mercoledì 6 maggio 2020

CORONAVIRUS Preghiere in serenità e per la serenità



la preghiera composta dal patriarca Daniel di Romania, che è breve, semplice e completa  nella traduzione  italiana  dal  testo   francese  del  teologo  ortodosso  Jean-Claude Larchet 


"Signore, nostro Dio, che sei ricco di misericordia e che con diligente saggezza guidi la nostra vita, ascolta la nostra preghiera, ricevi il nostro pentimento per i nostri peccati, poni fine a questa epidemia.

Tu che sei il medico delle nostre anime e dei nostri corpi, accorda la salute a quelli che sono affetti da malattie, risollevandoli rapidamente dal loro letto di dolore, in modo che possano glorificare te, misericordioso Salvatore

Proteggi coloro che sono in buona salute da tutte le malattie.

Preserva noi, tuoi servitori indegni, così come i nostri genitori e i nostri cari.

Benedici, rafforza e custodisci, Signore, per la tua grazia, tutti quelli che, con amore per gli uomini e spirito di sacrificio, si prendono cura dei malati nelle loro case o negli ospedali.

Porta via ogni malattia e sofferenza dal tuo popolo e insegnaci ad apprezzare la vita e la salute come doni che provengono da te.

Concedi a noi, Signore, la tua pace e ricolma i nostri cuori di una fede irremovibile nella tua protezione, di speranza nel tuo aiuto e di amore per te e per il prossimo

È da te infatti l'aver misericordia di noi e darci salvezza, o Dio nostro, e a te innalziamo la gloria, al Padre, e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen".



Gerondissa Thekla e le monache del Monastero Ortodosso della Vergine Maria della Consolazione ci confortano in questa e per questa incredibile Settimana Santa 2020-Il monastero si trova in Canada



Il testo in inglese




Per  una possibile ipotesi di traduzione in italiano ho consultato

https://www.facebook.com/groups/236570420106157/permalink/921645201598672/

Ed è ovvio chiedere che l' ipotesi di traduzione possa essere e debba essere verificata



Life Experiences


Dopo essere entrati nella quarta settimana di quarantena, e in vista dell'arrivo dei giorni santi di Pascha, subiamo  pressione dallo stress e dalla paura che ci sovrastano; con la pressione che si sviluppa dal tentativo di governare il monastero in queste circostanze e con profonda tristezza riempiendo il mio cuore dal dolore e dalla tristezza delle persone intorno a noi, a causa della loro mancanza di certe necessità di base ma soprattutto a causa della privazione della consolazione e della forza offerta dalla presenze della chiesa e dalla medicina più forte, la Santa Comunione, mi ha portato all'isolamento e alla preghiera. 

Ho implorato e imploro continuamente Dio di mandare la Sua misericordia ineffabile al mondo, di guarire i malati per rafforzarli, confortare  gli anziani e coloro che vengono colpiti dalla solitudine e stanno vivendo situazioni difficili.

Mi sentivo in qualche modo in colpa perché noi del Monastero, in questi tempi siamo consolati dalla vita sacramentale, che, al contrario, manca ai nostri fratelli, e cercavo un modo per confortarli. Poi ho sentito una voce che mi diceva: " Ricorda cosa facevi?" Poi, come se la mia mente si aprisse, ho visto e mi si creda, ho rivissuto (nel sentire) quei momenti unici.

Quando entrai per la prima volta nel monastero nel 1975 (quarantacinque anni fa), era il  un momento in cui  il Santo Monastero di Filotheou sul Monte Athos non avevamolti monaci e c'erano pochissimi sacerdoti. 

Perciò non c'erano abbastanza sacerdoti per servire la Metochia. Il nostro monastero era un Metochi (dipendenza) del monastero di Filotheou, quindi per molti anni non abbiamo avuto un sacerdote per la nostra vita liturgica e sacramentale

Qualcuno sarebbe venuto, (molto raramente), durante tutto l'anno, ma mai per le  Grandi Feste la Nascita di Cristo, Pascha, Annunciazione, Pentecoste..., siamo sempre stati lasciate  in questi giorni santi senza prete.....

Se una situazione del genere si svolgesse in una parrocchia, i parrocchiani si lamenterebbero, urlerebbero, userebbero parole dure, forse anche di maledizione e l'unico felice di tutto questo sarebbe il "tentatore" con i suoi angeli.

Per noi  monache sarebbe l'opposto . Digiuneremmo  come se ci preparassimo per la Santa Comunione, ci riuniremmo nella nostra Cappella , un'estensione ad un corridoio, (¼ delle dimensioni della chiesa del nostro monastero qui) per leggere i servizi e alla fine, la nostra Gerondissa Makrina ci avrebbe dato,in comune, la Grande Acqua santa e pane Santo/antidoron  Lei ci consiglia sempre che " Se fossimo come dovremmo essere spiritualmente, allora è possibile ricevere la Santa Comunione dai santi Angeli, proprio come abbiamo letto molte volte nella vita dei Santi."

Credetemi, a quei tempi vivevamo molti momenti celesti che non abbiamo mai più incontrati nemmeno dopo quando avevamo un prete permanente e servivamo i quaranta  giorni di liturgie e servizi. Ora mi rendo conto che a causa della privazione ma anche del grande zelo e pazienza che avevamo, il Signore ci avrebbe benedetto con grazia che accompagna il martirio.

