sabato 25 aprile 2015

domenica delle mirofore






Apolytikion in the Second Tone
When Thou didst descend unto death, O Life Immortal, then didst Thou slay Hades with the lightning of Thy Divinity. And when Thou didst also raise the dead out of the nethermost depths, all the powers in the Heavens cried out: O Life-giver, Christ our God, glory be to Thee. Glory... The noble Joseph, taking Thine immaculate Body down from the Tree, and having wrapped It in pure linen and spices, laid It for burial in a new tomb. But on the third day Thou didst arise, O Lord, granting great mercy to the world. Both now... Unto the myrrh-bearing women did the Angel cry out as he stood by the grave: Myrrh oils are meet for the dead, but Christ hath proved to be a stranger to corruption. But cry out: The Lord is risen, granting great mercy to the world.

Kontakion in the Second Tone
When you said to the Myrrh-bearers, "Rejoice!", O Christ our God, You ended, by Your Resurrection, the lament of Eve, the first mother. And, You commanded Your Apostles to proclaim, "The Savior has risen from the grave.







Come ci ricorda il sinassario oggi si celebra la memoria di Giuseppe di Arimatea, di Nicodemo e, soprattutto, delle donne mirofore. La domenica presenta due pericopi evangeliche, la prima delle quali viene letta al Mattutino ed è il racconto lucano (Lc 24, 1-12):

Luca 24,1-12


1 Ma il primo giorno della settimana, la mattina prestissimo, esse si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparati. 2 E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro. 3 Ma quando entrarono non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 Mentre se ne stavano perplesse di questo fatto, ecco che apparvero davanti a loro due uomini in vesti risplendenti; 5 tutte impaurite, chinarono il viso a terra; ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand'era ancora in Galilea, 7 dicendo che il Figlio dell'uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare». 8 Esse si ricordarono delle sue parole.


9 Tornate dal sepolcro, annunciarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. 10 Quelle che dissero queste cose agli apostoli erano: Maria Maddalena, Giovanna, Maria, madre di Giacomo, e le altre donne che erano con loro. 11 Quelle parole sembrarono loro un vaneggiare e non prestarono fede alle donne.
12 Ma Pietro, alzatosi, corse al sepolcro; si chinò a guardare e vide solo le fasce; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé per quello che era avvenuto.



 Alla Divina Liturgia  Lettura della pericope apostolica


Atti 6,1-7

1 In quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove erano trascurate nell'assistenza quotidiana. 2 I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. 3 Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. 4 Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola».
5 Questa proposta piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, proselito di Antiochia. 6 Li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
7 La Parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede


Lettura della pericope evangelica 


Marco 15,43-16,8

15,43 venne Giuseppe d'Arimatea, illustre membro del Consiglio, il quale aspettava anch'egli il regno di Dio; e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 Pilato si meravigliò che fosse già morto; e dopo aver chiamato il centurione, gli domandò se Gesù era morto da molto tempo; 45 avutane conferma dal centurione, diede il corpo a Giuseppe. 46 Questi comprò un lenzuolo e, tratto Gesù giù dalla croce, lo avvolse nel panno, lo pose in una tomba scavata nella roccia; poi rotolò una pietra contro l'apertura del sepolcro. 47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, stavano a guardare il luogo dov'era stato messo.

16,1 Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungere Gesù. 2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 E dicevano tra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?» 4 Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. 5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. 6 Ma egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l'avevano messo. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto». 8 Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremito e da stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.



Les Myrophores mentionnées dans l'Évangile sont les suivantes : Marie-Madeleine (22 juillet), Marie de Cleopas (23 mai), Salomé (3 août), Jeanne (27 juin), Marthe et Marie (soeurs de Lazare, 4 juin et 18 mars), et Susanne (voir Luc 8,3, elle n'est cependant pas dans le Ménologue).






