lunedì 22 aprile 2019

Mattutino del Martedì Grande [detto Ufficio dello Sposo] si celebra la sera del Grande Lunedi

Mattutino del Martedì Grande [detto Ufficio dello Sposo]


si celebra la sera del Grande Lunedi 



Matteo 22,15-23,39

Il tributo a Cesare
=(Mr 12:13-17Lu 20:20-26Gb 5:13
22,15 Allora i farisei si ritirarono e tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nelle sue parole. 16 E gli mandarono i loro discepoli con gli erodiani a dirgli: «Maestro, noi sappiamo che sei sincero e insegni la via di Dio secondo verità, e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone. 17 Dicci dunque: Che te ne pare? È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» 18 Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, disse: «Perché mi tentate, ipocriti? 19 Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli porsero un denaro. 20 Ed egli domandò loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» 21 Gli risposero: «Di Cesare». E Gesù disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio». 22 Ed essi, udito ciò, si stupirono e, lasciatolo, se ne andarono.


Dibattito sulla risurrezione
=(Mr 12:18-27Lu 20:27-402Ti 3:6-9
23 In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 24 «Maestro, Mosè ha detto: "Se uno muore senza figli, il fratello suo sposi la moglie di lui e dia una discendenza a suo fratello". 25 Vi erano tra di noi sette fratelli; il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie a suo fratello. 26 Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo. 27 Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l'hanno avuta». 29 Ma Gesù rispose loro: «Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio. 30 Perché alla risurrezione non si prende né si dà moglie; ma i risorti sono come angeli nei cieli. 31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: 32 "Io sono il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe"? Egli non è il Dio dei morti, ma dei vivi». 33 E la folla, udite queste cose, stupiva del suo insegnamento.


Il gran comandamento
=Mr 12:28-34 (Lu 10:25-37)
34 I farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si radunarono; 35 e uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: 36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».


Gesù interroga i farisei
=(Mr 12:35-37Lu 20:41-44)
41 Essendo i farisei riuniti, Gesù li interrogò, 42 dicendo: «Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?» Essi gli risposero: «Di Davide». 43 Ed egli a loro: «Come mai dunque Davide, ispirato dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: 44 "Il SIGNORE ha detto al mio Signore:
'Siedi alla mia destra
finché io abbia messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi'"? 45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?» 46 E nessuno poteva replicargli parola; da quel giorno nessuno ardì più interrogarlo.


Gesù condanna gli scribi e i farisei
=(Mr 12:38-39Lu 20:45-47; 11:43, 46)(Mt 6:1-5, 16Lu 14:7-11)
23,1 Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, 2 dicendo: «Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. 3 Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno. 4 Infatti, legano dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; 6 amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, 7 i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbì!" 8 Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. 10 Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; 11 ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. 12 Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.
=(Mr 12:40Lu 11:38-52)
13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. 14 [Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete maggior condanna.] 15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi. 16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l'oro del tempio, resta obbligato. 17 Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che santifica l'oro? 18 E se uno, voi dite, giura per l'altare, non importa; ma se giura per l'offerta che c'è sopra, resta obbligato. 19 Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che santifica l'offerta? 20 Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per tutto quello che c'è sopra; 21 e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che lo abita; 22 e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra. 23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello. 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l'esterno diventi pulito. 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. 28 Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. 29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché costruite i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti 30 e dite: "Se fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere il sangue dei profeti!" 31 In tal modo voi testimoniate contro voi stessi, di essere figli di coloro che uccisero i profeti. 32 E colmate pure la misura dei vostri padri! 33 Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna? 34 Perciò ecco, io vi mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, 35 affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che voi uccideste fra il tempio e l'altare. 36 Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su questa generazione.