La Cappella sarebbe profumata come se qualcuno l'avesse spolverata di mirra. I nostri occhi andrebbero in  lacrime infinite. Il nostro cuore salterebbe  di letizia per la   grazia di Dio. Nei giorni in cui presumibilmente "avremmo partecipato ai Santi Misteri ", senza nemmeno renderne conto, avremmo parlato dolcemente perché ci sentivamo come se avessimo partecipato a qualche sacra cerimonia. Dire la preghiera, la nostra bocca avrebbe il sapore di aver preso una caramella molto profumata. Avremmo sentito la presenza della Santa Comunione, anche se non l'avevamo ricevuta, e durante tutto il giorno saremmo stati prudenti a non sputare, né masticare la gomma e buttarla fuori. Così grande era il senso della presenza della Santa Comunione. Non importa quello che scrivo, non è possibile descrivere il sentimento della grazia di Cristo che vivevamo in quei tempi di privazione, perché non ci sono parole per esprimere questo. Pochi anni dopo, al Santo Monastero di Filotheou, il numero di sacerdoti crebbe e non abbiamo più problemi a per il bisogno di un sacerdote; tutto trovò il suo posto nel nostro monastero.

Dopo 19 anni, quando l'obbedienza ha portato me e sorella Ephramia qui in Canada, abbiamo nuovamente incontrato lo stesso problema; la mancanza di sacerdoti. Per 7 anni il nostro monastero non ha avuto un prete. Ma ora non è stato così male perché i sacerdoti qui avevano l'ordine dell'arcivescovo di arrivare durante la settimana e servire la Divina liturgia, in modo che  potessimo comune. Tuttavia, di nuovo sabato e domenica e giorni di festa non avremmo avuto  un prete. I sacerdoti dovevano servire nelle loro parrocchie e comunità. Così leggevamo i servizi, da sole, decorare le icone, la Croce per l'Elevazione della Santa Croce, e per la domenica della Venerazione della Croce durante la Grande Quaresima; tiravamo fuori la Croce del Signore per il Santo Giovedi; e cercavamo di alzare il morale delle giovani novizie, che avevano una completa inesperienza di queste cose.

Queste, insieme a tante altre sono ora una ricchezza di esperienze che esistono dentro di noi e ogni volta che serve apriamo la "scatola del tesoro" delle esperienze e scegliamo tutto ciò che serve a seconda delle circostanze.

Poi improvvisamente, come se il mio cuore si aprisse e rivivessi tutto questo stato spirituale, come una risposta alla mia preghiera; il messaggio è che chi si prepara con umiltà, senza lamentarsi e protestare, ma con tanta preghiera e fede nella  Provvidenza di Dio, e riceve acqua santa e pane santo/antidoron perchè non può partecipare alla  Santa Comunione e pensa di sè " Dio non mi ha permesso di ricevere la Santa Comunione, perchè io sono e resto  " indegno e impreparato ", allora questa persona sarà riempita dalla   grazia di Dio per la resistenza al  martirio, e con  San Luca  medico direbbe "Ho amato molto la grazia del martirio, che purifica così meravigliosamente l'anima".

L'avversario ha voluto chiudere le chiese; trasformiamo le nostre case in chiese. Ha chiuso 11 chiese; apriamone  11 mila. Che ogni casa diventi una chiesa; che la preghiera si sollevi come una torcia di fuoco verso il cielo; che la fragranza di incenso  riempia tutti i quartieri; che la candela e la lampada della veglia siano sempre accese. Partecipiamo ai servizi attraverso la corrispondenza elettronica, pregando insieme, e non sdraiamoci, né mangiando o fumare. Se lo facciamo, invece di chiudere le chiese, cresceranno e si diffonderanno  e intere città diventeranno chiese. Allora Dio darà la Sua benedizione, vedendo il nostro pentimento e la nostra fede, getterà via questa malvagia peste e ci darà la libertà insieme alle nostre chiese di vivere molti anni lavorando per Lui.

Vi auguro una benedetta Settimana Santa, una salita spirituale, un doppio benessere di spirito e anima, pazienza e fiducia incrollabile nella Provvidenza di Dio, affinché la luce della Resurrezione sia nei nostri cuori e ci reintegri con i doni dello Spirito Santo. Amen. Amen.

" Resurrezione benedetta e luminosa!"

Con amore infinito in Cristo

Le minime  in Cristo,

Abbess Thekla e le sorelle


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Prière des confinés

Ho trovato questa preghiera sul sito della Paroisse Saint Athanase & Saint Aman Paroisse de l'Eglise orthodoxe des Gaules à Lillois (Belgique)(chiesa ortodossa di tradizione e di typikòn occidentale non in comunione che le Chiese Ortodosse a noi note-Ma poco importa e mi importa....proprio nulla).Per come comprendo io la lingua francese con l’aiuto di Google traduttore ,è una preghiera sobria,calda, di resurrezione  e gioiosa  da Sabato Santo soprabenedetto  e priva di dolore,di oscurità, di pessimismo cosmico da Venerdi Santo che,purtroppo, ho riscontrato in tante,tantissime preghiere  legate al presente momento planetario. Questa preghiera ci ricorda che il Venerdi Santo non è l’ultima puntata ma la penultima e che la Resurrezione non è il lieto fine di un film come una sorta di zuccherino finale ma è la risposta ,la Risposta alla morte e alla distruzione. La preghiera è firmata semplicemente  + Joseph, évêque italien e il sito non presenta notizia alcuna sull’autore.