giovedì 23 aprile 2015

24 APRILE SINASSARIO IL 24 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DELLA NOSTRA SANTA MADRE ELISABETTA, LA TAUMATURGA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI IEROMARTIRI FELICE, IL PRESBITERO ACHILLE E FORTUNATO, DIACONI. CHE SOFFRIRONO A VALENZIA, IN SPAGNA, AL TEMPO DELL’IMPERATORE CARACALLA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE IL GENERALE ( STRATELATA) SABA IL GOTO , CHE SOFFRI’ A ROMA AL TEMPO DELL’IMPERATORE AURELIANO. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI 70 MARTIRI SOLDATI, CHE SOFFRIRONO PER LA FEDE INSIME A SABA LO STRATELATA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI MARTIRI PASICRATE E VALENTINO, CHE SOFFRIRONO PER LA FEDE A DORISTOLO, NELLA MESIA INFERIORE, AL TEMPO DELL’IMPERATORE DIOCLEZIANO. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI MARTIRI DANAVO, DEMETRIO, EUSEBIO, LEONZIO, LONGINO, NESTAVO, NEONO, CRISTOFORO E GLI ALTRI QUARANTA COMPAGNI, PRESENTI AL MARTIRIO DI SAN GIORGIO, CHE SOFFRIRONO PER LA FEDE AL TEMPO DELL’IMPERATORE DIOCLEZIANO. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE EUTEXIO. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE THAVMASTOS, MORTO IN PACE. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE TOMMASO, IL FOLLE PER CRISTO, MORTO IN PACE. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI MELITONE, ARCIVESCOVO DI CANTERBURY. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE XENOFONTE, KTITOR DELL’OMONIMO MONASTERO SUL MONTE ATHOS. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE ALESSIO IL RECLUSO, ASCETA NELLA GRANTE LAVRA DI KIEV. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE SABA IL TAUMATURGO, ASCETA NELLA LAVRA DI KIEV. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO NEOMARTIRE DUCA DI MITILENE, CHE LOTTO’ A COSTANTINOPOLI NEL 1564. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI ELIA, IEROMARTIRE E CONFESSORE, VESCOVO DI TRANSILVANIA, IN ROMANIA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI LO ANTI SAVA IL CONFESSORE, METROPOLITA DI ARDEAL, IN ROMANIA. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO NOSTRO PADRE TRA I SANTI GIUSEPPE, IL CONFESSORE , VESCOVO IN MOLDAVIA, CHE SOFFRI PER MANO DEI CATTOLICI. LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO NEOMARTIRE NICOLA DI MEGNESIA, CHE SOFFRI’ PER MANO DEI MUSSULMANI NEL 1769. LO STESSO GIORNO, SI FA MEMORIA DELLA DEDICAZIONE DEL SANTO TEMPIO DI SAN GIORGIO NEL QUARTIERE DI KIPARISSIO A COSTANTINOPOLI. LO STESSO GIORNO, SI CELEBRA LA SINASSI DELLA SANTA MADRE DI DIO , A MOLCHA, IN RUSSIA. PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE O DIO, ABBI PIETA’ DI NOI E SALVACI. AMIN



IL 24 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DELLA NOSTRA SANTA MADRE ELISABETTA, LA TAUMATURGA

APOLYTIKION. TONO PL.1.  Cantiamo fedeli.
POICHE’ SIN DALLE VISCERE MATERNE, COME DELIZIOSO GERMOGLIO DI GIUSTIZIA, TU HAI AMATO CRISTO, ELISABETTA, E HAI SEGUITO LE SUE ORME, PRODUCI LE PRIMIZIE DEI BENI ETERNI, OPERANDO PRODIGI, O SAPIENTE IN DIO, GRAZIE ALLA TUA VITA IRREPRENSIBILE, A SALVEZZA DELLE NOSTRE ANIME.

KONDAKION. TONO PL.4 Quali primizie della natura.
COME SANTUARIO DI VERGINITA’ E TESORO DI VIRTU’, FAI ZAMPILLARE, QUALE FONTE INESAURIBILE, LA BONTA’ DEI PRODIGI, E PURIFICHI DALLE MALATTIE  ANIME E CORPI DI QUANTI CANTANO PIAMENTE AL CREATORE: ALLELUIA.

Troparion — Tone 8

In you, O Elizabeth, was carefully preserved what is according to the image, / For you took up the Cross and followed Christ. / By so doing you taught us to disregard the flesh for it passes away, / But to care instead for the soul since it is immortal. / Therefore, O blessed Elizabeth, your spirit rejoices with the angels.




LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE IL GENERALE ( STRATELATA)  SABA IL GOTO , CHE SOFFRI’ A ROMA  AL TEMPO DELL’IMPERATORE AURELIANO.

Troparion — Tone 5

You abandoned earthly rank and honor, / and as an athlete, confessed Christ God before the false and tyrannical emperors. / For His sake, you endured much suffering, O glorious one. / Therefore, splendidly adorned with the armies of heaven, / you have been crowned with a beautiful wreath of victory / by the King who reigns over all. / As you stand before Him, O Sabbas, / pray that He may save our souls.

