalemme, portò con sé in Egitto le reliquie di Giacomo. 
Icon of the saint of the day.

Icon of Great Martyr James of Persia

massacrato e fatto a pezzi per avere testimoniato in persia
l'Evangelo o santo giacomo grande martire
hai rifiutato i falsi dei stranieri ed ora non cessare di supplicare
il risorto dai morti per la nostra liberazione da ogni tiranno

APOLYTIKION. TONO 4

IL TUO MARTIRE, SIGNORE,* CON LA SUA LOTTA, * HA RICEVUTO DA TE,* NOSTRO DI DIO,* LA CORONA DELL  INCORRUTTIBILITA ' CON LA TUA FORZA, INFATTI,* HA ABBATTUTO I TIRANNI* ED HA ANCHE SPEZZATO* LE IMPOTENTI AUDACIE DEI DEMONI.* PER LE SUE PREGHIERE,* O CRISTO DIO,* SALVA LE ANIME NOSTRE.

KONDAKION. TONO 2. 
 PERSUASO DALLA TUA BUONA CONSORTE,* O UONO DALL’ANIMO SALDO,* E TEMEDO IL TREMENDO TRIBUNALE,* HAI DISPREZZATO, O GIACOMO,* IL PENSIERO DEI PERSIANI  E IL TIMORE CHE INCUTEVANO,* E SEI DIVENUTO MARTIRE MIRABILE,* COL CORPO TAGLIATO COME TRALCIO.
EXAPOSTILARION. 

 ARTENTE DI ZELO PER CRISTO,* HAI BRUCIATO L ' INGANNO DEI PERSIANI,* O MARTIRE GIACOMO;* MENTRE IL TUO CORPO VENIVA TAGLIATO* COME TRALCIO DI VITE,* PER VOLERE DEL TIRANNO,* O SAPIENTISSIMO, *è TU INTONAVI AD OGNI TAGLIO UN CANTICO,* E INNO CONVENIENTE* ALLA TRIADE INACCESSIBILE

Saint JACQUES le Persan (ou l'Intercis), grand-martyr par la main des Zoroastriens sous Yazdgerd Ier (421). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XI des Ménées.)

martedì 25 novembre 2014

I Testi del 26 Novembre






Saint JACQUES l'Anachorète, disciple de saint Maron, ascète dans le nord de la Syrie (vers 457). 

Venerable James the Solitary of Syria 
Saint James the Hermit was the disciple of St Maron (February 14). He lived in asceticism on a mountain not far from the city of Cyrrhus in Syria. He suffered grievous ills, but he always wore chains, ate food only in the evening, and prayed constantly. By such efforts he attained to high spiritual perfection, receiving from the Lord power over demons, the gift of healing and even of raising the dead. St James peacefully fell asleep in the Lord.


Saint ALYPIOS (ALYPE), stylite en Paphlagonie (vers 608 ou 640). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XI des Ménées.)

APOLYTIKIO DI SAN ALIPIO. TONO 1

SEI DIVENUTO COLONNA DI PAZIENZA,* EMULANDO I PROGENITORI, O SANTO:* GIOBBE NEI PATIMENTI,* GIUSEPPE NELLE TENTAZIONI,* E IL MODO DI VITA DEGLI INCORPOREI,* PUR ESSENDO IN CORPO.* ALIPIO, SANTO PADRE NOSTRO,* INTERCEDI PRESSO IL CRISTO DIO*  PER LA SALVEZZA DELLE NOSTRE ANIME.


KONDAKION DI SAN ALIPIO. TONO PL.4 Quali primizie della natura
LA CHIESA TI GLORIFICA OGGI, O ALIPIO* E TI CELEBRA* COME MODELLO DI VIRTU  E DECORO DEGLI ASCETI.* CON LE TUE PREGHIERE,* PER IL NOME CHE PORTI,* DONA REDENZIONE DALLE TREMENDE COLPE* A QUELLI CHE VENERANO CON AMOR* LE TUE BUONE OPERE E LE TUE LOTTE.

EXAPOSTILARION DI SAN ALIPIO. Udite donne
 PER LA POTENZA DI CRISTO, O PADRE SANTO,* HAI AFFRONTATO LOTTE PIU’ CHE UMANE:* SEI INFATTIO STATO CINQUANTATR ANNI SU UNA COLONNA,* O SAPIENTE ALIPIO,* OPPRESSO DA OGNI PARTE,* ED ORA HAI TROVATO, O BEATO,* IL CULMINE DEI TUOI BENI.



