sabato 21 novembre 2015

TYPIKON DELLA DOMENICA IX del Vangelo di Luca

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TYPIKON DELLA DOMENICA DOMENICA IX, DI LUCA

Sacra Arcidiocesi di Italia e Malta


Al Mattutino Vangelo (II aurorale) 
Marco 16:1-8 per il 2017


Marco 16:1-8

La risurrezione e l'ascensione di Gesù Cristo
=(Mt 28:1-8; Lu 24:1-8; Gv 20:1-2)(Sl 16:8-10; At 2:23-32) 1Co 15:1-28; At 26:8
1 Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungere Gesù. 2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 E dicevano tra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?» 4 Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. 5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. 6 Ma egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l'avevano messo. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto». 8 Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremito e da stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.

Anastasimon – Modo 4 pl. 

Dall’alto sei disceso o Clemente, * hai accettato la sepoltura di tre giorni * per liberare noi dalle passioni: * vita e resurrezione nostra, * Signore, gloria a Te.


Nel 2017 domenica 19 novembre


Tropario nel tono grave/settimo
Hai sbaragliato la morte con la tua Croce, hai spalancato il paradiso al ladrone; hai ribaltato il lutto delle mirofore e hai ordinato ai tuoi apostoli di proclamare che sei risorto, Cristo Dio, e che concedi al mondo la grande misericordia.


 


delle Vigilie della Festa dell'Ingresso della Madre di Dio al Tempio

Oggi è il preludio della benevolenza del Signore * e il primo annuncio della salvezza degli uomini.* Nel tempio di Dio chiaramente si mostra la Vergine * e il Cristo a tutti è preannunciato.* A lei anche noi a gran voce esclamiamo: *Salve, dell’economia del Creatore, il compimento.


Kontakion – modo 4

Il purissimo tempio del Salvatore * il preziosissimo talamo e verginale, * il sacro tesoro della gloria di Dio, * oggi è introdotto * nella Casa del Signore, * introducendovi insieme la grazia, * in Spirito Divino,* a lei inneggiano gli Angeli di Dio * Ella diviene,* dimora celeste.


Alla  Divina Liturgia 

Apostolo: Domenica XXIV sett. delle Epistole (Ef. 2,14-22)

Efesini 2,14-22

14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell'inimicizia, 15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. 17 Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.

Ef 3:6 (1P 2:4-7; 1Co 3:9-11, 16-17)
19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21 sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.




Vangelo: Domenica IX, di Luca (Lc. 12,16-21)

16 Ed egli disse loro una parabola: Le possessioni d'un uomo ricco fruttarono copiosamente. 17 Ed egli ragionava fra sè medesimo, dicendo: Che farò? poichè io non ho ove riporre i miei frutti. 18 Poi disse: Questo farò: io disfarò i miei granai, e ne edificherò di maggiori, e quivi riporrò tutte le mie entrate, e i miei beni. 19 E dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni, riposti per molti anni, quietati, mangia, bevi, e godi. 20 Ma Iddio gli disse: Stolto, questa stessa notte, l'anima tua ti sarà ridomandata; e di cui saranno le cose che tu hai apparecchiate? 21 Così avviene a chi fa tesoro a sè stesso, e non è ricco in Dio.


Variante  nel  Typikòn del Patriarcato di Romania  

XXVI DOMENICA DOPO PENTECOSTE

Lettura dall’epistola di Paolo agli Efesini (5, 8-19) 

Efesini 5,8-19

8 Perciocchè già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate come figliuoli di luce 9 (poichè il frutto dello Spirito è in ogni bontà, e giustizia, e verità), 10 provando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate le opere infruttuose delle tenebre, anzi più tosto ancora riprendetele. 12 Perciocchè egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto. 13 Ma tutte le cose, che sono condannate sono manifestate dalla luce; perciocchè tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò dice: Risvegliati, tu che dormi, e risorgi da' morti, e Cristo ti risplenderà. 15 Riguardate adunque come voi camminate con diligente circospezione; non come stolti, ma come savi; 16 ricomperando il tempo, perciocchè i giorni sono malvagi. 17 Perciò, non siate disavveduti, ma intendenti qual sia la volontà del Signore. 18 E non v'inebbriate di vino, nel quale vi è dissoluzione; ma siate ripieni dello Spirito; 19 parlando a voi stessi con salmi, ed inni, e canzoni spirituali, cantando, e salmeggiando col cuor vostro al Signore. 



Testo di una breve omelia in francese da

http://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2015/11/607-Ordo-du-22-novembre-2015.pdf

Homélie.

L’épîtrenous avertit : « Prenez donc bien garde à votre conduite » ; et l’évangile nous montre ce qui se passe dans l’esprit de l’homme. Les deux constituent un enseignement pour ce temps de l’Avent ou Carême de Noël. Il nous est conseillé de surveiller notre comportement, nos actes, tout ce qui paraît à l’extérieur ; mais il nous est suggéré de veiller à nos pensées et à tout ce qui occupe notre esprit. Nous faisons des projets (« il se demandait en lui-même », « il se dit ») qui sont à courte vue, souvent purement matériels. Ayons conscience des pensées qui habitent notre esprit : elles ne sont peut-être pas perverses ( !), mais elles sont peut-être vaines, la vie étant si courte… Ayons également conscience que Dieu nous parle ; Il parle à notre cœur. Ecoutons ce que le Seigneur nous dit (« insensé ! Cette nuit même… »). Souvent nous ne sommes pas bien conscients des paroles que le Seigneur nous adresse. Cela peut constituer un programme pour ce temps : être attentif ; écouter ce que Dieu nous dit. Ne disons pas que Dieu ne nous parle pas : disons plutôt que nous ne savons pas encore l’écouter. Disons cela à nos enfants. Comme le jeune Samuel, apprenons-leur à reconnaître l’appel qui leur est adressé et à répondre comme cet enfant : « parle, Seigneur, ton serviteur écoute ! ». Le temps de l’Avent est fait pour s’intérioriser, alors que la société civile nous invite à sortir de nous-mêmes. Il y a un temps pour sortir et faire la fête – il sera temps dans la fête ellemême ; il y a un temps pour être à l’intérieur de soi, dans la grotte, dans le Bethléem de son propre cœur, pour y accueillir la parole de Dieu, peut-être sous une forme minuscule, mais capable toutefois de grandir si nous lui faisons une place, même très modeste, mais sincère et pure. Tel est l’enseignement concernant les pensées. Certaines viennent de notre propre fond ; d’autres du Malin ; mais certaines, les plus utiles, viennent de Dieu lui-même.


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