Kontakion — Tone 4

You were shown to be an invincible athlete, most blessed Sabbas, / overcoming the snares of the barbarians. / You contended with faithfulness, / conquering a multitude of the invisible enemy. / Therefore, you have woven a wreath of victory. / Most glorious one, entreat Christ for those who honor you with faith.


LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI LO  ANTI  SAVA IL CONFESSORE, METROPOLITA DI ARDEAL, IN ROMANIA.

Troparion — Tone 8

Confessors of Orthodoxy and good archpastors of the Church of Christ, / you directed the people, O blessed hierarchs and victory-bearers, Saints Iorest and Sava, / you who are worthy of the crown of life, / pray the Lord to save our souls.

Kontakion — Tone 4

(Special Melody: Thou hast appeared today)
Most blessed Hierarchs of the Orthodox Faith, / and defenders of the Church of Christ, / protect all Orthodox Christians who always sing: / Rejoice, Holy Hierarchs Iorest and Sava, / wonderful confessors of the Lord.


 

mercoledì 22 aprile 2015

del 23 aprile - SAINT GEORGES LE GRAND MARTYR,




HYMNE DE LOUANGE - SAINT GEORGES LE GRAND MARTYR,par saint Nicolas Velimirovitch, évêque d'Ochrid
Saint Georges sur un grand chevalSauva la vierge du dragon,Sur sa lance, le Signe de la Croix,Arme sainte et invincible,Avec cette arme, il tua le dragon,La vierge épargnée, à son père il ramena,Avec sa bonté, Dieu Lui-même lui fut redevableEt avec la couronne de gloire, Dieu le repaya.Saint Georges avec le coeur d'un héros,Toute sa richesse, il la distribua aux pauvres,Rejeta les honneurs et la gloire de ce monde,Pour l'amour du Nom du Christ, le Victorieux,Il embrassa les souffrances; souffrances volontaires,Avec son corps écrasé pour le Salut des âmes,Avec sa bonté, il fit de Dieu Lui-même son débiteur,Avec la couronne de gloire, Dieu le repaya.Georges, le Saint et porteur de la victoireMême maintenant marche avec la croix sur sa lance,Il défend la justice, punit l'injustice,Quiconque l'invoque avec foi et larmes,Quiconque le prie avec une âme repentante,Georges, le Saint, vole à son aide.Avec sa bonté, il fit de Dieu Lui-même son débiteur,Avec la couronne de gloire, Dieu le repaya.
 
 http://oca.org/saints/lives/2015/04/23/101184-greatmartyr-victory-bearer-and-wonderworker-george
http://www.santiebeati.it/dettaglio/26850

 https://www.johnsanidopoulos.com/2012/04/saints-gerontius-and-polychronia.html
https://doxologia.ro/sfantul-mare-mucenic-gheorghe-purtatorul-de-biruinta
 




Troparion — Tone 4

You were bound for good deeds, O martyr of Christ: George; / by faith you conquered the torturer’s godlessness. / You were offered as a sacrifice pleasing to God; / thus you received the crown of victory. / Through your intercessions, forgiveness of sins is granted to all.

Kontakion — Tone 4

God raised you as his own gardener, O George, / for you have gathered for yourself the sheaves of virtue. / Having sown in tears, you now reap with joy; / you shed your blood in combat and won Christ as your crown. / Through your intercessions, forgiveness of sins is granted to all.
 
 
 
 
 





23 APRILE
SINASSARIO
IL 23 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL SANTO MEGALOMARTIRE  GIORGIO, IL TRIONFATORE.
LO STESSO GIORNO, MEMORA DELLA SANTA MARTIRE POLICRONIA, MADRE DEL SANTO MEGALOMARTIRE GIORGIO.
LO STESSO GIORNO, MEMORI DEL SANTO MARTIRE ATANASIO, UCCISO CON LA SPADA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI MARTIRI ANATOLIO E PROTOLEONE, I SOLDATI.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE GLICERIO, IL CONTADINO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI MARTIRI DONATO E TERINO, CH SUBIRONO IL MARTIRIO IN EPIRO AL TEMPO DELLA PERSECUZIONE DI DECIO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE VALERIO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE GIORGIO, DI RUSSIA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO NEOMARTIRE GIORGIO DI CIPRO, CHE SUBì IL MARTIRIO PER MANO DEI TURCHI NEL 1752.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO NEOMARTIRE LAZZARO DI BULGARIA, CHE LOTTO  A PERGAMO NEL 1802.
PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE, O DIO, ABBI PIETA   DI NOI E SALVACI.
AMIN.