Ecco il testo della preghiera    Prière des confinés



Prière des confinés
Je reste à la maison, Seigneur !
Et aujourd’hui, je m’en rends compte,
Tu m’as appris cela,
Demeurant obéissant au Père,
Pendant trente ans dans la maison de Nazareth, En attente de la grande  mission.
Je reste à la maison, Seigneur,
Et dans l’atelier de Joseph,
Ton gardien et le mien,
J’apprends à travailler, à obéir,
Pour arrondir les angles de ma vie
Et te préparer une œuvre d’art.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et je sais que je ne suis pas seul
Parce que Marie, comme toute mère,
Est dans la pièce à côté, en train de faire des corvées Et de préparer
le déjeuner Pour nous tous, la famille de Dieu.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et je le fais de manière responsable pour mon propre bien, Pour la
santé de ma ville, de mes proches, Et pour le bien de mon frère, Que
tu as mis à côté de moi, Me demandant de m’en occuper Dans le jardin de la vie.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et dans le silence de Nazareth,
Je m’engage à prier, à lire,  Étudier, méditer,
Être utile pour les petits travaux,
Afin de rendre notre maison plus belle et plus accueillante.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et le matin, je te remercie
Pour le nouveau jour que tu me donnes, En essayant de ne pas la gâcher
Et l’accueillir avec émerveillement, Comme un cadeau et une surprise de Pâques.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et à midi, je recevrai
La salutation de l’Ange,
Je me rendrai utile pour l’amour,
En communion avec toi
Qui t’es fait chair pour habiter parmi nous ; Et, fatigué par le
voyage, Assoiffé, je te rencontrerai Au puits de Jacob, Et assoiffé
d’amour sur la Croix.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et si le soir me prend la mélancolie,
Je t’invoquerai comme les disciples d’Emmaüs: Reste avec nous,
le soir est arrivé Et le soleil se couche.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et dans la nuit,
En communion de prière avec les nombreux malades Et les personnes
seules, J’attendrai l’aurore Pour chanter à nouveau ta miséricorde Et
dire à tout le monde que, Dans les tempêtes, Tu as été mon refuge.
Je reste à la maison, Seigneur !
Et je ne me sens pas seul et abandonné, Parce que tu me l’as dit :
Je suis avec vous tous les jours.
Oui, et surtout en ces jours
De confusion, ô Seigneur,
Dans lesquels, si ma présence n’est pas nécessaire,
Je vais atteindre chacun, uniquement avec les ailes de la prière.
Amen.

Chi conosce il francese potrebbe tradurre ?  Grazie 

Inserisco oggi 25 Marzo 2020 la traduzione della sorella Alessandra Simonetti
PREGHIERA DEI CONFINATI

Io resto a casa, Signore!
E, oggi me ne rendo conto,
tu me l'hai insegnato
dimorando obbediente al Padre
per trenta anni nella casa di Nazareth, in attesa della grande missione.
Io resto a casa, Signore,
E nella bottega di Giuseppe,
Tuo e mio guardiano,
Imparo a lavorare, a obbedire,
Per smussare gli angoli della mia vita
E prepararti un'opera d'arte.
Io resto a casa, Signore!
E so che non sono solo
Perché Maria, come ogni madre,
è nella stanza accanto, in procinto di fare le faccende e di preparare il pranzo per tutti noi, la famiglia di Dio.
Io resto a casa, Signore!
E lo faccio in modo responsabile
per il mio stesso bene, per la
salute della mia città, dei miei cari, e per il bene di mio fratello,
che Tu hai messo al mio fianco
chiedendomi di occuparmene
nel giardino della vita.
Io resto a casa, Signore!
E nel silenzio di Nazareth,
mi impegno a pregare,
a leggere, studiare, meditare,
a essere utile per i piccoli lavori,
per rendere la nostra casa più bella e accogliente.
Io resto a casa, Signore!
E, al mattino, ti ringrazio
Per il nuovo giorno che mi doni, cercando di non sprecarlo
E di accoglierlo con stupore
Come un regalo e una sorpresa di Pasqua.
Io resto a casa, Signore!
E, a mezzogiorno, riceverò
il saluto dell'Angelo,
Mi renderò utile per l'amore,
In comunione con te
Che ti sei fatto carne per abitare tra noi. E, stanco per il viaggio, assetato, ti incontrerò al pozzo di Giacobbe, e assetato d'amore sulla Croce.
Io resto a casa, Signore!
E se la sera mi prende la malinconia,
ti invocherò come i discepoli di Emmaus: Resta con noi, la sera è arrivata e il sole tramonta.
Io resto a casa, Signore!
E nella notte, in comunione di preghiera con i tanti malati e le persone sole, aspetterò l'aurora
Per cantare di nuovo la tua misericordia e dire a tutto il mondo che, nelle tempeste, Tu sei stato mio rifugio.
Io resto a casa, Signore!
E non mi sento solo e abbandonato, perché tu me lo hai detto:
Io sono con voi tutti i giorni.
Sì, e soprattutto in questi giorni
Di confusione, o Signore,
Nei quali, se la mia presenza non è necessaria,
raggiungerò ciascuno
unicamente con le ali della preghiera.
Amen.

