sabato 30 giugno 2018

Quinta Domenica dopo Pentecoste



Nessun testo alternativo automatico disponibile.


Dalla Lettera di Paolo Apostolo ai Romani Capitolo 1 versetti  1-10 
 
1Fratelli, il desiderio del mio cuore e la preghiera presso Dio per loro per la salvezza.
2 Infatti rendo ad essi testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo conoscenza.
3 Ignorando infatti la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia, alla giustizia di Dio non si sottomisero: 4 Fine infatti della legge è Cristo per la giustizia ad ogni credente.
5 Mosè infatti scrive la giustizia quella dalla legge: L’uomo che avrà fatto quelle cose vivrà per esse. 6 Invece la giustizia da fede così dice: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà nel cielo? Questo è far discendere Cristo; 7 o, Chi discenderà nell’abisso? Questo è far risalire Cristo dai morti.
8 Ma cosa dice? Vicino a te è la parola, nella tua bocca e nel tuo cuore. Questa è la parola della fede che annunciamo.
9 Poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù e credi nel tuo cuore che Dio lo risuscitò da morti sarai salvo.
10 Col cuore infatti si crede per la giustizia con la bocca invece si confessa per la salvezza. 11Dice infatti la Scrittura: ogni credente in lui non sarà svergognato.


Santo Vangelo   Matteo   dal  capitolo 8 
dal versetto 28 al capitolo 9 versetto 1 
 
28 Quando Gesù fu giunto all'altra riva, nel paese dei Gadareni, gli vennero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi, che nessuno poteva passare per quella via. 29 Ed ecco si misero a gridare: «Che c'è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?» 30 Lontano da loro c'era un gran branco di porci al pascolo. 31 E i demòni lo pregavano dicendo: «Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci». 32 Egli disse loro: «Andate». Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; e tutto il branco si gettò a precipizio giù nel mare e perirono nell'acqua. 33 Quelli che li custodivano fuggirono e, andati nella città, raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 34 Tutta la città uscì incontro a Gesù e, come lo videro, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio. 1 Gesù, entrato in una barca, passò all'altra riva e venne nella sua città


Nel typikòn Costantinopolitano la Lettura Apostolica è per la memoria dei Santi  osma e Damiano taumaturghi anargiri


1Corinzi Capitolo 12 dal versetto 27 al capitolo 13 versetto 8

 27 Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua. 28 E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. 29 Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli? 30 Tutti hanno forse i doni di guarigioni? Parlano tutti in altre lingue? Interpretano tutti? 31 Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori!
Ora vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza.
 1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. 2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. 4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita;



Vangelo  del Mattutino Aurorale V

Luca 24,12-35

 12 Ma Pietro, alzatosi, corse al sepolcro; si chinò a guardare e vide solo le fasce; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé per quello che era avvenuto.
13 Due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio di nome Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi; 14 e parlavano tra di loro di tutte le cose che erano accadute. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti a tal punto che non lo riconoscevano. 17 Egli domandò loro: «Di che discorrete fra di voi lungo il cammino?» Ed essi si fermarono tutti tristi. 18 Uno dei due, che si chiamava Cleopa, gli rispose: «Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non hai saputo le cose che vi sono accadute in questi giorni?» 19 Egli disse loro: «Quali?» Essi gli risposero: «Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno fatto condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose. 22 È vero che certe donne tra di noi ci hanno fatto stupire; andate la mattina di buon'ora al sepolcro, 23 non hanno trovato il suo corpo, e sono ritornate dicendo di aver avuto anche una visione di angeli, i quali dicono che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato tutto come avevano detto le donne; ma lui non lo hanno visto». 25 Allora Gesù disse loro: «O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! 26 Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. 28 Quando si furono avvicinati al villaggio dove andavano, egli fece come se volesse proseguire. 29 Essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno sta per finire». Ed egli entrò per rimanere con loro. 30 Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista. 32 Ed essi dissero l'uno all'altro: «Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr'egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?» 33 E, alzatisi in quello stesso momento, tornarono a Gerusalemme e trovarono riuniti gli undici e quelli che erano con loro, 34 i quali dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone». 35 Essi pure raccontarono le cose avvenute loro per la via, e come era stato da loro riconosciuto nello spezzare il pane.






sabato 23 giugno 2018

24 Giugno Natività del Profeta, Precursore e Battista Giovanni

Alla Divina Liturgia

Lettura Apostolica

Romani 13,11-14,4

13,11 E questo tanto più dobbiamo fare, conoscendo il tempo, perché è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora più vicina di quando credemmo. 12 La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13 Camminiamo onestamente, come di giorno, non in gozzoviglie ed ebbrezze, non in immoralità e sensualità, non in contese ed invidie. 14 Ma siate rivestiti del Signor Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne le sue concupiscenze.
Tolleranza verso i deboli nella fede
14,1 Or accogliete chi è debole nella fede, ma non per giudicare le sue opinioni. 2 L'uno crede di poter mangiare d'ogni cosa, mentre l'altro, che è debole, mangia solo legumi. 3 Colui che mangia non disprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non giudichi colui che mangia, poiché Dio lo ha accettato. 4 Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Stia egli in piedi o cada, ciò riguarda il suo proprio signore, ma sarà mantenuto saldo, perché Dio è capace di tenerlo in piedi.