Il lamento di Gesù su Gerusalemme
=Lu 13:34-35; 19:41-44Ez 24:6-14; cfr. Gr 22:5
37 «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! 38 Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. 39 Infatti vi dico che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"»

   Risultati immagini per icona della parusia del SignoreAlla Divina Liturgia dei Presantificati 


celebrata il Grande Lunedi 

Esodo 1,11-20

11 Stabilirono dunque su di loro dei sovrintendenti ai lavori, che li opprimessero con le loro angherie. Così essi costruirono al Faraone le città-deposito, Pithom e Raamses. 12 Ma più li opprimevano, più essi moltiplicavano e si estendevano; per questo gli Egiziani giunsero a temere grandemente i figli d'Israele, 13 e gli Egiziani costrinsero i figli d'Israele a servire con asprezza, 14 e amareggiarono la loro vita con una dura schiavitù, nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Li obbligavano a fare tutti questi lavori con asprezza.
Il Faraone cerca di sterminare il popolo d'Israele
15 Il re d'Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Scifrah e l'altra si chiamava Puah, e disse: 16 «Quando assisterete le donne ebree partorienti, e le vedrete sul sedile del parto, se è un maschio, uccidetelo; ma se è una femmina, lasciatela vivere». 17 Ma le levatrici ebbero timore di DIO e non fecero come il re d'Egitto aveva loro comandato, e lasciarono in vita i bambini maschi. 18 Allora il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato in vita i bambini maschi?». 19 Le levatrici risposero al Faraone: «Perché le donne ebree non sono come le egiziane, ma sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno già partorito». 20 Or DIO fece del bene a quellelevatrici; e il popolo moltiplicò e divenne straordinariamente forte.

Giobbe 1,1-12

Le grandi ricchezze di Giobbe e la sua rettitudine
1 C'era nel paese di Uz un uomo chiamato Giobbe. Quest'uomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male. 2 Gli erano nati sette figli e tre figlie. 3 Inoltre possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di buoi, cinquecento asine e un grandissimo numero di servi. Così quest'uomo era il più grande di tutti gli Orientali. 4 I suoi figli solevano andare a banchettare in casa di ciascuno, nel suo giorno; e mandavano a chiamare le loro tre sorelle perché venissero a mangiare e a bere con loro. 5 Quando la serie dei giorni di banchetto era terminata, Giobbe li andava a chiamare per purificarli; si alzava al mattino presto e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro, perché Giobbe pensava: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano bestemmiato DIO nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.
Nella prima prova Giobbe perde tutti i suoi beni e i figli
6 Un giorno avvenne che i figli di DIO andarono a presentarsi davanti all'Eterno, e in mezzo a loro andò anche Satana. 7 L'Eterno disse a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose all'Eterno e disse: «Dall'andare avanti e indietro sulla terra e dal percorrerla su e giù». 8 L'Eterno disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Poiché sulla terra non c'è nessun altro come lui, che sia integro, retto, tema DIO e fugga il male». 9 Allora Satana rispose all'Eterno e disse: «È forse per nulla che Giobbe teme DIO? 10 Non hai tu messo un riparo tutt'intorno a lui, alla sua casa e a tutto ciò che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame è grandemente cresciuto nel paese. 11 Ma stendi la tua mano e tocca tutto ciò che possiede e vedrai se non ti maledice in faccia». 12 L'Eterno disse a Satana: «Ecco, tutto ciò che possiede è in tuo potere; non stendere però la mano sulla sua persona». Così Satana si ritirò dalla presenza dell'Eterno.