Saint NIKON le "Métanoïté" ("Prêcheur du Repentir"), ascète près de Sparte en Laconie (998). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XI des Ménées.)
APLYTIKION DI SAN NICONE. TONO 3 .La confessione della tua fede
GIOISCE LA CITTA DEI LACEDEMONI* NEL POSSEDERE L 'URNA DIVINA DELLE TUE RELLIQUIE,* CHE FA SCATURIRE RIVI DI GUARIGIONI* E LIBERA DALLE TRIBOLAZIONI* TUTTI QUELLI CHE CON FEDE A TE ACCORRONO, O PADRE.* NICONE SANTO,* SUPPLICA IL CRISTO DIO* DI DONARCI LA GRANDE MISERICORDIA.
KONDAKION DI SAN NICONE. TONO PL.2  Compiuta l’economia.
IMITANDO IL VIVERE ANGELICO* HAI CONSIDERATO RIFIUTI* LE COSE PIACEVOLI DEL MONDO,* INDICANDOCI IL SENTIERO DELLA PENITENZA,* O SAN NICONE TEOFORO;* PER QUESTO TI ONORIAMO,* CELEBRANDO ORA LA TUA MEMORIA:* TU SEI REALMENTE* UNA SORGENTE DI GUARIGIONI

EXAPOSTILARION DI SAN NICONE. Tu  che in cielo con le stelle
L 'URNA IN CUI GIACE IL TUO GLORIOSISSIMO CORPO,* FA COPIOSAMENTE SGORGARE  GRAZIE DI GUARIGIONE* PER TUTTI QUELLI CHE SI ACCOSTANO CON FEDE,* O NICONE SEMPRE TEOFORO.

lunedì 24 novembre 2014

domenica 23 novembre 2014

24 novembre -METHEORTIA DELL’INGRESSO AL TEMPIO DELLA MADRE DI DIO-IL 24 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE CLEMENTE, VESCOVO DI ROMA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DELA SANTO IEROMARTIRE PIETRO, VESCOVO DI ALESSANDRIA


24 novembre -METHEORTIA DELL’INGRESSO AL TEMPIO DELLA MADRE DI DIO-IL 24  DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE CLEMENTE, VESCOVO DI ROMA.  LO STESSO GIORNO, MEMORIA DELA SANTO IEROMARTIRE  PIETRO, VESCOVO DI ALESSANDRIA



APOLYTIKON DEI SANTI. TONO N4
O DIO DEI NOSTRI PADRI,* CHE SEMPRE AGISCI CON NOI SECONDO LA TUA CLEMENZA,* NON DISTOGLIERE DA NOI LA TUA MISERICORDIA, * MA PER LE LORO PREGHIERE,* DIRIGI LA NOSTRA VITA NELLA PACE.

Gloria….ora e sempre.

 APOLYTIKON DELLA PRESENTAZIONE AL TEMPIO. TONO 4
OGGI E’ IL PRELUDIO DEL BENEPLACIDTO DEL SIGNORE,* E IL PRIMO ANNUNCIO DELLA SALVEZZA DEGLI UOMINI.* AGLI OCCHI DI TUTTI LA VERGINE SI MOSTRA* NEL TEMPIO DI DIO,* E A TUTTI PREAANUNCOA IL CRISTO.*
ANCHE NOI A GRANVOCE A LEI ACCLAMIAMO:* GIOISCI, COMPIMENTO DELL’ECONOMIA DEL CREATORE.



KONDAKION DI SAN PIETRO. TONO 3. Oggi la vergine
CON DOTTRINE ORTODOSSE* HAI RESO SPLENDENTE LA CHIESA* PER LA QUALE HAI LOTTATO,* O PIETRO BEATO INDIO,* SCACCIANDO L’APOSTATA ARIO;* CELEBRANDO DUNQUE LA TUA MEMORIA SANTISSIMA,* CON FEDE ORTODOSSA ACCLAMIAMO:* GIOISCI, O PIETRO, PIETRA DELLA FEDE.