SAN GIORGIO, IL TRIONFATORE

STICHIRA’ PROSOMIA. TONO 4. DELLO STUDITA.
ACCLAMIAMO SPIRITUALMENTE, FRATELLI, L’ACCIAIO SPIRITUALE DELLA COSTANZA, IL CELEBRATO MARTIRE GIORGIO, CHE I PERICOLI HANNO FOGGIATO, ARDENTE PER CRISTO, E I TORMENTI HANNO TEMPRATO, MENTRE PENE MULTIFORMI NE HANNO CONSUMATO IL CORPO, PER NATURA CORRUTTIBILE: L’AMORE VINCEVA INFATTI LA NATURA, PERSUADENTO L’AMANTE A PASSARE, TRAMITE LA MORTE, ALL’AMATO CRISTO DIO, SALVATORE DELLE NOSTRE ANIME.

APOLYTIKION. TONO 4
COME LIBERATORE DEI PRIGIONIERI, PROTETTORE DEI POVERI, MEDICO DEGLI INFERMI, DIFENSORE DEI RE, O MEGALOMARTIRE GIORGIO TRIONFATORE, INTERCEDI PRESSO IL CRISTO DIO PER LA SALVEZZ DELLE ANIME NOSTRE.

KONDAKION. TONO 4. Tu che volontariamente.
QUALE NOBILISSIMO COLTIVATORE  DELLA PIETA’, HAI DIMOSTRATO DI ESSERE STATO COLTIVATO DA DIO, PERCHE’ TI SEI FATTO UN RACCOLTO DI COVONI DI VIRTU’. TU INFATTI, DOPO AVER SEMINATO TRA LE LACRIME, MIETI CON LETIZIA. HAI LOTTATO NEL SANGUE, ED HAI OTTENUTO IL CRISTO, E CON LA TUA INTERCESSIONE, O SANTO, A TUTTI DONI IL PERDONO DELLE COLPE.

EXAPOSTILARION. TONO 2.  Con i discepoli conveniamo

HA BRILLATO PER NOI COME PRIMAVERA LA FULGIDA E DIVINA RESURREZIONE DEL SOVRANO, CHE DALLA TERRA CI FA PASSARE  ALLA PASQUA CELESTE. CON ESSA RIFULGE LA MEMORIA LUMINOSA DEL  GLORIOSISSIMO MARTIRE GIORGIO, E NOI CON GIOIA LA CELEBRIAMO PER OTTENERE LA DIVINA GRAZIA DAL CRISTO SALVATORE.

martedì 21 aprile 2015

del 22 aprile






Apostle and Evangelist Luke of the Seventy

IL 22 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE TEODORO IL SICEOTA, VESCOVO DI ANASTASIOPOLI.


APOLITIKION. TONO 4
CONOSCIUTO COME SANTIFICATO SIN DALLE FASCE, E DIVENUTO RICOLMO DI CARISMI, CON I TUOI PRODIGI HAI ILLUMINATO IL MONDO, E HAI BANDITO I TEMPLI DEI DEMONI, O SACERDOTE TEODORO: IMPLORA DUNQUE IL SIGNORE PER NOI.


KONDAKION. TONO 3. La Vergine oggi

SALITO SULLE VIRTU’ COME SU CARRO DI FUOCO, O TEOFORO, SEI ASCESO ALLE CELESTI DIMORE, VIVENDO COME ANGELO TRA GLI UOMINI, E FACENDO CORO, UOMO, CON GLI ANGELI: SEI COSI’ DIVENUTO DIVINO VASO DI PRODIGI, O TEODORO


Troparion — Tone 2

You were known to be sanctified from your earliest infancy. / You were revealed to be filled with grace. / You enlightened the world with miracles / and drove away a multitude of demons, holy hierarch Theodore. / Therefore, pray to the Lord for us.

Kontakion — Tone 3

Mounting upon the virtues as upon a fiery chariot, / you ascended to the heavenly mansions, God-bearing Theodore. / You lived with men like an angel, / and as a man you joined the angelic choir. / Therefore, Venerable Father, you have been shown to be a divine vessel of miracles.

LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO APOSTOLO NATANAELE, UNO DEI SETTANTA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE NEARCO, CHE SUBI’ IL MARTIRIO CON IL FUOCO, AL TEMPO DELL’IMPERATORI DECIO E  VALERIANO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI GAIO, VESCOVO DI ROMA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO IEROMARTIRE PLATONE, VESCOVO DI BANIA LUKA, IN SERBIA.
PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE. O DIO, ABBI PIETA’ DI NOI E SALVACI.
AMIN

domenica 19 aprile 2015

del 20 aprile



san Massimo e san Teodoro Trichinas Russia centrale tardo XVII secolo tempera su tavola127,7 x 95,7 cm
SINASSARIO

IL 20 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE TEODORO TRICHINAS.



STICHIRA’ PROSOMIA. TONO PL. 4. O straordinario prodigio.

 SANTO PADRE TEODORO, TI SEI OFFERTO A DIO  QUALE ELETTO DONO, PROCURANDOTI L’ESERCIZIO DI VEGLIE DI NOTTI INTERE, CARTITA’, DIVINA MEDITAZIONE, PROFONDA UMILTA’, SPERANZA, FEDE, PUREZZA, SOMMA COMPASSONE, VERA CONTINENZA, E LA PREGHIRA CHE  TI HA RESO COLONNA FULGIDISSIMA.

TEODORO , PADRE DI MENTE DIVINA, STUDIANTOTI CON PIO SENTIMENTO DI RIVESTIRE L’ABITO VERO, LA VESTE DELLA SALVEZZA, NON CESSAVI DI PROTEGGERE  SEMPRE LA TUA POVERA CARNE CON CENCI FATTI DI PELI, ED HAI COSI’ SCOPERTO LE MACCHINAZONI DI COLUI CHE CI HA SPOGLIATI, RINVIGORIO DALLA FORZA DELLO SPIRITO DIVINO.

AL NOSTRO DIO PER NOI INCARNATO DA MADRE TUTTASANTA  , E DIVENUTO POVERO PER NOI, TU POVERO IN SPIRITO,  HAI OFFERTO TE STESSO , COME SACRIFICIO VIVENTE,  COME OLOCAUSTICO E DONO PREZIOSO, O BEATISSIMO: HAI PERCIO’  OTTENUTO IL DILETO DEI CIELI.
INTERCEDI SEMPRE, TE NE PREGIAMO, PERCHE’ EGLI CI FACCIA MISERICORDIA  
 


Troparion — Tone 3

Holy Father Theodore, / you were a temple of abstinence and a vessel of dispassion; / you served God by your works, / and were found worthy of His gifts. / Now pray to Christ our God to grant us His great mercy.

Kontakion — Tone 2

God-bearing Theodore, / treasury of virtue, storehouse of grace / and adornment of monks; / pray for the forgiveness of our sins and for our salvation, / for you are the protector of the faithful.




LO STESSO GIORNO, MEORIA DEL SANTO APOSTOLO ZACCHEO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI MARTIRI ACHINDINO, ANTONINO, VTTORE, ZOTICO, THEONA, CESARIO, SEVERIANO E CRISTOFORO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI TEOTIMO, VESCOVO DI TOMIS, IN ROMANIA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI ANASTASIO IL SINAITA, VESCOVO DI ANTIOCHIA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE GIOVANNI IL PALEOLAVRITA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE ATANASIO, DELLE METEORE, KTITOR  DEL SACRO MONASTRO DELLA GRANDE METEORA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE IOASAF, IL METEORITA. ALTRO KTIOR DEL MONASTERO DELLA GRANDE METEORA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO SANTO PADRE ALESSANDRO, DELLA RUSSIA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE GABRIELE, IN POLONIA.
PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE, O DIO, ABBI PIETA’ DI NOI E SALVACI.
AMIN


martedì 7 aprile 2015

Grande e Santo Mercoledi

http://www.atelier-st-andre.net/fr/images/haute_resolution/onction.jpg

Kondakion, ton 4 
Plus que la Prostituée, Dieu bon, j'ai péché - Je ne T'ai pas porté des pluies de larmes - Mais dans le silence, priant, je me prosterne devant Toi - et dans mon désir j'embrasse Tes pieds très purs - Maître, Sauveur, accorde le pardon des fautes à celui qui appelle - De la boue de mes oeuvres, délivre-moi

L'immagine può contenere: 1 persona
Kondakion. Tono 4
Più della prostituta ho peccato, o Buono, non ti ho offerto fiumi di lacrime, ma pregando in silenzio cado davanti a Te. Con amore abbraccio i tuoi purissimi piedi. Come Maestro dammi la remissione dei debiti. Quando grido a Te : liberami dalla sporcizia delle mie azioni!