Matteo 24,3-35

3 Poi, mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell'età presente?». 4 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca! 5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo"; e ne sedurranno molti. 6 Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano, ma non sarà ancora la fine. 7 Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi. 8 Ma tutte queste cose saranno soltanto l'inizio delle doglie di parto. 9 Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome. 10 Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l'un l'altro. 11 E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. 12 E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà; 13 ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».
Il sermone profetico (seguito): La grande tribolazoine
15 «Quando dunque avrete visto l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda), 16 allora coloro che sono nella Giudea fuggano ai monti. 17 Chi si trova sulla terrazza della casa, non scenda a prendere qualcosa di casa sua; 18 e chi è nei campi, non torni indietro a prendere il suo mantello. 19 Ma guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 20 E pregate che la vostra fuga non accada d'inverno, né di sabato, 21 perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora se qualcuno vi dice: "Ecco, il Cristo è qui", oppure "È là", non gli credete. 24 Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto. 26 Se dunque vi dicono: "Ecco è nel deserto", non vi andate: "Ecco è nelle stanze segrete", non ci credete. 27 Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28 Poiché dovunque sarà il carname, lì si aduneranno le aquile».
Il sermone profetico (seguito): La venuta del Figlio dell'uomo
29 «Ora, subito dopo l'afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 30 E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria. 31 Ed egli manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba; ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità dei cieli all'altra. 32 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando ormai i suoi rami s'inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che l'estate è vicina. 33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, anzi alle porte. 34 In verità vi dico che questa generazione non passerà, finché tutte queste cose non siano avvenute. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».



sabato 13 aprile 2019

Western Rite -Chiesa Una ed Indivisa-La Quaresima Secondo i sacri canoni ecclesiali della Chiesa di Roma,


tratto dal Gruppo Facebook 

Gruppo di Studio Ortodosso San Gregorio Magno 





Secondo i sacri canoni ecclesiastici della Chiesa di Roma, le dedicazioni del tempo quaresimale sono:

- Domenica di Septuagesima, detta "della parabola dei vignaioli".
Evangelo: Matteo 20:1-16
Risultati immagini per icone ed immagini Parabola degli operai delle diverse ore
Matteo 20:1-16
Parabola degli operai delle diverse ore
1 «Il regno dei cieli infatti è simile a un padrone di casa, che di buon mattino uscì per prendere a giornata dei lavoratori e mandarli nella sua vigna. 2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso l'ora terza, ne vide altri che stavano in piazza disoccupati. 4 E disse loro: "Andate anche voi nella vigna e io vi darò ciò che è giusto". Ed essi andarono. 5 Uscito di nuovo verso l'ora sesta e l'ora nona, fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso l'undicesima ora, ne trovò altri che se ne stavano disoccupati e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla?". 7 Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna e riceverete ciò che è giusto". 8 Poi fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e paga loro il salario, cominciando dagli ultimi fino ai primi". 9 E, venuti quelli dell'undicesima ora, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando vennero i primi, pensavano di ricevere di più, ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. 11 Nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa, 12 dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato soloun'ora, e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso e il caldo della giornata". 13 Ma egli, rispondendo, disse a uno di loro: "Amico, io non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 14 Prendi ciò che è tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. 15 Non mi è forse lecito fare del mio ciò che voglio? O il tuo occhio è cattivo, perché io sono buono?". 16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi, perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».


- Domenica di Sessuagesima, detta "della parabola del seminatore"
Evangelo: Luca 8:4-15

Risultati immagini per icone ed immagini Parabola del seminatore

Luca 8:4-15
Parabola del seminatore
4 Ora, mentre si radunava una grande folla ed accorreva a lui gente da ogni città, egli disse in parabola: 5 «Un seminatore uscì a seminare la sua semente; e mentre egli seminava, una parte cadde lungo la via, fu calpestata e gli uccelli del cielo la mangiarono. 6 Un'altra parte cadde sulla roccia e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. 7 Un'altra parte cadde fra le spine; e le spine, cresciute insieme, la soffocarono. 8 Una parte invece cadde in buona terra, germogliò e fruttò il cento per uno». Dette queste cose, esclamò: «Chi ha orecchi da udire, oda!». 9 Allora i suoi discepoli gli domandarono che cosa significasse quella parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri essi sono proposti in parabole, affinché vedendo non vedano e udendo non intendano. 11 Or questo è il significato della parabola: La semente è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada sono coloro che odono la parola; ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la parola con gioia; costoro però non hanno radice, credono per un certo tempo, ma al momento della prova, si tirano indietro. 14 E la parte che è caduta fra le spine sono coloro che hanno udito la parola; ma, strada facendo, sono soffocati dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita, e non giungono a maturità. 15 Ma la parte che è caduta in buona terra sono coloro che, dopo aver udita la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono e portano frutto con perseveranza».