+ Joseph, vescovo italiano

scontrato l'autore Mons Giuseppe Giudice vescovo cattolico di Nocera Inferiore in Campania..

e poi ringraziando Luca Rubin ecco il link del testo originale della preghiera


PRIÈRE POUR LES MÉDECINS ET LE PERSONNEL SOIGNANT

dal sito della Paroisse Saint Athanase & Saint Amand- Paroisse de l'Eglise orthodoxe des Gaules à Lillois (Belgique) in francese su testo originale inglese Cathedral John The Baptist,Washington D.C., USA)-The Cathedral of St. John the Baptist in Washington, D.C. is a church of the Russian Orthodox Church Outside Russia.



Seigneur Jésus-Christ notre Dieu, Ami de l’homme,
Médecin de nos âmes et de nos corps,
Qui supportas la douleur de nos infirmités,
et par les blessures duquel nous sommes guéris;
Qui donnas la vue à l'homme né aveugle;
Qui redressas la femme
qui était courbée depuis 18 ans;
Qui donnas la parole et la vue
au démoniaque muet;
Qui non seulement pardonnas au paralytique ses péchés,
mais le guéris pour qu'il puisse marcher;
Qui restauras la main desséchée d'un homme
en détresse;
Qui arrêtas l'écoulement du sang
de celle qui saigna pendant 12 ans;
Qui ressuscitas la fille de Jaïre;
Et ramenas à la vie Lazare, mort depuis quatre jours;
Et qui guéris toute infirmité sous le soleil :
Accorde maintenant, Seigneur,
Ta grâce à tous ceux qui sont ici réunis,
qui ont travaillé
et étudié heure après heure,
pour aller dans le monde entier
guérir les gens par le talent que Tu as donné à
chacun d'eux.
Fortifie-les, par Ta force,
pour qu'ils ne craignent aucun mal
ni aucune maladie.
Éclaire-les
pour qu'ils ne fassent aucun mal
par les oeuvres de leurs mains,
et préserve-les,
ainsi que ceux qu'ils servent, dans la paix,
car Tu es notre Dieu,
et nous n'en connaissons nul autre,
et à Toi nous rendons gloire
avec Ton Père Qui est de toute éternité,
et avec Ton Esprit très saint,
bon et donateur de vie,
et maintenant et toujours
et aux siècles des siècles.
Amen !
(Version anglaise
Cathedral John The Baptist,Washington D.C., USA-Chiesa Ortodossa  Russa   ROCOR )



Traduzione   in  Italiano  curata da   ALESSANDRA   SIMONETTI e  del  PADRE  GIOVANNI


PREGHIERA PER I MEDICI E PER  GLI  INFERMIERI 

Signore Gesù Cristo, nostro Dio, 
Amico dell'uomo
Medico delle nostre anime e dei nostri corpi, 
Che sopportasti il dolore delle nostre infermità,
e attraverso le ferite dalle quali noi siamo guariti;
Che donasti la vista al cieco nato;
Che raddrizzasti la donna
che era curva da diciotto  anni;
Che donasti la parola e la vista
al  muto indemoniato
Che non solo perdonasti al paralitico i suoi peccati,
ma lo guaristi affinché potesse camminare;
Che restaurasti la mano paralizzata di un uomo
in difficoltà;
Che arrestasti il flusso sanguigno
di colei che sanguinò per dodici anni;
Che resuscitasti la figlia di Giairo;
E riportasti in vita Lazzaro, morto da quattro giorni;
E che guaristi ogni malattia durante  i tuoi  anni di  predicazione :
Accorda ora, Signore,
la tua grazia a tutti coloro che si sono riuniti qui, 
che hanno lavorato
e studiato ora dopo ora,
per andare nel mondo intero
a guarire le persone attraverso il talento che tu hai donato a ciascuno di loro.
Fortificali, attraverso la Tua forza,
affinché essi non temano alcun male
né alcuna malattia.
Illuminali,
affinché non facciano alcun male 
attraverso le opere delle loro mani,
e preservali nella pace ,
così come coloro che  sono  utili  in questo  ministero
poiché Tu sei nostro Dio,
e noi non ne conosciamo alcun altro,
e a Te rendiamo gloria
col Padre Tuo Che è da tutta l'eternità 
e con il Tuo santissimo Spirito,
buono e datore di vita, 
e ora e sempre
e nei secoli dei secoli.
Amìn !

(Versione inglese Cattedrale S. Giovanni Battista, Washington D.C., USA)

*********

dall'antica  tradizione  cristiana  delle   Chiese  della  Comunione   ANGLICANA  



Preghiera per tutti gli uomini d’ogni condizione nella     PREGHIERA   DELLA SERA.