KONDAKION DEI SANTI.. di Arsenio. TONO 4 .Ti sei manifestato oggi.
INCONCUSSE E DIVINE TORRI DELLA CHIESA,* COLONNE DIVINAMENTE ISPIRATE  DELLA PIETA’;* NELLA VOSTRA FORZA,* CLEMENTE E PIETRO DEGNI DI OGNI LODE,* CUSTODITE TUTTI CON LA VOSTRA INTERCESSIONE.


EXAPOSTILARION DEI SANTI. Udite donne
E’ SORTO ORA PROPIZIO PER NOI* IL GIORNO MEMORABILE* DEI GLORIOSI SUCCESSORI DEGLI APOSTOLI,* PIETRO E CLEMENTE,* ARALDI DELLA FEDE E MARTIRI INVITTI:* CELEBRIAMO DUNQUE CON FEDE* LA LORO ANNUALE MEMORIA.

venerdì 21 novembre 2014

22 novembre Saints PHILEMON, natif de Colosses en Phrygie et évêque de Gaza en Palestine, apôtre, APPHIA, son épouse, ARCHIPPE, leur fils, et ONESIME, leur esclave (Ier siècle). Saint Onésime est célébré séparément le 15 février et saint Archippe le 19 février. -Saint DENINOLEN (DEYNIOLEN, DEINIOL, DANIEL), higoumène de Bangor au pays de Galles (621).-Saints CECILE, vierge, VALERIEN, son fiancé, et TIBURCE, frère de saint Valérien, martyrs à Rome (IIème-IIIème siècles). Sainte Cécile est la patronne des musiciens




Saints PHILEMON, natif de Colosses en Phrygie et évêque de Gaza en Palestine, apôtre, APPHIA, son épouse, ARCHIPPE, leur fils, et ONESIME, leur esclave (Ier siècle). Saint Onésime est célébré séparément le 15 février et saint Archippe le 19 février. 


Apolytikion nel tono terzo

Santi Apostoli pregate  il Dio misericordioso  di concedere a noi  il perdono dei nostri peccati 





Saint DENINOLEN (DEYNIOLEN, DEINIOL, DANIEL), higoumène de Bangor au pays de Galles (621).


Troparion of St Deiniol the Younger tone 8


Being preserved from martyrdom at the hands of the warlike Ethelfrid,/
thou didst persevere in thy missionary labours, O Father Deiniol./
Wherefore we entreat thee to pray to God for us/ that, being firm in the
faith, we may be found worthy of His great mercy.


Troparion of St Cecilia and those with her tone 3
By the radiance of thy holy life/ thou didst draw the two brothers united in spirit into the Eternal Light./ O Cecilia, as fellow-contestants/ you were counted worthy of divine glory./ Ask that we who praise you may receive the forgiveness of our sins.

giovedì 20 novembre 2014

21 Novembre festa della presentazione della Madre di Dio al Tempio..La Veglia



TESTI LITURGICI

Nella prefesta, il 20 novembre si ripetono più volte questi Tropario e Kontàkion:
Anna ci preannuncia oggi la gioia, accompagnando la sola sempre Vergine, frutto che dissipa la tristezza; compiendo il suo voto, oggi in letizia presenta al tempio del Signore Colei che è veramente il tempio del Verbo di Dio e la sua pura Madre.

Oggi l’intera creazione, piena di letizia, nella insigne festa della Madre di Dio, esclama: Costei è un tabernacolo celeste!


VESPRI
Oggi, fedeli, formiamo un coro, cantiamo salmi ed inni al Signore, onoriamo il suo santo tabernacolo, l’arca spirituale che contiene il Verbo infinito; viene offerta al Signore in modo soprannaturale essendo bambina nel corpo, e il grande sacerdote Zaccaria la riceve con gioia quale dimora di Dio.

Oggi il tempio animato della santa gloria di Cristo Dio nostro, la Vergine, unica benedetta tra le donne, è offerta al tempio della Legge per vivere nel santuario; con lei si rallegrano in ispirito Gioacchino ed Anna, e i cori delle vergini cantano al Signore, intonando salmi ed onorando sua Madre.

Tu sei l’oracolo dei profeti, la gloria degli apostoli, il vanto dei martiri e il rinnovamento di tutti i mortali, Vergine Madre di Dio. Per questo noi onoriamo il tuo ingresso nel Tempio del Signore e con l’angelo ti salutiamo nei nostri canti, noi tutti salvati per la tua intercessione.