Immagine correlata

- Domenica di Quinqagesima, detta "Il miracolo del Cieco"
Evangelo: Luca 18:31-43

Mercoledì delle Ceneri

Luca 18:31-43

Gesù annunzia la sua passione
31 Poi prese con sé i dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e tutte le cose scritte dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compiranno. 32 Egli infatti sarà consegnato in mano dei gentili, sarà schernito e oltraggiato e gli sarà sputato addosso. 33 E, dopo averlo flagellato, lo uccideranno; ma il terzo giorno risusciterà». 34 Ma essi non compresero nulla di tutto ciò: questo parlare era per loro oscuro e non capivano le cose che erano state loro dette.
Il cieco di Gerico
35 Ora, come egli si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada, mendicando; 36 sentendo passare la folla, domandò che cosa fosse; 37 gli risposero che stava passando Gesù, il Nazareno. 38 Allora egli gridò, dicendo: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me». 39 Quelli che camminavano davanti lo sgridavano perché tacesse, ma lui gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me». 40 Allora Gesù, fermatosi, ordinò che gli fosse condotto e, quando gli fu vicino, lo interrogò, 41 dicendo: «Cosa vuoi che io ti faccia?». Ed egli disse: «Signore, che io recuperi la vista». 42 E Gesù gli disse: «Recupera la vista; la tua fede ti ha guarito». 43 All'istante egli recuperò la vista e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, vedendo questo, diede lode a Dio.

Risultati immagini per icone ed immagini gesù tentato nel deserto- PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA
"di Gesù tentato nel Deserto"
Vangelo: Matteo 4:1-11


Matteo 4:1-11

La tentazione di Gesù
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 Ora il tentatore, accostandosi, gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». 4 Ma egli, rispondendo, disse: «Sta scritto: "L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio"». 5 Allora il diavolo lo trasportò nella santa città, lo pose sull'orlo del tempio 6 e gli disse: «Se sei il Figlio di Dio, gettati giù, perché sta scritto: "Egli darà ordine ai suoi angeli riguardo a te; ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché non urti col tuo piede in alcuna pietra"». 7 Gesù gli disse: «Sta anche scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». 8 Di nuovo il diavolo lo trasportò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, 9 e gli disse: «Io ti darò tutte queste cose se, prostrandoti a terra, mi adori». 10 Allora Gesù gli disse: «Vattene Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo"». 11 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli gli si accostarono e lo servivano.


Risultati immagini per icone ed immagini la trasfigurazione
Seconda Domenica detta "di Gesù con Mosè ed Elia". 
Vangelo: Matteo 17:1-9


Matteo 17:1-9

La trasfigurazione
1 Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte; 2 e fu trasfigurato alla loro presenza: la sua faccia risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3 Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4 Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Signore, è bene che noi stiamo qui; se vuoi, faremo qui tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». 5 Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò; e si udì una voce dalla nuvola che diceva: «Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!». 6 E i discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran spavento. 7 Ma Gesù, accostatosi, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete!». 8 Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno se non Gesù tutto solo. 9 Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest'ordine dicendo: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risuscitato dai morti».