Lettura della Pericope del Vangelo  

Luca 1,1-25

Prefazione
1 Poiché molti hanno intrapreso ad esporre ordinatamente la narrazione delle cose che si sono verificate in mezzo a noi, 2 come ce le hanno trasmesse coloro che da principio ne furono testimoni oculari e ministri della parola, 3 è parso bene anche a me, dopo aver indagato ogni cosa accuratamente fin dall'inizio, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo, 4 affinché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate.
Annuncio della nascita di Giovanni
5 Ai giorni di Erode, re della Giudea, vi era un certo sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia; sua moglie era discendente da Aaronne e si chiamava Elisabetta. 6 Erano entrambi giusti agli occhi di Dio, camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e le leggi del Signore. 7 Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed entrambi erano già avanzati in età. 8 Or avvenne che, mentre Zaccaria esercitava il suo ufficio sacerdotale davanti a Dio nell'ordine della sua classe, 9 secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per bruciare l'incenso. 10 Intanto l'intera folla del popolo stava fuori in preghiera, nell'ora dell'incenso. 11 Allora un angelo del Signore gli apparve, stando in piedi alla destra dell'altare dell'incenso. 12 Al vederlo Zaccaria fu turbato e preso da paura. 13 Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, al quale porrai nome Giovanni. 14 Ed egli sarà per te motivo di gioia e di allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. 15 Perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà né vino né bevande inebrianti e sarà ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre. 16 E convertirà molti dei figli d'Israele al Signore, loro Dio. 17 Ed andrà davanti a lui nello spirito e potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto». 18 E Zaccaria disse all'angelo: «Da che cosa conoscerò questo? Poiché io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». 19 E l'angelo, rispondendo, gli disse: «Io sono Gabriele che sto alla presenza di Dio, e sono stato mandato per parlarti e annunziarti queste buone novelle. 20 Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo». 21 Intanto il popolo aspettava Zaccaria e si meravigliava che egli si trattenesse così a lungo nel tempio. 22 Ma, quando uscì, non poteva parlare loro; allora essi compresero che egli aveva avuto una visione nel tempio; egli faceva loro dei cenni, ma rimase muto. 23 E avvenne che, quando furono compiuti i giorni del suo servizio, egli ritornò a casa sua. 24 Ora, dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta concepì; e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: 25 «Ecco cosa mi ha fatto il Signore nei giorni, in cui ha volto il suo sguardo su di me per rimuovere la mia vergogna tra gli uomini».

Luca 1,57-68

Nascita di Giovanni Battista
57 Ora giunse per Elisabetta il tempo di partorire, e diede alla luce un figlio. 58 I suoi vicini e i parenti, udendo che il Signore le aveva usato grande misericordia, si rallegrarono con lei. 59 Ed avvenne che nell'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino, e intendevano chiamarlo Zaccaria, col nome di suo padre; 60 ma sua madre intervenne e disse: «No, si chiamerà invece Giovanni». 61 Ed essi le dissero: «Non vi è alcuno nella tua parentela che si chiami con questo nome». 62 Così domandarono con cenni a suo padre, come voleva che lo si chiamasse. 63 Egli allora chiese una tavoletta e vi scrisse: «Il suo nome è Giovanni». E tutti si meravigliarono. 64 In quell'istante la sua bocca si aperse e la sua lingua si sciolse, e parlava benedicendo Dio. 65 E tutti i loro vicini furono presi da timore, e tutte queste cose erano divulgate per tutta la regione montuosa della Giudea. 66 E tutti coloro che le udirono, le riposero nel cuore loro, dicendo: «Chi sarà mai questo bambino?». E la mano del Signore era con lui.
Il cantico di Zaccaria
67 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo: 68 «Benedetto sia il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo;

Luca 1:76-80:76

1:76 E tu, o piccolo bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché tu andrai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie, 77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza, nel perdono dei loro peccati; 78 grazie alle viscere di misericordia del nostro Dio, per cui l'aurora dall'alto ci visiterà, 79 per illuminare quelli che giacevano nelle tenebre e nell'ombra della morte, per guidare i nostri passi nella via della pace». 80 Intanto il bambino cresceva e si fortificava nello spirito; e rimase nei deserti fino al giorno che egli doveva manifestarsi ad Israele.