Libro delle Preghiere Comuni
The 1892 Book of Common Prayer in Italiano

O  DIO, Creatore e Conservatore di tutto il genere umano, ti preghiamo umilmente per tutti gli uomini di ogni sorta e condizione; che ti piaccia far nota la tua via a loro, e la tua salute fra tutte le nazioni. Ed in particolare ti preghiamo per la prosperità della Chiesa Universale; affinchè sia diretta, e governata dal tuo Santo Spirito, in modo che tutti coloro i quali si professano e si chiamano Cristiani siano condotti nella via della verità; e mantengano la fede nell’unità dello spirito, nel legame della pace, ed in santità di vita. Finalmente, raccomandiamo alla tua paterna bontà tutti quelli, che di sono in qualunque modo afflitti, o tribolati nello spirito, nei corpo, o nelle facoltà;
Specialmente a coloro per i quali le nostre preghiere son richieste; affinchè ti piaccia di consolarli e sollevarli secondo le loro diverse necessità, concedendo loro pazienza nei loro patimenti, ed una felice liberazione da tutte le loro afflizioni. E tutto questo te, lo chiediamo, per amor di Gesù Cristo. Amen.

 da  Rav Adin Even-Israel Steinsaltz, uomo di grande spirito 
, alla vigilia di Pesach/Pasqua,  il testo di una preghiera per l'umanità da lui composta per questi giorni. 

“E prima che essi invochino, Io avrò già risposto;
mentre ancora parlano, Io avrò dato ascolto” (Isaia 65:24).

Sovrano dell’universo, Padre di misericordia, Signore della giustizia: Abbi pietà e salva i Tuoi figli e i Tuoi fanciulli che dimorano nel Tuo mondo, quel mondo che hai creato con amore incondizionato.
Salvali da un nemico invisibile, riscattali dalla morte, proteggili dalla minaccia. Invia la Tua luce ad illuminare il cuore spezzato degli orfani e delle orfane, dei padri e delle madri, degli uomini e delle donne che hanno perso i loro cari.
Guarisci completamente i malati e i contagiati, quanti respirano con l’aiuto delle macchine, coloro che sono in isolamento e in solitudine, dai forza ed energia, speranza e prospettiva al Tuo popolo, alla Tua terra, al Tuo mondo. Sovrano dell’universo, dai intelletto e comprensione ai popoli affinché rimuovano dal loro cuore in questo tempo l’ostilità per il prossimo, invia la luce della Tua intelligenza al cuore di quanti credono alle menzogne, illumina gli occhi degli ingenui che credono a complotti inesistenti, invia lo spirito della giustizia sociale e del retto giudizio in questo Tuo mondo, aiuta gli esseri umani a costruire e a piantare, ad aiutare quanti soffrono veramente, a raddrizzare le vie di questa Terra, a trovare una guarigione completa per il Tuo popolo, la casa d’Israele, in ogni luogo, e per i Tuoi figli in tutto il mondo.
Padre di misericordia, fedele al Tuo patto, è già venuto il momento che Tu mandi al Tuo mondo un annuncio di salvezza e di redenzione. Consola tutti i Tuoi figli, dai loro pace, benedicili, invia loro luce e felicità.




sabato 25 aprile 2020

25 Aprile Tropari ed inni in varie lingue per San Marco Evangelista



Glasul 3

Învăţat fiind de Apostolul Petru, te-ai făcut Apostol al lui Hristos şi ca un soare ai strălucit marginilor, podoaba alexandri­nilor ai fost, fericite, căci prin tine Egiptul s-a eliberat de înşelăciune şi ca un stâlp al Bisericii, prin învăţătura ta cea Evanghelică pe toţi ai luminat. Pentru aceasta luminat cinstind, pomenirea ta prăznuim, de Dumnezeu grăitorule Sfinte Apostole Marcu; roagă pe Dumnezeu Cel Înduple­cat prin tine, să dăruiască iertare de greşeli sufletelor noastre.

Apolytìkion. Tono 3.


Santo apostolo ed evangelista Marco,
prega il Dio misericordioso di
concedere alle anime nostre la
remissione delle colpe

Ἀπολυτίκιον Ἦχος γ'

Ἀπόστολε Ἅγιε, καὶ Εὐαγγελιστὰ Μᾶρκε,
πρέσβευε τῷ ἐλεήμονι Θεῷ, ἵνα πταισμάτων
ἄφεσιν παράσχῃ ταῖς ψυχαῖς ἡμῶν.

Troparion — Tone 4
From your childhood the light of truth enlightened you, O Mark, / and you loved the labor of Christ the Savior. / Therefore, you followed Peter with zeal / and served Paul well as a fellow laborer, / and you enlighten the world with your holy Gospel.


Kontàkion. Tono 2.


ricevuta dall’alto la grazia dello
Spirito, sciogliesti i sofismi intricati
dei rètori, o apostolo e prese nella
rete tutte le genti, o Marco celebrato, le
hai condotte al tuo Sovrano, con
l’annunzio del divino Vangelo.


Glasul 4


Harul Duhului primind dintru înălţime, împletirile ritorilor le-ai stricat, Apostole şi pe toţi păgânii vânându-i, vrednicule de laudă, Sfinte Apostole Marcu, Stăpânului tău i-ai adus, propovăduind Dumnezeiasca Evanghelie.

Kontakion — Tone 2
When you received the grace of the Spirit from on high, O Apostle, / you broke the snares of the philosophers and gathered all nations into your net, / bringing them to your Lord, O glorious Mark, / by the preaching of the divine Gospel.