Immagine correlata

Terza Domenica: "dell'Esorcismo contestato dai farisei"
Vangelo: Luca 11:14-28


Luca 11:14-28

La bestemmia dei farisei
14 Or egli stava scacciando un demone che era muto; e avvenne che, quando il demone fu uscito, il muto parlò e le folle si meravigliarono. 15 Ma alcuni di loro dissero: «Egli scaccia i demoni per mezzo di Beelzebub, il principe dei demoni». 16 Altri invece, per metterlo alla prova, chiedevano da lui un segno dal cielo. 17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina, e ogni casa divisa contro se stessa crolla. 18 Se dunque anche Satana è diviso contro se stesso, come può durare il suo regno? Poiché voi dite che io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub. 19 Or se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub, per mezzo di chi li scacciano i vostri figli? Perciò essi saranno i vostri giudici. 20 Ma se io scaccio i demoni col dito di Dio, il regno di Dio è dunque giunto fino a voi. 21 Quando l'uomo forte, ben armato, custodisce la sua casa, i suoi beni stanno al sicuro. 22 Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, questi gli toglie l'armatura nella quale confidava e ne divide le sue spoglie. 23 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me disperde. 24 Quando lo spirito immondo esce da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa dalla quale sono uscito". 25 E, se quando torna, la trova spazzata e adorna, 26 allora va e prende con sé sette altri spiriti peggiori di lui, ed essi entrano là e vi abitano; e l'ultima condizione di quell'uomo diviene peggiore della prima». 27 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato». 28 Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano».

La moltiplicazione dei pani e dei pesci miniatura copta XVII sec.

Quarta Domenica: "Moltiplicazione dei pani e dei pesci".

Vangelo: Giovanni 6:1-15

Velazione delle immagini

Giovanni 6:1-15

La moltiplicazione dei pani
1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade. 2 E una grande folla lo seguiva, perché vedevano i segni che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte e là si sedette con i suoi discepoli. 4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. 5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché costoro possano mangiare?». 6 Or diceva questo per metterlo alla prova, perché egli sapeva quello che stava per fare. 7 Filippo gli rispose: «Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno di loro possa avere un pezzetto». 8 Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse: 9 «V'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due piccoli pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 10 E Gesù disse: «Fate sedere la gente!». Or c'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila. 11 Poi Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E, dopo che furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati perché niente si perda». 13 Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d'orzo avanzati a coloro che avevano mangiato. 14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesù aveva fatto, disse: «Certamente costui è il profeta, che deve venire nel mondo». 15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.

Risultati immagini per icone ed immagini prima che Abramo Fosse io sonoDomenica di Passione


Giovanni 8:46-59

46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio». 48 Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: «Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?». 49 Gesù rispose: «Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate. 50 Or io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica. 51 In verità, in verità vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte in eterno». 52 Gli dissero dunque i Giudei: «Ora conosciamo che tu hai un demone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte in eterno". 53 Sei tu più grande del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». 54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla. È il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio. 55 Ma voi non l'avete conosciuto, io però lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». 57 I Giudei dunque gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?». 58 Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono». 59 Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio, passando in mezzo a loro, e così se ne andò.
Risultati immagini per icone ed immagini domenica delle palme ingresso di Gesù a Gerusalemme
DOMENICA DELLE PALME
Passione secondo Matteo, 26:36-75 ; 27:1-66.