 

sabato 9 giugno 2018

II Domenica dopo Pentecoste .-Memoria di tutti i Santi di Romania- ulteriori testi della Liturgia-

 

Ap. II Corinteni 5, 17, 20; 6,1, 3-7, 10; 13, 11

Fraților, dacă este cineva în Hristos, este făptură nouă; cele vechi au trecut, iată toate s-au făcut noi. În numele lui Hristos, așadar, ne înfățișăm ca mijlocitori, ca și cum Însuși Dumnezeu v-ar îndemna prin noi: Vă rugăm, împăcați-vă cu Dumnezeu! Fiind, dar, împeună lucrători cu Hristos, vă îndemnăm să nu primiți în zadar harul lui Dumnezeu. Să nu fie slujirea noastră defăimată, ci în toate înfățișându-ne pe noi înșine ca slujitori ai lui Dumnezeu, în multă răbdare, în necazuri, în nevoie, în strâmtorări, în bătăi, în temnițe, în tulburări, în osteneli, în privegheri, în posturi, în curăție, în cunoștiință, în îndelungă-răbdare, în bunătate, în Duhul Sfânt, în dragoste nefățarnică, în cuvântul adevărului, în puterea lui Dumnezeu, prin armele dreptății cele de-a dreapta și cele de-a stânga, ca niște întristați, dar purerea bucurându-ne, ca niște săraci, dar pe mulți îmbogățind, ca unii care n-au nimic, dar toate le stăpânesc. Deci, fraților, bucurați-vă! Desăvârșiți-vă, mângâiați-vă, fiți uniți în cuget, trăiți în pace și Dumnezeul dragostei și al păcii va fi cu voi.

 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 1 Come collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano; 3 Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato; 4 ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, 5 nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; 6 con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; 7 con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra 10 come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi.

 

 

 

Ev. Matei 5,14-16; 10,32-33, 17-18,22

 Zis-a Domnul către ucenicii Săi: Voi sunteți lumina lumii. Nu poate o cetate aflată pe vârf de munte să se ascundă, nici nu aprind făclie și o pun sub obroc, ci o pun în sfeșnic și luminează tuturor celor din casă. Așa să lumineze lumina voastră înaintea oamenilor, pentru ca ei să vadă faptele voastre cele bune și să slăvească pe Tătăl vostru Cel din ceruri. Oricine va mărturisi pentru Mine înaintea oamenilor, voi mărturisi și Eu pentru el înaintea Tatălui Meu, Care este în ceruri. Iar de cel care se va lepăda de Mine înaintea oamenilor și Eu Mă voi lepăda de el înaintea Tatălui Meu, Care este în ceruri. Feriți-vă de oameni, că vă vor da pe mâna soboarelor de judecată și în sinagogile lor vă vor bate cu biciul; la dregători și la împărați veți fi duși pentru Mine, spre mărturie lor și păgânilor; și veți fi urâți de toți pentru numele Meu, dar cel care va răbda până la sfârșit acela se va mântui.

 14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, 15 e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. 32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.17 Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. 20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. 21 Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

 

sabato 2 giugno 2018

Domenica Dopo Pentecoste-Domenica di tutti i Santi

 
Alla Divina  Liturgia 
 
 
Rivestita come di porpora e bisso del sangue dei tuoi Martiri nel mondo intero la tua Chiesa per loro a te grida, o Cristo Dio: Fa scendere sul tuo popolo le tue pietà, agli abitanti della tua città dona la pace e alle nostre anime la grande misericordia. 


Cu sângiurile mucenicilor Tăi celor din toată lumea, ca cu o porfiră şi vison, Biserica Ta împodobită fiind, printr-înşii strigă către Tine, Hristoase Dumnezeule : Poporului Tău trimite-i îndurările Tale, pace obştei Tale dăruieşte şi sufletelor noastre mare milă.

Lettura dell'epistola di Paolo agli Ebrei (11, 33 - 12, 2)
Fratelli, tutti i santi per mezzo della fede hanno abbattuto regni, hanno operato la giustizia, hanno conseguito le promesse, hanno chiuso la bocca dei leoni, hanno spento la potenza del fuoco, sono sfuggiti al filo delle lame, sono stati rinvigoriti dalla malattia, sono diventati forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere degli stranieri, le donne hanno ricevuto dopo la risurrezione i loro morti. Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione onde ottenere una risurrezione migliore. Altri provarono scherni e flagelli, catene e prigione. Furono presi a sassate, furono segati, morirono assassinati a coltellate, vagarono coperti con pelli di pecore e capre, bisognosi, afflitti, maltrattati - di loro il mondo non era degno! - errando nei deserti e sui monti, nelle grotte e nelle fenditure della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto testimonianza per mezzo della fede, non hanno ottenuto la promessa avendo Dio previsto per noi qualcosa di meglio, affinché non giungessero alla perfezione senza di noi. Anche noi dunque, circondati da tale nube di testimoni, deposto tutto ciò che appesantisce e il peccato che ci irretisce, corriamo con pazienza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.
Vangelo secondo Matteo (10, 32-33. 37-38. 19, 27-30)
Il Signore ha detto ai suoi discepoli: "Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e mi segue, non è degno di me". Allora Pietro rispose e gli disse: "Ecco, noi abbiamo abbandonato tutto e ti abbiamo seguito; che ne sarà dunque a noi?" E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo siederà sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. E chi ha lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o moglie, o figli, o campi per il mio nome, riceverà il centuplo e avrà in eredità la vita eterna. Molti primi saranno ultimi e gli ultimi primi".