Nel Santo dei Santi, la Santa e Intemerata viene introdotta dallo Spirito Santo per abitarvi ed esser nutrita da un angelo; ella è il più santo tempio del Santo Dio nostro; col suo ingresso santifica ogni cosa e divinizza la natura umana decaduta.

Le fanciulle piene di gioia, con in mano lampade, precedono oggi la lampada spirituale e l’introducono con rispetto nel Santo dei Santi; esse manifestano in anticipo l’ineffabile splendore che si sprigionerà da lei e illuminerà nello Spirito quanti sono seduti nelle tenebre dell’ignoranza.

Anna la gloriosa, esclama: Accogli, Zaccaria, con gioia colei che i profeti di Dio hanno annunziato nello Spirito, ed introducila nel tempio santo per esservi educata nella pietà, per divenire il trono divino del Signore di tutte le cose, la sua reggia, il suo talamo, la risplendente sua dimora.

Gloria. E ora.

Dopo la tua nascita, Signora e Sposa di Dio, sei venuta nel tempio del Signore per esservi allevata nel Santo dei Santi, come consacrata. Allora Gabriele fu inviato verso di te, o intemerata, a portarti il cibo. Tutti gli esseri celesti furono stupiti vedendo lo Spirito Santo abitare in te. Perciò, o Purissima senza macchia, glorificata in cielo e in terra, Madre di Dio, salva il genere umano.

LETTURE:
I: Esodo 40, 1-5; 9-10, 16 e 34-35.
II: 3 Re 8, 1-11.
III: Ezechiele 43, 27-44, 4.

Dalla Litia.
Di Giorgio di Nicomedia
Risplende un giorno di gioia ed una festa per tutti. Oggi colei che è vergine prima del parto e lo resta anche dopo, è presentata al tempio santo; il vecchio Zaccaria, padre del Precursore, si rallegra e grida festosamente: L’attesa da quanti sono tribolati è venuta nel tempio santo, come santa, per essere consacrata dimora del Re universale. Gioisca Gioacchino antenato (di Cristo) ed esulti Anna poiché hanno offerto a Dio, come agnello di tre anni, l’intemerata Sovrana. Madri, esultate con loro, vergini danzate in coro, e voi sterili unitevi ai loro cori, perché ci ha aperto il regno dei cieli, colei che è proclamata Regina di tutto l’universo. Rallegratevi popoli e gioite!

Apostica
Rallegratevi cielo e terra vedendo il cielo spirituale, la Vergine che sola è senza macchia, avanzare verso la casa di Dio per esservi allevata con onore. Zaccaria si rivolge a lei con ammirazione ed esclama: Porta del Signore, ti apro le porte del tempio; in esso, esulta di gioia, perché io so e credo che la redenzione di Israele è già vicina e da te nascerà il Dio Verbo, che dona al mondo copiosa misericordia.

R.: Sono presentate al re vergini al suo seguito: le sue compagne sono a te condotte (Sal. 44, 15).

Anna, vera grazia divina, conduce al tempio di Dio, con gioia, la Piena-di-grazia, la pura e sempre Vergine, dopo aver invitato a farle scorta le fanciulle portatrici di lampade e dice: Va, figlia a Colui che ti ha donato a me, sii un’offerta e incenso di soave odore. Entra nel luogo santo e conosci i misteri e preparati a divenire la dimora diletta e preziosa di Gesù, che dona al mondo copiosa misericordia.

R.: Sono presentate con gioia ed esultanza ed entrano insieme nel tempio del re (Sal. 44, 16).

Nell’interno del tempio di Dio viene lasciata la Vergine santissima, tempio contenente la divinità, e le fanciulle con lampade in mano la precedono. I degni sposi Gioacchino ed Anna suoi genitori esultano danzando in coro per aver messo al mondo la genitrice del Creatore. E lei, la tutta pura che danza nei divini tabernacoli e vien nutrita dalla mano di un angelo, appare quale Madre di Cristo, che dona al mondo copiosa misericordia.

Gloria. E ora.