Poema della monaca Cassiana
(IX sec.)

Cantato alla fine dell’Orthros (Mattutino) nel Mercoledì
della Grande e Santa Settimana

La donna caduta in molti peccati,
sente la tua divinità, o Signore,
e, assumendo l’ufficio di mirófora[2],
ti offre il myron con le lacrime
prima della tua sepoltura.

Ahimé, dice, per me è notte senza luce di luna,
furore tenebroso d’incontinenza,
amore di peccato!

Accetta i torrenti delle mie lacrime,
tu che attiri nelle nubi l’acqua del mare.
Piegati ai gemiti del mio cuore,
tu che hai piegato i cieli nel tuo ineffabile annientamento.

Bacerò i tuoi piedi immacolati,
li asciugherò con i riccioli del mio capo,
quei piedi, di cui Eva a sera percepì il suono
dei passi nel Paradiso
e per timore si nascose.

Chi investigherà la moltitudine dei miei peccati
E l’abisso dei tuoi giudizi,
o mio Salvatore, che salvi le anime?
Non disprezzare la tua serva,
tu che possiedi incommensurabile la misericordia!



 Il tropario dell'innografa Cassianì è uno dei testi per il mercoledì santo che viene cantato al mattutino e al vespro. Di bellezza e profondità uniche nel suo genere, è stato scritto da una monaca che visse a Costantinopoli nella prima metà del IX secolo. Canta l'unzione che la donna peccatrice riservò a Gesù prima della sua passione. La figura delle donne mirofore - portatrici di unguento (myron) - è nei vangeli, sia prima della passione di Cristo sia dopo la sua risurrezione. Il tropario non precisa l'identità della donna: una peccatrice, come viene presentata da Matteo e da Marco; oppure Maria sorella di Lazzaro, come viene presentata da Giovanni. Il testo è un canto alla misericordia, al perdono e all'amore eterno di Dio per l'uomo, pur peccatore.
La donna peccatrice percepisce la divinità di Cristo, il suo potere di guarire, la sua forza per perdonare e salvare. Il processo della sua conversione è presentato con l'immagine dell'assumere il ruolo di mirofora, che offrendo a Cristo l'unguento in previsione della sua sepoltura, come nel vangelo di Giovanni. E dopo la risurrezione sarà Cristo stesso a dare all'umanità redenta se stesso come unguento di salvezza.
"Ahimé, sono prigioniera di una notte senza luce di luna, furore tenebroso di incontinenza, amore di peccato! Accetta i torrenti delle mie lacrime, tu che attiri nelle nubi l'acqua del mare. Piègati ai gemiti del mio cuore, tu che hai piegato i cieli nel tuo ineffabile annientamento". La seconda parte del poema è la preghiera accorata della donna a Cristo. Il primo versetto non si riferisce soltanto all'oscurità dell'anima peccatrice, ma anche alla Pasqua celebrata nel giorno di luna piena. Essendo tutto il tropario indirizzato a Cristo, l'autrice usa immagini cristologicamente contrastanti per sottolineare sia la vera divinità di Cristo che la sua vera umanità, immagini che tra loro si completano. Sono da notare anche i due imperativi messi da Cassianì in bocca della donna: "accetta" e "piègati", forme verbali che danno l'idea della grande fiducia e libertà dell'uomo nei confronti di Dio.
"Bacerò i tuoi piedi immacolati, li asciugherò con i riccioli del mio capo, quei piedi di cui Eva a sera percepì il suono dei passi nel paradiso e per timore si nascose. Chi mai potrà scrutare la moltitudine dei miei peccati e l'abisso dei tuoi giudizi, o mio Salvatore, che salvi le anime?". La terza parte presenta l'atteggiamento della donna: il suo amore verso Cristo, che nel poema è chiaramente anche il Creatore che cammina nel paradiso e di cui Eva sente i passi. Il tema del Logos creatore è frequente nei Padri, ma nel testo è singolare la bellezza dell'immagine che accosta i piedi di Cristo baciati dalla donna ai piedi di cui Eva sente il suono nel paradiso. I peccati della donna sono moltitudine; ma i giudizi e le decisioni di Cristo nei suoi confronti sono un abisso di misericordia, evocata nella preghiera conclusiva: "Non disprezzare la tua serva, tu che possiedi incommensurabile la misericordia!".

