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per le Letture Bibliche Nuovo Testamento per la Divina Liturgia
Lettera di Paolo ai Colossesi 3:12-16
Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali
Luca 18,18-27
18 Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 19 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 20 Tu conosci i comandamenti:Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre». 21 Ed egli rispose: «Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia gioventù». 22 Gesù, udito questo, gli disse: «Una cosa ti manca ancora: vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». 23 Ma egli, udite queste cose, ne fu afflitto, perché era molto ricco. 24 Gesù, vedendolo così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che hanno delle ricchezze, entrare nel regno di Dio! 25 Perché è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Quelli che udirono dissero: «Chi dunque può essere salvato?» 27 Egli rispose: «Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio».
Proposta di Omelia dal sito del Patriarcato di Romania citato(in francese)
Homélie : après l’évangile du Riche insensé, celui du mauvais Riche et de Lazare, et l’exemple de générosité du
Samaritain, la richesse est présentée ce dimanche comme un obstacle à jouir de l’amour de Dieu, de la liberté
spirituelle, et de cet espace charismatique appelé le Royaume de Dieu, synonyme du Salut, et de la familiarité
éternelle du Seigneur. Il y a à cela deux raisons opposées : l’abondance des richesses obsède l’esprit de
l’homme par l’inquiétude ; le riche sent ses biens menacés. A l’inverse, la richesse donne quelque fois une telle
assurance, une telle suffisance, un tel confort, que l’appétit spirituel, l’intérêt pour le Seigneur et son Royaume
s’étiolent. L’inquiétude et l’assurance se disputent le cœur du riche : dans l’un et l’autre cas, Dieu disparaît de
l’horizon spirituel de l’homme, soit par manque de foi en lui, soit par pur manque d’intérêt. Mais ce qui ouvre le
Royaume au riche c’est l’appauvrissement volontaire (exemple des moines), l’aumône, ou l’offrande faite à Dieu
avec action de grâces. Le riche entrera dans le Royaume s’il reçoit du Seigneur la grâce de la gratitude !
altra omelia sempre in francese
https://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2016/11/666-Ordo-du-27-novembre-2016.pdf
altra omelia sempre in francese
https://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2016/11/666-Ordo-du-27-novembre-2016.pdf
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