Κοντάκιον Ἦχος β'

Ἐξ ὕψους λαβών, τὴν χάριν τὴν τοῦ
Πνεύματος, ῥητόρων πλοκάς, διέλυσας
Ἀπόστολε, καὶ τὰ ἔθνη ἅπαντα, σαγηνεύσας,
Μᾶρκε ἀοίδιμε, τῷ Δεσπότῃ προσήγαγες, τὸ
θεῖον κηρύξας Εὐαγγέλιον

Ikos.

Divenuto discepolo del corifeo degli
apostoli, con lui annunziasti Cristo Figlio
di Dio, confermando sulla roccia della
verità quanti barcollavano nell’errore. Su
di essa conferma anche me e guida i passi
della mia anima, affinché liberato dai lacci
del nemico, ti dia gloria senza
impedimento, perchè tu hai illuminato
tutti, o Marco sapiente, con l’annunzio del
divino Vangelo

Ὁ Οἶκος

Τοῦ Κορυφαίου τῶν Ἀποστόλων μαθητὴς
χρηματίσας, καὶ σὺν αὐτῷ τὸν Χριστὸν Υἱὸν
Θεοῦ κηρύξας, ἐπὶ τὴν πέτραν τῆς ἀληθείας
ἐστερέωσας τοὺς πλάνῃ σαλευομένους, ἐν ᾗ
κἀμὲ στερεώσας, ψυχῆς μου κατεύθυνον τὰ
διαβήματα, ὅπως τοῦ ἐχθροῦ τῶν παγίδων
λυτρούμενος ἀνεμποδίστως δοξάζω σε· σὺ
γὰρ πάντας ἐφώτισας, Μᾶρκε σοφέ, τὸ θεῖον
κηρύξας Εὐαγγέλιον


Tropaire de Saint Marc l'Evangéliste Ton 4


Dès ton enfance la lumière de la vérité t'illumina, O Marc,
Et tu aima le labeur du Christ Sauveur.
C'est pourquoi tu suivis Pierre avec zèle
Et servit Paul comme un bon collaborateur,
Et tu illumines le monde avec ton saint Évangile.


Kondakion de Saint Marc l'Evangéliste Ton 2

D'en haut ayant reçu la grâce de l'Esprit,
tu as rompu les mailles des philosophes,
illustre apôtre Marc, et tu as pris
toutes les nations dans tes filets
pour les mener à ton Maître en prêchant l'Évangile divin.

Tropaire de saint Marc l'évangéliste ton 3


Instruit par le sublime Pierre, tu devins un apôtre du Christ,
et tu brillas comme soleil sur le monde ahbité;
en toi Alexandrie eu son joyaux
et par toi l'Égypte fut délivrée d el'erreur,
puisque toute entière tu l'éciras de tes évangéliques enseignements
comme lumineuse colonne de l'Église.
C'est pourquoi, bienheureux, vénérant ta mémoire, apôtre Marc,
nous en célébrons la brillante festivité.
Prie Celui dont tu fus l'évangéliste, notre Dieu,
de nous accorder la grâce du Salut



HYMNE DE LOUANGE - LE SAINT APÔTRE ET ÉVANGÉLISTE MARC


L'Évangéliste Marc, vers l'Égypte s'enfuit
Comme une abeille vers le miel. Et l'Égypte connut
La douceur du miel du Christ, la douceur de la connaissance vivante.
Et le peuple commença à être épris du Christ :
Comment Lui, dans Sa divine plénitude, devint Incarné
Comment Lui, Il S'humilia pour le Salut de l'homme,
Et comment Il ressuscita avec gloire et puissance.
A travers les noires ténèbres, jusqu'à présent, nous marchions!
Les Égyptiens dirent :  "Et maintenant pour nous, le soleil brille,"
Réjouissons-nous O peuple en ce jour radieux!
Mais cette merveilleuse récolte, Marc l'abreuva de son sang,
Et à cause de cela, les idoles éclatèrent.
Et l'Égypte, la terre des pharaons, fut baptisée
Devint le champ de Dieu, l'Église Apostolique.


Apostol
Ap. I Petru 5, 6-14


Evanghelie
Ev. Luca 10, 16-21

mercoledì 15 aprile 2020

Grande e Santo MercolediVespro e Divina Liturgia dei Doni Presantificati -





Lettura del libro dell’Esodo (2, 11-23).

Esodo 2,11-23

11 In quei giorni, Mosè, già diventato adulto, andò a trovare i suoi fratelli; notò i lavori di cui erano gravati e vide un Egiziano che percoteva uno degli Ebrei suoi fratelli. 12 Egli volse lo sguardo di qua e di là e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo nascose nella sabbia. 13 Il giorno seguente uscì, vide due Ebrei che litigavano e disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo compagno?» 14 Quello rispose: «Chi ti ha costituito principe e giudice sopra di noi? Vuoi forse uccidermi come uccidesti l'Egiziano?» Allora Mosè ebbe paura e disse: «Certo la cosa è nota». 15 Quando il faraone udì il fatto, cercò di uccidere Mosè, ma Mosè fuggì dalla presenza del faraone, e si fermò nel paese di Madian e si mise seduto presso un pozzo.
16 Il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse andarono al pozzo ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e abbeverare il gregge di loro padre. 17 Ma sopraggiunsero i pastori e le scacciarono. Allora Mosè si alzò, prese la loro difesa e abbeverò il loro gregge. 18 Quando esse giunsero da Reuel, loro padre, questi disse: «Come mai siete tornate così presto oggi?» 19 Esse risposero: «Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori, per di più ci ha attinto l'acqua e ha abbeverato il gregge». 20 Egli disse alle figlie: «Dov'è? Perché avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo, ché venga a prendere del cibo». 21 Mosè accettò di abitare da quell'uomo. Egli diede a Mosè sua figlia Sefora. 22 Ella partorì un figlio che Mosè chiamò Ghersom; perché disse: «Abito in terra straniera».
23 Durante quel tempo, che fu lungo, il re d'Egitto morì. I figli d'Israele gemevano a causa della schiavitù e alzavano delle grida; e le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio.