(senza problema alcuno autore della riflessione il fratello greco cattolico  MANUEL NIN)


alla Liturgia dei Presantificati
secondo Matteo (26, 6-16)
Mentre Gesù si trovava a Betania, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di unguento molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre lui stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: "Perché questo spreco? Quest'unguento lo si poteva vendere caro, e dare ai poveri!" Ma Gesù, accortesene, disse loro: "Perché date fastidio alla donna? Essa ha fatto una cosa bella per me. I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando quest'unguento sul mio corpo, lo ha fatto
per la mia sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in memoriale per lei". Allora uno dei dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse: "Che mi volete dare perché io ve lo consegni?" E quelli allora stabilirono per lui trenta pezzi d'argento. Da quel momento cercava il momento favorevole per consegnarlo.





al mattino
secondo Giovanni (12, 17-50)
In quel tempo la gran folla che era venuta alla festa, avendo udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese rami di palme e uscì per incontrarlo e gridavano: "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!" Allora Gesù, avendo trovato un asinello, vi salì sopra, come sta scritto: Non temere, figlia di Sion; ecco il tuo re viene, seduto su un puledro d'asina. Dapprima i suoi discepoli non capirono queste cose, ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che queste cose erano scritte su di lui e che così gli avevano fatto. Dunque la folla che era stata con Gesù quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva testimonianza. Anche per questo la folla gli andò incontro, perché aveva udito che aveva compiuto il segno. Allora i farisei dissero tra di loro: "Vedete che non concludete nulla? Ecco che il mondo è andato dietro di lui!" Tra quelli che erano saliti per adorare durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Vithsaidhà di Galilea, e gli chiesero: "Signore, vogliamo vedere Gesù". Filippo va a dirlo ad Andrea; Andrea e Filippo vanno a dirlo a Gesù e Gesù risponde loro dicendo: "E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. Ora l'anima mia è turbata; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome". Venne allora una voce dal cielo: "L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!" La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: "Un angelo gli ha parlato". Rispose Gesù e disse: "Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me". Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire. Allora la folla gli rispose: "Noi abbiamo sentito dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?" Gesù allora disse loro: "Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi colga la tenebra; chi cammina nella tenebra non sa dove va. Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce". Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro. Sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui; perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alle cose udite da noi? E il braccio del Signore a chi è stato rivelato? E non potevano credere, per il fatto che Isaia disse ancora: Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca! Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma non lo riconoscevano apertamente a causa dei farisei, per non essere espulsi dalla sinagoga; amavano infatti la gloria degli uomini più della gloria di Dio. Gesù allora gridò a gran voce: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha inviato. Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché non sono venuto per giudicare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me".

Mattutino del Grande Mercoledì

Κύριε, η εν πολλαίς αμαρτίαις
περιπεσούσα γυνή,
την σην αισθομένη θεότητα,
μυροφόρου αναλαβούσα τάξιν,
οδυρομένη, μύρα σοι προ
του ενταφιασμού κομίζει.
Οίμοι! λέγουσα, ότι νυξ μοι υπάρχει,
οίστρος ακολασίας,
ζοφώδης τε και ασέληνος,
έρως της αμαρτίας.
Δέξαι μου τας πηγάς των δακρύων,
ο νεφέλαις διεξάγων
της θαλάσσης το ύδωρ
κάμφθητί μοι προς τους στεναγμούς της καρδίας,
ο κλίνας τους ουρανούς, τη αφάτω σου κενώσει.
Καταφιλήσω τους αχράντους σου πόδας,
αποσμήξω τούτους δε πάλιν,
τοις της κεφαλής μου βοστρύχοις˙
ων εν τω παραδείσω Εύα το δειλινόν, κρότον
τοις ωσίν ηχηθείσα,
τω φόβω εκρύβη.
Αμαρτιών μου τα πλήθη,
και κριμάτων σου αβύσσους,
τις εξιχνιάσει, ψυχοσώστα Σωτήρ μου;
Μη με την σην δούλην παρίδης,
ο αμέτρητον έχων το έλεος.

  http://www.johnsanidopoulos.com/2017/04/holy-and-great-wednesday-resource-page.html

 

 

  

8 aprile






Troparion — Tone 1

Let us praise in hymns the six-fold choir of Apostles: / Herodion and Agabus, / Rufus, Asyncritus, Phlegon and holy Hermes. / They ever entreat the Trinity for our souls!