Oggi riuniti, schiere di fedeli, celebriamo spiritualmente questa festa e con pietà inneggiamo alla divina Fanciulla, Vergine e Madre di Dio, presentata al tempio del Signore. Ella è stata prescelta da tutte le generazioni per essere la dimora di Cristo, re universale e Dio di tutte le cose. Vergini portatrici di lampade, precedetela, onorando la gloriosa venuta della Sempre-Vergine. Madri, lasciate ogni tristezza e accompagnate con gioia colei che diviene Madre di Dio, causa di letizia per il mondo. Tutti dunque allegramente, insieme all’Angelo, salutiamo con il Rallegrati la Piena-di-grazia che sempre intercede per le nostre anime.

Tropario
Oggi è il preludio della divina benevolenza e l’annunzio della salvezza degli uomini; nel tempio di Dio la Vergine si presenta apertamente e a tutti preannuncia Cristo. Gridiamole anche noi ad alta voce: Rallegrati, adempimento dei piani del Creatore!


UFFICIATURA DEL MATTINO

Il frutto dei giusti Gioacchino ed Anna è offerto a Dio nel santo tempio; fanciulla nel corpo, ma nutrice della nostra vita; e il sacerdote Zaccaria la benedice. Tutti noi, con fede, proclamiamola beata, in quanto Madre del Signore.

Prima di essere concepita, o Pura, sei stata consacrata a Dio e dopo la tua nascita sulla terra vieni offerta a Lui come un dono, in adempimento della promessa paterna. Nel tempio di Dio, tu quale vero tempio divino sei stata portata tutta pura fin dall’infanzia, accompagnata da lampade accese e ti mostri ricettacolo dell’inaccessibile luce divina. Grande veramente è il tuo ingresso, o sola sposa di Dio e sempre vergine.

Esulti Davide l’innografo, e danzino in coro Gioacchino ed Anna, perché da loro proviene la santa fanciulla, Maria, lampada splendente di Dio che entra gioiosa nel tempio; vedendola, il figlio di Barachia   la benedice e con gioia esclama: Rallegrati, meraviglia dell’universo.

Lettura dell’Evangelo: Luca 1, 39-49 e 56

Oggi il tempio animato del grande re penetra nel tempio per prepararsi alla divina inabitazione: popoli, rallegratevi!

Canone I

Di Giorgio (VI sec.?)

Ode I
Aprirò la bocca e sarà riempita dallo Spirito e proferirò parola alla Regina e Madre; mi vedranno celebrarla con gioia ed inneggerò al suo ingresso (nel tempio).

Sappiamo, o senza macchia, che tu sei tesoro di sapienza e fonte inesauribile di grazia; perciò ti preghiamo, o Sovrana, lascia scorrere su di noi le acque della scienza affinché senza posa ti cantiamo.

Salutata come più alta dei cieli, o Tuttasanta, sei condotta nel tempio di Dio, tu che sei suo tempio e reggia, per prepararti ad essere la divina dimora della sua venuta.

Ode III
Madre di Dio, fonte viva ed inesauribile, conferma spiritualmente coloro che riuniti ti inneggiano e, nel giorno del tuo venerabile ingresso, rendici degni di corone di gloria.

Il tempio oggi appare quale paraninfo della Vergine, e quale talamo che accoglie la vivente camera nuziale di Dio, pura e senza macchia e più splendente di ogni creatura.

Davide, guidando il coro, batte le mani e danza con noi, e proclama che tu, o Pura e Tuttasanta, sei la Regina dalla veste variegata che nel tempio sta davanti al suo Re e Dio.

Katisma
Gridaci, Davide, per chi è questa festa? È per colei che un tempo hai cantato nel libro dei Salmi come Figlia di Dio e Vergine? Dicevi: ‘Saranno misticamente presentate al Re le vergini del suo seguito ed anche le sue compagne!’ E allora, fa’ una festa mirabile ed universale per quelli che esclamano: La Madre di Dio è per noi venula, interceditrice di salvezza.

Ode IV
Il profeta Abacuc contemplando l’insondabile e divino disegno della tua incarnazione da una Vergine, o Altissimo, esclamò: Gloria alla tua potenza, Signore!

La casa di Dio, accogliendo oggi la Porta che non sarà varcata, mise fine all’oscura adorazione prescritta dalla legge, perché – diceva – si è veramente manifestata sulla terra la verità.