Giobbe 2,1-13
1 Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. 2 Il Signore disse a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra che ho percorsa». 3 Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». 4 Satana rispose al Signore: «Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. 5 Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!». 6 Il Signore disse a satana: «Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita».
7 Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo. 8 Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. 9 Allora sua moglie disse: «Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!». 10 Ma egli le rispose: «Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?».
In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
11 Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. 12 Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. 13 Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore



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Matteo 26,6-16

6 Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. 8 Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Quest'olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Versando quest'olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».
14 Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, 15 e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d'argento. 16 Da quell'ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.

Kondakion, ton 4 
iù della prostituta ho peccato, o Buono, non ti ho offerto fiumi di lacrime, ma pregando in silenzio cado davanti a Te. Con amore abbraccio i tuoi purissimi piedi. Come Maestro dammi la remissione dei debiti. Quando grido a Te : liberami dalla sporcizia delle mie azioni!



Poema della monaca Cassiana
(IX sec.)

Cantato alla fine dell’Orthros (Mattutino) nel Mercoledì
della Grande e Santa Settimana

La donna caduta in molti peccati,
sente la tua divinità, o Signore,
e, assumendo l’ufficio di mirófora[2],
ti offre il myron con le lacrime
prima della tua sepoltura.

Ahimé, dice, per me è notte senza luce di luna,
furore tenebroso d’incontinenza,
amore di peccato!

Accetta i torrenti delle mie lacrime,
tu che attiri nelle nubi l’acqua del mare.
Piegati ai gemiti del mio cuore,
tu che hai piegato i cieli nel tuo ineffabile annientamento.

Bacerò i tuoi piedi immacolati,
li asciugherò con i riccioli del mio capo,
quei piedi, di cui Eva a sera percepì il suono
dei passi nel Paradiso
e per timore si nascose.

Chi investigherà la moltitudine dei miei peccati
E l’abisso dei tuoi giudizi,
o mio Salvatore, che salvi le anime?
Non disprezzare la tua serva,
tu che possiedi incommensurabile la misericordia!


 Il tropario dell'innografa Cassianì è uno dei testi per il mercoledì santo che viene cantato al mattutino e al vespro. Di bellezza e profondità uniche nel suo genere, è stato scritto da una monaca che visse a Costantinopoli nella prima metà del IX secolo. Canta l'unzione che la donna peccatrice riservò a Gesù prima della sua passione. La figura delle donne mirofore - portatrici di unguento (myron) - è nei vangeli, sia prima della passione di Cristo sia dopo la sua risurrezione. Il tropario non precisa l'identità della donna: una peccatrice, come viene presentata da Matteo e da Marco; oppure Maria sorella di Lazzaro, come viene presentata da Giovanni. Il testo è un canto alla misericordia, al perdono e all'amore eterno di Dio per l'uomo, pur peccatore.
La donna peccatrice percepisce la divinità di Cristo, il suo potere di guarire, la sua forza per perdonare e salvare. Il processo della sua conversione è presentato con l'immagine dell'assumere il ruolo di mirofora, che offrendo a Cristo l'unguento in previsione della sua sepoltura, come nel vangelo di Giovanni. E dopo la risurrezione sarà Cristo stesso a dare all'umanità redenta se stesso come unguento di salvezza.
"Ahimé, sono prigioniera di una notte senza luce di luna, furore tenebroso di incontinenza, amore di peccato! Accetta i torrenti delle mie lacrime, tu che attiri nelle nubi l'acqua del mare. Piègati ai gemiti del mio cuore, tu che hai piegato i cieli nel tuo ineffabile annientamento". La seconda parte del poema è la preghiera accorata della donna a Cristo. Il primo versetto non si riferisce soltanto all'oscurità dell'anima peccatrice, ma anche alla Pasqua celebrata nel giorno di luna piena. Essendo tutto il tropario indirizzato a Cristo, l'autrice usa immagini cristologicamente contrastanti per sottolineare sia la vera divinità di Cristo che la sua vera umanità, immagini che tra loro si completano. Sono da notare anche i due imperativi messi da Cassianì in bocca della donna: "accetta" e "piègati", forme verbali che danno l'idea della grande fiducia e libertà dell'uomo nei confronti di Dio.
"Bacerò i tuoi piedi immacolati, li asciugherò con i riccioli del mio capo, quei piedi di cui Eva a sera percepì il suono dei passi nel paradiso e per timore si nascose. Chi mai potrà scrutare la moltitudine dei miei peccati e l'abisso dei tuoi giudizi, o mio Salvatore, che salvi le anime?". La terza parte presenta l'atteggiamento della donna: il suo amore verso Cristo, che nel poema è chiaramente anche il Creatore che cammina nel paradiso e di cui Eva sente i passi. Il tema del Logos creatore è frequente nei Padri, ma nel testo è singolare la bellezza dell'immagine che accosta i piedi di Cristo baciati dalla donna ai piedi di cui Eva sente il suono nel paradiso. I peccati della donna sono moltitudine; ma i giudizi e le decisioni di Cristo nei suoi confronti sono un abisso di misericordia, evocata nella preghiera conclusiva: "Non disprezzare la tua serva, tu che possiedi incommensurabile la misericordia!".