Gesù nel Getsemani
36 Allora Gesù andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e grande angoscia. 38 Allora egli disse loro: «L'anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E, andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: «Così non avete potuto vegliare neppure un'ora con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; poiché lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà!». 43 Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti. 44 E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole. 45 Ritornò poi dai suoi discepoli e disse loro: «Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l'ora è giunta e il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».
Arresto di Gesù
47 E mentre egli parlava ancora, ecco Giuda, uno dei dodici, arrivò, e con lui una grande turba con spade e bastoni, mandati dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48 Or colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che io bacerò, è lui; prendetelo». 49 E in quell'istante, accostatosi a Gesù, gli disse: «Salve, Maestro!». E lo baciò caldamente. 50 E Gesù gli disse: «Amico, cosa sei venuto a fare?». Allora essi, accostatisi a Gesù, gli posero le mani addosso e lo presero. 51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, stesa la mano, trasse fuori la sua spada e percosse il servo del sommo sacerdote, recidendogli un orecchio. 52 Allora Gesù gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada. 53 Pensi forse che io non potrei adesso pregare il Padre mio, perché mi mandi più di dodici legioni di angeli? 54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, le quali dicono che deve avvenire così?». 55 In quello stesso momento Gesù disse alle turbe: «Voi siete usciti a prendermi con spade e bastoni, come contro un brigante; eppure ogni giorno ero seduto in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e non mi avete preso. 56 Ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono.
Gesù davanti al sinedrio
57 Or quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 E Pietro lo seguì da lontano fino al cortile del sommo sacerdote, e, entrato dentro, si pose a sedere con le guardie per vedere la fine. 59 Ora i capi dei sacerdoti, gli anziani e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per farlo morire, 60 ma non ne trovavano alcuna; sebbene si fossero fatti avanti molti falsi testimoni, non ne trovarono. Ma alla fine vennero avanti due falsi testimoni 61 i quali dissero: «Costui ha detto: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni"». 62 Allora il sommo sacerdote, alzatosi, gli disse: «Non rispondi nulla a ciò che costoro testimoniano contro di te?». 63 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote replicò dicendo: «Io ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 Gesù gli disse: «Tu l'hai detto! Anzi io vi dico che in avvenire voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote stracciò le sue vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; quale bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia. 66 Che ve ne pare?». Ed essi, rispondendo, dissero: «Egli è reo di morte!». 67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; ed altri lo percossero con pugni, 68 dicendo: «O Cristo, indovina! Chi ti ha percosso?».
Gesù rinnegato da Pietro
69 Ora Pietro sedeva fuori nel cortile e una serva si accostò a lui, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo». 70 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so di che stai parlando». 71 Come egli uscì nell'atrio, un'altra lo vide e disse a quelli che erano là: «Anche costui era con Gesù il Nazareno!». 72 Ma egli di nuovo lo negò con giuramento, dicendo: «Io non conosco quell'uomo». 73 Poco dopo anche gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: «Certo, anche tu sei uno di loro, perché il tuo parlare ti tradisce». 74 Allora egli cominciò a maledire e a giurare, dicendo: «Io non conosco quell'uomo». E in quell'istante il gallo cantò. 75 Allora Pietro si ricordò di quello che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». Ed egli uscì, e pianse amaramente.
Il suicidio di Giuda
27:1 Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo, tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. 2 E, legatolo, lo condussero via e lo consegnarono nelle mani del governatore Ponzio Pilato. 3 Allora Giuda, che lo aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò i trenta sicli d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, 4 dicendo: «Ho peccato, tradendo il sangue innocente». Ma essi dissero: «Che c'importa? Pensaci tu!». 5 Ed egli, gettati i sicli d'argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. 6 Ma i capi dei sacerdoti presero quei denari e dissero: «Non è lecito metterli nel tesoro del tempio, perché è prezzo di sangue». 7 E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio, come luogo di sepoltura per i forestieri. 8 Perciò quel campo è stato chiamato sino ad oggi: "Campo di sangue". 9 Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia che disse: «E presero i trenta pezzi d'argento, il prezzo di colui che fu valutato, come è stato valutato dai figli d'Israele; 10 e li versarono per il campo del vasaio, come mi ordinò il Signore».
Gesù davanti a Pilato
