sabato 7 gennaio 2017

Domenica dopo la Luci delle Sante Teofanie del Signore



Domenica dopo la Teofania

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TYPIKON DELLA DOMENICA  DOPO LE SANTE TEOFANIE DEL SIGNORE

Vangelo del Mattutino 2021  Aurorale   NONO

Giovanni 20:19-31
Gesù appare ai discepoli; Tommaso non è con loro

19 La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».

Gesù appare ai discepoli, tra i quali è Tommaso

24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».
26 Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!» 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

Lo scopo del Vangelo secondo Giovanni

30 Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome


Vangelo del Mattutino 2020  Aurorale  Ottavo

Giovanni 20:11-18

Gesù appare a Maria Maddalena
11 Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre piangeva, si chinò dentro il sepolcro, 12 e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13 Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose loro: «Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto». 14 Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesù, che stava  in piedi; ma ella non sapeva che fosse Gesù. 15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro. 17 Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro». 18 Allora Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.



Vangelo del Mattutino 2019 Aurorale XI 


Giovanni 21:15-25

15 Dopo che ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giona, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli chiese di nuovo una seconda volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Gli rispose: «Certo Signore, tu losai che io ti amo». Gesù gli disse: «Abbi cura delle mie pecore». 17 Gli chiese per la terza volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Pietro si rattristò che per la terza volta gli avesse chiesto: «Mi ami tu?», e gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa, tu sai che io ti amo». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che, quando eri giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà là dove tu non vorresti». 19 Or disse questo per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo, gli disse: «Seguimi». 20 Or Pietro, voltatosi, vide che li seguiva il discepolo che Gesù amava, quello che durante la cena si era anche posato sul petto di Gesù e aveva chiesto: «Signore, chi è colui che ti tradisce?». 21 Al vederlo, Pietro disse a Gesù: «Signore, e di costui che ne sarà?». 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi!». 23 Si sparse allora la voce tra i fratelli che quel discepolo non sarebbe morto; ma Gesù non aveva detto a Pietro che egli non sarebbe morto, ma: «Se io voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa?». 24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è verace. 25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù fece, che se fossero scritte ad una ad una, io penso che non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si potrebbero scrivere. Amen.


Lettura Apostolica della Divina Liturgia



Venga la tua misericordia, Signore, su di noi, così come in te abbiamo sperato. Esultate, giusti, nel Signore, ai retti si addice la lode. (Sal 32, 22. 1) 

Apostolo- della Festa (Ef 4, 7-13) 


Efesini 4,7-13

7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 8 Per questo è detto:
«Salito in alto,
egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini
».

9 Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. 11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo;


Vangelo alla Divina Liturgia


Le tue misericordie, Signore, canterò in eterno, di generazione in generazione annuncerò la tua verità con la mia bocca. Perché hai detto: In eterno la misericordia sarà edificata. Nei cieli sarà stabilita la tua verità. (Sal 88, 2. 3) 


Vangelo- della Festa (Mt 4, 12-17) 


Matteo 4,12-17


12 Gesù, udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea.
13 E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, città sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali, 14 affinché si adempisse quello che era stato detto dal profeta Isaia:
15 «Il paese di Zabulon e il paese di Neftali,
sulla via del mare, di là dal Giordano,
la Galilea dei pagani,
16 il popolo che stava nelle tenebre,
ha visto una gran luce;
su quelli che erano nella contrada e nell'ombra della morte
una luce si è levata
».

17 Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».



Homélie : 

http://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2016/01/616-Ordo-du-10-janvier-2016.pdf

on pourra souligner que l’essentiel de la vie chrétienne est annoncé en ce jour – la relation entre la conversion et la participation au Royaume. «Convertissez-vous » traduit exactement le verbe grec métanoiete qui veut dire « retournez votre esprit », « changez de mentalité ». Le noûs qu’il s’agit ici de changer ou de retourner n’est pas l’esprit (pneuma) insufflé en l’homme à sa création. Il s’agit de la part « noétique » ou intuitive de l’âme, distincte de sa part psychique soumise aux attractions et aux répulsions. Le noûs est appelé « œil de l’âme » par certains Pères, parce qu’il constitue la faculté de voir Dieu intuitivement par la grâce du saint Esprit. Ceux qui viennent au baptême dans le Jourdain sont appelés à se retourner, ou à se redresser, afin de voir la « grande lumière » dont parle le prophète. Or, cette lumière est identifiée au Verbe incarné, le Fils de Dieu, Lumière en personne. Changeons notre mentalité captive des diverses idoles et nous verrons le Christ Lumière, nous pourrons le reconnaître comme Roi de tous les mondes, et devenir ainsi citoyens de son Royaume. Sont dans le Royaume ceux qui ont le Roi pour Seigneur. Cela veut dire qu’en obéissant au Christ comme Roi et comme Seigneur, nous serons conduits naturellement, non seulement à être les sujets de son Royaume charismatique, mais encore à « régner avec lui sur la terre », selon l’Apocalypse. Être chrétien, c’est être roi. L’Église n’est pas une démocratie. Elle est la royauté par excellence, celle du Roi des rois que sont les baptisés. Mais tout cela doit être manifesté autour de nous, pour ne pas rester à l’état d’une belle promesse

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