Troparion — Tone 3

Holy Apostles / entreat the merciful God / to grant our souls forgiveness of transgressions.
 
 
http://oca.org/saints/lives/2014/04/08/101024-apostle-herodion-of-the-seventy-and-those-with-him
 
 

Kontakion — Tone 4

With the light of the Holy Spirit, / you illumine the way of the faithful like stars, O Holy Apostles. / As you gaze on God the Word you repel the darkness of error.

Kontakion — Tone 2

You became the disciples of Christ / And all-holy Apostles, / O glorious Herodion, Agabus and Rufus, / Asyncritus, Phlegon and Hermes. / Ever entreat the Lord / To grant forgiveness of transgressions / To us who sing your praises
Saints Apôtres HERODION, évêque d'Hypatie (Nouvelle Patras) en Phtiotide et martyr, AGABOS, RUFUS, évêque de Thèbes en Béotie, PHLEGON, martyr, HERMES, disciple de saint Paul (cf. 8 mars) et ASYNCRITE, martyr (Ier siècle). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome IV des Ménées. Office à saint Hérodion seul traduit en français par le père Denis Guillaume au tome IV du Supplément aux Ménées.) 
 
 
L’8 DI QUESTO STESSO MESE, MEMORI DEI SANTI APOSTOLI  DEL GRUPPO DEI SETTANTA  AGABO, , ERODIONE,   RUFO, ASINCRITO, FLEGONTE ED ERMO.


STICHIRA’ PROSOMIA DEGLI APOSTOLI. TONO 4. Come generoso tra i martiri.
COME AQUILE ALATE AVETE PERCORSO  TUTTA LA TERRA, PER SEMINARE LE VENERABILI DOTTRINE, PER TAGLIARE CON LA GRAZIA  LA ZIZZANIA DELL’ERRORE E PRODURRE ABBONDANTE FRUTTO, O DEGNI DI OGNI LODE, CHE IN ETERNO SARA’ MERAVIGLIOSAMENTE CUSTODITO DALL’IMMORTALE AGRICOLTORE NEI GRANAI SPIRITUALI.

PROCLAMIAMO BEATI ERODIONE, AGABO, ASINCRITO, RUFO, ERMO E FLEGONTE, TRALCI FRUTTIFERI DELLA VITE STILLANTI PER NOI IL MOSTO DELLA SALVEZZA CHE RALLEGRA I CUORI ASSETATI DI QUANTI CELEBRANO CON FEDE SINCERA LA LORO INSIGNE MERORIA.

DIVENUTI CIELI ECCELSI QUANTO AL PENSIERO, VOI ANNUNCIATE LA GLORIA DEL NOSTRO DIO VOLONTARIAMENTE INCARNATO, O APOSTOLI CHE AVETE VISTO DIO, GUIDE DEI CREDENTI, FONDAMENTA DELLA CHIESA, TORRI INCONCUSSE, PORTI DELLA PIETA’, MINISTRI DI INEFFABILI MISTERI, ILLUMINATORI DELLE NOSTRE ANIME.






LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO MARTIRE PAUSILIPO, CHE LOTTO’ AD ERACLEA DI TRACIA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEI SANTI MARTIRI GENNARO, MASSIMA E MACARIA, MARTIRIZZATI IN AFRICA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI CELESTINO, PAPA DI ROMA.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI AMANZIO, VESCOVO DI COMO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI PERPETUO, VESCOVO DI TOURS, CHE  FONDO’ LA BASILICA DI SAN MARTINO.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL NOSTRO PADRE TRA I SANTI NICEFORO IL TAUMATURGO, VESCOVO DI NOVGOROD.
LO STESSO GIORNO, MEMORIA DEL SANTO NEOMARTIRE GIOVANNI, IL NAVIGANTE , CHE SUBI’ IL MARTIRIO NELL’ISOLA DO KOO, NEL 1669 PER MANO DEI TURCHI.
PER LA LORO SANTA INTERCESSIONE, O DIO, ABBI PIETA’ DI NOI E SALVACI.
AMIN