martedì 9 giugno 2020

Del nostro Padre tra i Santi COLOMBA (COLUMKILL, COLUM CILLE, COLOMKILLE, COLOMBEAU, COLME, COLOMBUS), Irlandais de nation, apôtre de l'Ecosse et fondateur du monastère d'Iona (597) testi in Inglese-Francese-Latino-Italiano

















Saint COLOMBA (COLUMKILL, COLUM CILLE, COLOMKILLE, COLOMBEAU, COLME, COLOMBUS), Irlandais de nation, apôtre de l'Ecosse et fondateur (597). (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome XIV du Supplément aux Ménées.) 







Troparion of St Colum Cille
Tone 5

By Thy God-inspired life thou didst embody/ both the mission end the dispersion of the Church,/ most glorious Father Colum Cille./ Using thy repentence and voluntary exile,/ Christ our God raised thee up as a beacon of the True Faith,/ an Apostle to the heathen and an indicator of the Way of salvation./ Wherefore O holy one, cease not to intercede for us that our souls may be saved.




Una preghiera del XIII secolo nell'Antifonario di Inchcolm, un'isola nel Firth of Forth, in Scozia, la cui abbazia è definita la "Iona dell'est", inizia con le parole:

(LT)
«O Columba spes Scotorum nos tuorum meritorum interventu beatorum fac consortes angelorum. Alleluia.»

(IT)
«O Columba, speranza degli Scoti, per mezzo dei tuoi meriti facci diventare compagni degli angeli beati. Alleluia.»









Prayer of Saint Columba:

Almighty Father, Son and Holy Spirit,
Eternal ever blessed God.
To me unworthy servant, to me allow
That I may keep a door in heaven.
The smallest door, the one that is least used.
But in your house, O Lord,
that I may see your glory, even from afar,
And hear your voice, O God, and know
That I am with You - You, O God.

Alone with none but Thee, my God,
I journey on my way;
What need I fear when Thou art near,
Oh King of night and day?
More safe am I within Thy hand
Than if a host did round me stand.

--Attributed to Saint Columba



The Rule of Saint Colmcille:

La Regola di San Columba


testo in inglese





la storia delle Ricchezze di Mo Chua (cioè di san Colmano di Kilmacduagh)2, che comincia ricordando che

Mo Chua e Colum Cille [cioè san Columba] erano contemporanei. Quando Mo Chua viveva da eremita nel deserto non possedeva altro che un gallo, un topo e una mosca. Il compito che il gallo assolveva per lui era di svegliarlo per il mattutino. Il topo, invece, non gli permetteva di dormire più di cinque ore al giorno. Quando Mo Chua, stanco per aver a lungo vegliato e pregato, avrebbe voluto dormire un po’ di più, il topo gli mordicchiava un orecchio e lo svegliava.

Compito della mosca, infine, era quello di aiutare Mo Chua nella lettura del Salterio, avanzando sulle righe del libro insieme al suo sguardo. E se l’eremita si prendeva un po’ di riposo tra un canto e l’altro, la mosca gli teneva il segno sul libro finché lui non tornava a leggere.

Accadde poi che questi tre validi collaboratori morissero. Mo Chua scrisse allora una lettera a Colum Cille, che si trovava a Iona, in Scozia, per lamentarsi della perdita del suo piccolo tesoro. Colum Cille gli rispose così: «Amato fratello, non ti meravigliare che il tuo tesoro ti sia stato tolto, poiché la sventura colpisce soltanto là dove c’è ricchezza».










http://www.santiebeati.it/dettaglio/56525



Il 9 giugno dell'anno 597, poco dopo la mezzanotte, si spegne nella chiesa del suo monastero Columba di Iona, monaco, uomo di cultura e pellegrino per Cristo.
Egli nacque in una potente famiglia irlandese della contea di Donegal, ma riconobbe presto di essere chiamato alla vita monastica piuttosto che a quella di capo e condottiero del suo clan.
Educato alla scuola di alcuni tra i più celebri monaci irlandesi, egli fu presto soprannominato Columcille, «colomba della chiesa», da cui il nome latino di Columba. Columba fu un uomo di grande cultura, molto versato nelle arti monastiche celtiche: egli fondò infatti i monasteri di Derry e Durrow, forse anche quello di Kells, dai quali ci sono giunti i più grandi capolavori della miniatura irlandese; ma seppe apprezzare anche le arti profane, e difese i bardi e i musici del suo tempo da quei monaci che volevano sopprimerne l'attività.
Columba, come molti monaci irlandesi, a un certo punto della sua vita si fece pellegrino per Cristo e divenne un predicatore itinerante assieme ad alcuni compagni. Ovunque lasciò un ricordo straordinario, e il suo ruolo di paciere nelle controversie politiche ed ecclesiali fu unanimemente apprezzato.
Egli finì la sua vita sull'isola di Iona, di fronte alla costa sudoccidentale della Scozia, dove dedicò gran parte del suo tempo alla guida del monastero da lui stesso fondato e alla composizione di inni e carmi di notevole qualità poetica e spirituale.
Columba è considerato assieme a Patrizio di Armagh e a Brigida di Kildare il più importante santo della chiesa celtica.