11 Ora Gesù comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesù gli disse: «Tu lo dici!». 12 Accusato poi dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. 13 Allora Pilato gli disse: «Non odi quante cose testimoniano contro di te?». 14 Ma egli non gli rispose neppure una parola, tanto che il governatore ne fu grandemente meravigliato. 15 Ora il governatore, in occasione di ogni festività, aveva l'usanza di rilasciare alla folla un prigioniero, come essi volevano. 16 Avevano in quel tempo un ben noto prigioniero, di nome Barabba. 17 Quando si furono radunati, Pilato chiese loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù, detto Cristo?». 18 Perché egli sapeva bene che glielo avevano consegnato per invidia. 19 Ora, mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho molto sofferto in sogno, per causa sua». 20 Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero le folle a chiedere Barabba, e a far morire Gesù. 21 E il governatore, replicando, disse loro: «Quale dei due volete che vi liberi?». Essi dissero: «Barabba!». 22 Pilato disse loro: «Che farò dunque di Gesù, detto Cristo?». Tutti gli dissero: «Sia crocifisso!». 23 Ma il governatore disse: «Eppure, che male ha fatto?». Ma essi gridavano ancora più forte: «Sia crocifisso!». 24 Allora Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che anzi il tumulto cresceva sempre più, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». 25 E tutto il popolo rispondendo disse: «Siail suo sangue sopra di noi e sopra i nostri figli!». 26 Allora egli liberò loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare Gesù, lo diede loro, perché fosse crocifisso. 27 Allora i soldati del governatore, avendo condotto Gesù nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte. 28 E, spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto. 29 E, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra; e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano dicendo: «Salve, o re dei Giudei!». 30 Poi, sputandogli addosso, presero la canna e con quella lo percotevano sul capo. 31 E dopo averlo schernito, lo spogliarono di quel manto e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo condussero via per crocifiggerlo.
La crocifissione
32 Ora, uscendo, incontrarono un uomo di Cirene, di nome Simone, che costrinsero a portare la croce di Gesù33 E, giunti sul luogo detto Golgota, che vuol dire: "Il luogo del teschio", 34 gli diedero da bere dell'aceto mescolato con fiele; ma egli, avendolo assaggiato, non volle berne. 35 Dopo averlo crocifisso, si spartirono le sue vesti tirando a sorte, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: «Hanno diviso tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno tirato a sorte». 36 Postisi quindi a sedere, gli facevano la guardia. 37 Al di sopra del suo capo, posero anche la motivazione scritta della sua condanna: «COSTUI È GESÙ, IL RE DEI GIUDEI». 38 Allora furono crocifissi con lui due ladroni: uno a destra e l'altro a sinistra. 39 E coloro che passavano di là lo ingiuriavano scuotendo il capo, 40 e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso; se sei il Figlio di Dio, scendi giù dalla croce!». 41 Similmente, anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe, dicevano: 42 «Egli ha salvato gli altri e non può salvare se stesso; se è il re d'Israele, scenda ora giù dalla croce e noi crederemo in lui; 43 egli si è confidato in Dio; lo liberi ora, se veramente lo gradisce, poiché ha detto: "Io sono il Figlio di Dio"». 44 Anche i ladroni crocifissi con lui lo ingiuriavano allo stesso modo. 45 Dall'ora sesta fino all'ora nona si fecero tenebre su tutto il paese. 46 Verso l'ora nona, Gesù gridò con gran voce dicendo: «Elì, Elì, lammà sabactanì?». Cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 47 E alcuni fra i presenti, udito questo, dicevano: «Costui chiama Elia». 48 E in quell'istante uno di loro corse, prese una spugna, l'inzuppò d'aceto e, infilatala in cima ad una canna, gli diede da bere. 49 Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo». 50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. 51 Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono; 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesù, entrarono nella santa città e apparvero a molti. 54 Ora il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, veduto il terremoto e le cose accadute, temettero grandemente e dissero: «Veramente costui era il Figlio di Dio!». 55 Erano là presenti anche molte donne che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo; 56 fra di loro c'era Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e di Iose; e la madre dei figli di Zebedeo.
Il seppellimento di Gesù
57 Poi verso sera giunse un uomo ricco di Arimatea, di nome Giuseppe, il quale era pure discepolo di Gesù. 58 Costui si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse consegnato. 59 E Giuseppe, preso il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito; 60 e lo mise nel suo sepolcro nuovo, che egli si era fatto scavare nella roccia; poi, dopo aver rotolato una grande pietra all'ingresso del sepolcro, se ne andò. 61 Or Maria Maddalena e l'altra Maria stavano là, sedute di fronte al sepolcro. 62 E il giorno seguente, che era quello successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono presso Pilato, 63 dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, quando era ancora in vita, disse: "Dopo tre giorni io risusciterò". 64 Ordina dunque che il sepolcro sia ben custodito fino al terzo giorno, che talora non vengano i suoi discepoli di notte a rubare il corpo e poi dicano al popolo: "Egli è risuscitato dai morti"; così l'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo». 65 Ma Pilato disse loro: «Voi avete un corpo di guardia; andate, e assicurate il sepolcro, come vi sembra meglio». 66 Essi dunque andarono e assicurarono il sepolcro e, oltre a mettere la guardia, sigillarono la pietra.

