Domenica dopo la Teofania
TYPIKON DELLA DOMENICA 10 GENNAIO 2016
DOPO LE SANTE TEOFANIE DEL SIGNORE
San Gregorio di Nissa
Modo Grave – Mattutino X
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nica%2010%20Gennaio%202016%20-%20grave.pdf
Divina Liturgia della Domenica
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0GENNAIO%202016.pdf
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enica%2010.1.2016%20Dopo%20le%20Luci.pdf
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janvier-2016.pdf
Vangelo del Mattutino
Giovanni 21,1-14
1 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.
2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che era Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), trascinando la rete con i pesci.
9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce.
14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai suoi discepoli, dopo esser risuscitato dai morti.
Lettura Apostolica della Divina Liturgia
Venga la tua misericordia, Signore, su di noi, così come in te abbiamo
sperato.
Esultate, giusti, nel Signore, ai retti si addice la lode. (Sal 32, 22. 1)
Apostolo- della Festa (Ef 4, 7-13)
Efesini 4,7-13
7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 8 Per questo è detto:
«Salito in alto,
egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini».
9 Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. 11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo;
«Salito in alto,
egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini».
9 Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. 11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo;
Vangelo alla Divina Liturgia
Le tue misericordie, Signore, canterò in eterno, di generazione in
generazione annuncerò la tua verità con la mia bocca.
Perché hai detto: In eterno la misericordia sarà edificata. Nei cieli sarà
stabilita la tua verità. (Sal 88, 2. 3)
Vangelo- della Festa (Mt 4, 12-17)
Matteo 4,12-17
12 Gesù, udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea.
13 E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, città sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali, 14 affinché si adempisse quello che era stato detto dal profeta Isaia:
15 «Il paese di Zabulon e il paese di Neftali,
sulla via del mare, di là dal Giordano,
la Galilea dei pagani,16 il popolo che stava nelle tenebre,
ha visto una gran luce;
su quelli che erano nella contrada e nell'ombra della morte
una luce si è levata».
17 Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Homélie :
on pourra souligner que l’essentiel de la vie chrétienne est annoncé en ce jour – la relation entre la conversion
et la participation au Royaume. «Convertissez-vous » traduit exactement le verbe grec métanoiete qui veut dire « retournez
votre esprit », « changez de mentalité ». Le noûs qu’il s’agit ici de changer ou de retourner n’est pas l’esprit (pneuma)
insufflé en l’homme à sa création. Il s’agit de la part « noétique » ou intuitive de l’âme, distincte de sa part psychique
soumise aux attractions et aux répulsions. Le noûs est appelé « œil de l’âme » par certains Pères, parce qu’il constitue la
faculté de voir Dieu intuitivement par la grâce du saint Esprit. Ceux qui viennent au baptême dans le Jourdain sont appelés
à se retourner, ou à se redresser, afin de voir la « grande lumière » dont parle le prophète. Or, cette lumière est identifiée
au Verbe incarné, le Fils de Dieu, Lumière en personne. Changeons notre mentalité captive des diverses idoles et nous
verrons le Christ Lumière, nous pourrons le reconnaître comme Roi de tous les mondes, et devenir ainsi citoyens de son
Royaume. Sont dans le Royaume ceux qui ont le Roi pour Seigneur. Cela veut dire qu’en obéissant au Christ comme Roi
et comme Seigneur, nous serons conduits naturellement, non seulement à être les sujets de son Royaume charismatique,
mais encore à « régner avec lui sur la terre », selon l’Apocalypse. Être chrétien, c’est être roi. L’Église n’est pas une
démocratie. Elle est la royauté par excellence, celle du Roi des rois que sont les baptisés. Mais tout cela doit être manifesté
autour de nous, pour ne pas rester à l’état d’une belle promesse
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