Tutta la terra ammira il fatto meraviglioso, inatteso e straordinario: la Vergine ricevendo il cibo da un Angelo ci offre una immagine della divina economia.

Ode V
Ogni cosa si stupì al tuo sacro ingresso; tu, Vergine ignara di nozze, come tempio purissimo sei penetrata nel tempio di Dio per donare la pace a quanti ti inneggiano.

Santuario glorioso e offerta sacra, la Vergine tutta pura che oggi fu deposta nel tempio di Dio, vi fu conservata nel modo che Lui solo conosce per essere abitazione del nostro Dio, re dell’universo.

O Tuttapura, vedendo la bellezza della tua anima, Zaccaria un tempo con fede, esclamò: ‘Tu sei la liberazione, tu sei la gioia di tutti, tu sei il nostro risollevamento, tu per la quale l’incomprensibile si mostra a me comprensibile’.

Ode VI
Timorati di Dio che celebriamo questa festa divina e veneranda della Madre di Dio, venite, applaudiamo battendo le mani e glorifichiamo il Dio nato da lei.

Colui che porta tutto nella sua parola ha esaudito la preghiera dei Giusti; nella sua misericordia li ha liberati dal male della sterilità e ha loro dato colei che è causa della nostra gioia.

Il Signore, volendo far conoscere alle genti la sua salvezza, in segno di riconciliazione e rinnovamento, si sceglie nell’umanità colei che ignora le nozze.

Kontàkion
Il purissimo tempio del Salvatore, il talamo preziosissimo, la Vergine, sacro scrigno della gloria di Dio, viene oggi introdotta nel tempio del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a lei inneggiano gli Angeli di Dio: ‘Costei è tabernacolo sovraceleste’.

Ikos
Vedendo la grazia dei divini e ineffabili misteri manifestarsi nella Vergine e compiersi, io mi rallegro, incapace di capire il modo eccezionale ed inesplicabile per cui la tutta pura appare come la sola eletta al di sopra di tutta la creazione, visibile ed invisibile.

Volendo quindi esaltarla con inni, mi sento incapace nella mente come nelle parole. Ma facendomi coraggio oso proclamare e magnificare: Costei è tabernacolo sovraceleste!

Ode VII
Non adorarono la creatura al posto del Creatore coloro che avevano la sapienza divina, ma superando coraggiosamente la minaccia del fuoco, cantavano pieni di gioia: A te gli inni, Signore e Dio dei nostri Padri, tu sei benedetto.

Ecco, oggi è la festa della Madre di Dio, oggi risplende fino ai confini della terra come una lieta primavera che illumina la nostra anima, la mente e lo spirito con la grazia: partecipiamovi misticamente!

La legge scritta è passata ed è svanita come ombra, e i raggi della grazia hanno diffuso splendore quando tu sei entrata nel tempio di Dio, pura vergine Madre, sempre benedetta.

Ode VIII
Ascolta Fanciulla, Vergine pura; ti dica Gabriele l’antico e veridico piano dell’Altissimo: sii pronta a ricevere Dio, perché, te mediante, l’Incircoscritto si mescola tra i mortali. Per questo, con esultanza, grido: Benedite il Signore, voi tutte opere del Signore.

Quella volta Anna accompagnando nella casa del Signore il tempio purissimo, esclamò con fede, rivolta al sacerdote: Ricevi la figlia che mi è stata data da Dio e introducila nel tempio del tuo Creatore, e con gioia canta: Benedite il Signore, voi tutte opere del Signore.

Zaccaria guardando Anna, senza dubbio in spirito le disse: È veramente la Madre della Vita che tu accompagni, colei che i profeti divini da lungi hanno annunciato come la Madre di Dio. E come potrà il tempio contenerla? Nel mio stupore esclamo: Benedite il Signore, voi tutte opere del Signore.

Ode IX
Gli angeli, vedendo l’ingresso della Tuttapura, erano stupiti: come mai la Vergine è entrata nel Santo dei Santi?

Quale arca vivente di Dio, nessuna mano profana la tocchi, ma le labbra dei fedeli non cessino di ripetere alla Madre di Dio la parola dell’angelo: Veramente tu sei la più eccelsa di tutte le creature, o Vergine pura!