(senza problema alcuno autore della riflessione il fratello greco cattolico  e  vescovo MANUEL NIN)









venerdì 10 aprile 2020

(con traduzione italiana)CORONAVIRUS PRIÈRE POUR LES MÉDECINS ET LE PERSONNEL SOIGNANT


dal sito della Paroisse Saint Athanase & Saint Amand- Paroisse de l'Eglise orthodoxe des Gaules à Lillois (Belgique) in francese su testo originale inglese Cathedral John The Baptist,Washington D.C., USA)-The Cathedral of St. John the Baptist in Washington, D.C. is a church of the Russian Orthodox Church Outside Russia.

http://www.paroisse-athanase-amand.be/2020/04/priere-pour-les-medecins-et-le-personnel-soignant.html


Seigneur Jésus-Christ notre Dieu, Ami de l’homme,
Médecin de nos âmes et de nos corps,
Qui supportas la douleur de nos infirmités,
et par les blessures duquel nous sommes guéris;
Qui donnas la vue à l'homme né aveugle;
Qui redressas la femme
qui était courbée depuis 18 ans;
Qui donnas la parole et la vue
au démoniaque muet;
Qui non seulement pardonnas au paralytique ses péchés,
mais le guéris pour qu'il puisse marcher;
Qui restauras la main desséchée d'un homme
en détresse;
Qui arrêtas l'écoulement du sang
de celle qui saigna pendant 12 ans;
Qui ressuscitas la fille de Jaïre;
Et ramenas à la vie Lazare, mort depuis quatre jours;
Et qui guéris toute infirmité sous le soleil :
Accorde maintenant, Seigneur,
Ta grâce à tous ceux qui sont ici réunis,
qui ont travaillé
et étudié heure après heure,
pour aller dans le monde entier
guérir les gens par le talent que Tu as donné à
chacun d'eux.
Fortifie-les, par Ta force,
pour qu'ils ne craignent aucun mal
ni aucune maladie.
Éclaire-les
pour qu'ils ne fassent aucun mal
par les oeuvres de leurs mains,
et préserve-les,
ainsi que ceux qu'ils servent, dans la paix,
car Tu es notre Dieu,
et nous n'en connaissons nul autre,
et à Toi nous rendons gloire
avec Ton Père Qui est de toute éternité,
et avec Ton Esprit très saint,
bon et donateur de vie,
et maintenant et toujours
et aux siècles des siècles.
Amen !
(Version anglaise
Cathedral John The Baptist,Washington D.C., USA)



Traduzione   in  Italiano  curata da   ALESSANDRA   SIMONETTI e  del  PADRE  GIOVANNI


PREGHIERA PER I MEDICI E PER  GLI  INFERMIERI 

Signore Gesù Cristo, nostro Dio, 
Amico dell'uomo
Medico delle nostre anime e dei nostri corpi, 
Che sopportasti il dolore delle nostre infermità,
e attraverso le ferite dalle quali noi siamo guariti;
Che donasti la vista al cieco nato;
Che raddrizzasti la donna
che era curva da diciotto  anni;
Che donasti la parola e la vista
al  muto indemoniato
Che non solo perdonasti al paralitico i suoi peccati,
ma lo guaristi affinché potesse camminare;
Che restaurasti la mano paralizzata di un uomo
in difficoltà;
Che arrestasti il flusso sanguigno
di colei che sanguinò per dodici anni;
Che resuscitasti la figlia di Giairo;
E riportasti in vita Lazzaro, morto da quattro giorni;
E che guaristi ogni malattia durante  i tuoi  anni di  predicazione :
Accorda ora, Signore,
la tua grazia a tutti coloro che si sono riuniti qui, 
che hanno lavorato
e studiato ora dopo ora,
per andare nel mondo intero
a guarire le persone attraverso il talento che tu hai donato a ciascuno di loro.
Fortificali, attraverso la Tua forza,
affinché essi non temano alcun male
né alcuna malattia.
Illuminali,
affinché non facciano alcun male 
attraverso le opere delle loro mani,
e preservali nella pace ,
così come coloro che  sono  utili  in questo  ministero
poiché Tu sei nostro Dio,
e noi non ne conosciamo alcun altro,
e a Te rendiamo gloria
col Padre Tuo Che è da tutta l'eternità 
e con il Tuo santissimo Spirito,
buono e datore di vita, 
e ora e sempre
e nei secoli dei secoli.
Amìn !

(Versione inglese Cattedrale S. Giovanni Battista, Washington D.C., USA)