TRACCE DI LETTURA


Columba diede le ultime disposizioni ai suoi discepoli: «Amatevi gli uni gli altri senza finzioni. Siate nella pace. Se seguirete questa via sull'esempio dei santi padri, Dio, che dà forza al buono, vi aiuterà, e io intercederò per voi mentre dimorerò con lui».
La campana suonò per l'ufficio di mezzanotte. Il santo si alzò di corsa e si recò per primo in chiesa, inginocchiandosi in preghiera nei pressi dell'altare. Il fedele servo Diarmait lo seguiva da vicino, e vide l'intera chiesa ricolma di luce che irradiava dal santo. Quando i fratelli raggiunsero la soglia della chiesa, la luce svanì. Camminando nel buio, Diarmait trovò Columba che giaceva davanti all'altare. I monaci gli vennero intorno con le lampade, e cominciarono il lamento sul loro padre morente. Il santo, allora, aprì gli occhi e si guardò intorno. Vi era una meravigliosa gioia sul suo volto. Diarmait gli sostenne la destra per aiutarlo a benedire il coro dei fratelli, ed egli consegnò lo spirito (Adomnan, Vita di Columba 3,23).

VITA SANCTI COLUMBAE







Another Life of St Columba













Commemorated June 9.

Our venerable and God-bearing Father Columba of Iona, Enlightener of Scotland (December 7, 521- June 9, 597) (also known as Columcille, meaning "Dove of the Church") was an Irish missionary who helped re-introduce Christianity to Scotland and the north of England. He was born to Fedhlimidh and Eithne of the Ui Neill clan in Gartan, near Lough Gartan, Donegal.

On his father's side he was great-great-grandson of Niall of the Nine Hostages, an Irish king of the fourth century. He became a monk and soon rose in the church hierarchy to the rank of priest. Tradition asserts that, sometime around 560, he became involved in a copyright wrangle with St.Finnian of Moville over psalter. The dispute eventually led to the pitched Battle of Cul Dremhe in 561, during which many men were killed. (Columba's copy of the psalter has been traditionally associated with the Cathach of St. Columba.).

As penance for these deaths, Columba was ordered to make the same number of new converts as had been killed. He was also ordered to leave Ireland and move such that he could not see his native country. He travelled to Scotland, where it is reputed he first landed at the southern tip of the Kintyre peninsula, near Southend. However, being still in sight of his native land he moved further north up the west coast of Scotland.

In 563 he founded a monastery on the island of Iona off the west coast of Scotland which became the centre of his evangelizing mission to Scotland. There are many stories of miracles which he performed during his mission to convert the Picts. Columba is also the source of the first known reference to the Loch Ness Monster. According to the story, in 565 he came across a group of Picts who were burying a man killed by the monster, and brought the man back to life.

In another version, he is said to have saved the man while the man was being attacked, driving away the monster with the sign of the cross. St. Columba's feast day June 9, and with St.Patrick of Ireland (March 17) and St. Brigid of Kildare ( February 1) is one of the three patron saints of Ireland. The three are buried together in Downpatrick in County Down, deep within the famous Hill of Down.

Reference: O.C.A.





Blessed FEAST of ST COLUMBA! May he bless us, may he protect us, may his prayer transform our hearts into 'thin places' where Christ can live.
St Columba of Iona is SO exceptional and his spiritual heritage is so vast that it is impossible to reduce him to a FaceBook one-liner. For me, personally, St Columba is a deep source of HOPE. 
He is the perfect example of how deep, transformative repentance acts a life-creating power which not only saves the soul, but can actually turn the sin of that person into the very 'fuel' for his salvation.
When repentance is not reduced to a dull feeling of regret or shame, but becomes the active engine of one's entire life, it transforms that person and allows God to step in and use everything in his life - including his past sin - to bless and save his soul.
May the JOY of all the Saints who lived in these Isles bless us today, and may we find our way forward in peace and love in this blessed joy.





[Image: St Columba on his way to Iona in a coracle. British postage stamp.]








May the peace of God reign in this place and the love of God forever hold you tight. May the Spirit of God flow through your life and the joy of God uphold you day and night.—Celtic Blessing

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