sabato 12 maggio 2018

Domenica del Cieco Nato -Preghiera dal (Sacramentario Mozarabico, 392 Post Nomina)


            
 
O Gesú, redentore del genere umano, restauratore eterno della luce: concedi a noi tuoi servi che, come siamo stati lavati dal peccato originale per l`immersione del Battesimo - e in ciò consiste il significato di quella piscina che restituí la vista agli occhi dei ciechi -, cosí pure siamo da te purificati dalle nostre colpe mediante il secondo battesimo delle lacrime; e possiamo meritare di essere divulgatori delle tue lodi, come quel cieco divenne nunzio della grazia.
           E come quello fu riempito di fede per confessare te vero Dio, cosí noi pure possiamo essere corroborati dalla testimonianza delle buone opere. Possa tu subito venire incontro pietoso, per la tua smisurata pietà, a noi che t`invochiamo, affinché, per questo sacrificio che ti offriamo, se vivi otteniamo la medicina che salva, se defunti meritiamo di conseguire l`eterno gaudio senza fine. Amen.

riportato in
http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2018/VI%20%20DOMENICA%20DI%20%20%20PASQUA.pdf


   (Sacramentario Mozarabico, 392 Post Nomina)

        Il rito mozarabico (detto anche visigotico, ispanico, toledano o isidoriano) è una liturgia sorta nel IV secolo nella Penisola iberica e praticata fino all'XI secolo nei territori ispanici, tanto in quelli cristiani, quanto in quelli musulmani. Il Sacramentario (Liber mozarabicus sacramentorum)  è del IX secolo, ma rappresenta la liturgia del VII.
Le fonti letterarie del rito mozarabico sono il  Sacramentario di Toledo (sec. XI), l’Orazionale di Verona (sec. VII-VIII), il Liber ordinum (sec. XI), l’ Antifonario di León (sec. IX-X)

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