O Madre di Dio pura, che hai la risplendente bellezza della purezza dell’anima, che sei piena di grazia celeste, tu illumini sempre della luce eterna quanti con gioia esclamano: Veramente tu sei la più eccelsa di tutte le creature, o Vergine pura!

La legge ti designava, o Vergine, in modo meraviglioso quale tabernacolo, vaso divino, arca ammirevole, velo del santuario, verga (d’Aronne), tempio inviolabile e porta di Dio, e c’insegna anche ad acclamarti: Veramente tu sei la più eccelsa di tutte le creature, o Vergine pura!

Exapostilario
Cantiamo con fede Colei che anticamente l’insieme dei profeti ha annunciato come candelabro, verga, scrigno, monte non reciso, Maria la fanciulla divina; oggi infatti è introdotta nel Santo dei Santi per esservi allevata per Dio.

Lodi
Le vergini, con lampade in mano, accompagnando con gioia la Sempre Vergine profetizzano veramente in spirito l’avvenire: la Madre di Dio, infatti, che è tempio di Dio, viene condotta bambina nel tempio, con gloria verginale.

Frutto illustre della santa promessa, la Madre di Dio si è mostrata al mondo veramente la più eccelsa di tutte le creature; condotta con pietà nel tempio di Dio, ella compie il voto dei genitori, conservata dallo Spirito divino.

O Vergine, dopo esser stata nutrita fedelmente con un pane celeste nel tempio del Signore, hai messo al mondo il Verbo, Pane di Vita; quale tempio scelto e immacolato sei stata eletta per essere la sua mistica sposa dallo Spirito e a Lui unita da Dio Padre.

Si apra la porta del tempio, casa di Dio, ricevendo oggi con gloria colei che è tempio e trono del Re di tutte le cose; Gioacchino l’offre e consacra al Signore colei che Egli (Dio) si è scelta come Madre.

Oggi viene presentata al tempio la Vergine Intemerata per divenire la dimora di Dio, Re di tutte le cose e cibo delle nostre anime; oggi questo purissimo santuario, come agnella di tre anni, viene introdotta nel Santo dei Santi: a lei gridiamo con l’Angelo: Rallegrati, o sola benedetta tra le donne.

Si conclude col Tropario principale della festa: Oggi è il preludio della divina benevolenza... Lo stesso Tropario e il Kontàkion: Il purissimo tempio del Salvatore, sono ripetuti a ogni ora dell’ufficio.


ALLA LITURGIA

Antifone:
I
Per intercessione della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.
– Grande è il Signore e altamente da lodare nella città del nostro Dio, sul Suo monte santo.
– Gloriose sono le cose dette di te, città del nostro Dio.
– Dio, nei suoi palazzi si fa conoscere, quando li difende.
– Come avevamo udito, cosi abbiamo visto nella città del Signore delle schiere, nella città del nostro Dio.

II
Salva, o Figlio di Dio ammirabile nei santi, noi che a te cantiamo alliluia.
– L’Altissimo ha santificato il suo tabernacolo.
– Santità e splendore nel suo santuario.
– È questa la porta del Signore: i giusti entrano per essa.
– Santo è il tuo tempio, mirabile nella giustizia.

III
– Tutti i ricchi del popolo imploreranno con doni il favore del tuo volto.
– Tutta la gloria di Lei, figlia di Re, è all’interno del palazzo: con frange d’oro è adorna, ravvolta in variopinto abbigliamento.
– Sono condotte al Re le fanciulle del suo seguito, le sue damigelle ti son presentate.

Tropario
Oggi è il proemio della benevolenza di Dio e l’annunzio della salvezza degli uomini, nel tempio di Dio la Vergine si mostra apertamente e a tutti preannunzia il Cristo. Anche noi gridiamole a gran voce: Rallegrati, o adempimento dell’Economia del Creatore.

Kontakion
Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto oggi nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli angeli di Dio: Questa è tabernacolo sovraceleste.

Letture: Epistola: Ebrei 9, 1-7; Evangelo: Luca 10, 38-42 e 11, 27-28.

Megalinario
Gli Angeli vedendo l’Ingresso della Tuttapura si stupivano come la Vergine fosse entrata nel santuario.

Kinonikòn
Prenderò il calice della salvezza , ed invocherò il nome del Signore. Alliluia.