venerdì 12 aprile 2019

Samedi l * Cinquième semaine du Grand Carême * Lectures du jour

Ebrei 9:24-28

24 Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi, 25 e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra ogni anno nel santuario con sangue non suo, 26 altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una sola volta, alla fine delle età, Cristo è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio, 28 così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza.

Risultati immagini per icone della confessione di Pietro

Marco 8:27-31
Confessione di Pietro
27 Poi Gesù con i suoi discepoli, se ne andò per le borgate di Cesarea di Filippo; e lungo il cammino interrogò i suoi discepoli, dicendo loro: «Chi dice la gente che io sia?». 28 Essi risposero: «Alcuni Giovanni Battista, altri Elia, ed altri uno dei profeti». 29 Ed egli disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». E Pietro, rispondendo, gli disse: «Tu sei il Cristo». 30 Allora egli intimò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. 31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse.

Vendredi * Cinquième semaine du Grand Carême Lectures pour Sexte et Vêpres du vendredi soir

SEXTE

Tropaire de la Prophétie


Ton 5 - Tu es célébré au dessus de tout, Christ notre Dieu - Tu renverses la terre - pour que reviennent et soient sauvés ceux qui l'habitent - et de nouveau Tu la fondes dans ta propre bonté - dans ton ineffable miséricorde - Par les prières de la Mère de Dieu, aie pitié de nous.
Gloire… Et maintenant… Tu es célébré au dessus de tout…
Prokimenon: Psaume 100
Ton 8 : Je chanterai l'amour - et le jugement, Seigneur.
V. : Je chanterai. J'écouterai sur le chemin de l'innocence


Isaia 45,11-17

11 Così dice l'Eterno, il Santo d'Israele e colui che l'ha formato: «Riguardo alle cose future mi fate domande circa i miei figli e mi date ordini circa l'opera delle mie mani? 12 Ma io ho fatto la terra e ho creato l'uomo su di essa; con le mie mani ho spiegato i cieli e comando a tutto il loro esercito. 13 Io l'ho suscitato nella mia giustizia e appianerò tutte le sue vie; egli ricostruirà la mia città e rimanderà liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni», dice l'Eterno degli eserciti. 14 Così dice l'Eterno: «Il frutto delle fatiche dell'Egitto e le merci dell'Etiopia e dei Sabei, uomini di alta statura, passeranno a te e saranno tuoi; essi cammineranno dietro a te, verranno in catene, si prostreranno davanti a te e ti supplicheranno, dicendo: "Certamente Dio è in te e non c'è alcun altro; non c'è altro DIO"». 15 In verità tu sei un Dio che ti nascondi, o DIO d'Israele, o Salvatore. 16 Saranno tutti quanti svergognati e confusi, sì, se ne andranno tutti insieme coperti di vergogna i fabbricanti di idoli. 17 Ma Israele sarà salvato dall'Eterno con una salvezza eterna; voi non sarete svergognati o confusi mai più in eterno.

Prokimenon: Psaume 101
Ton 4 : Seigneur entends ma prière - Que mon appel parvienne jusqu'à Toi.
V. : Ne me cache pas ta face.


VÊPRES DU VENDREDI SOIR

Prokimenon: Psaume 102
Ton 4 : Le Seigneur est miséricordieux - et compatissant.
V. : Mon âme, bénis le Seigneur.

L'immagine può contenere: 1 persona

Genesi 22,1-18

La fede di Abrahamo messa alla prova
1 Dopo queste cose DIO mise alla prova Abrahamo e gli disse: «Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». 2 E DIO disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio, colui che tu ami, Isacco, va' nel paese di Moriah e là offrilo in olocausto sopra uno dei monti che io ti dirò». 3 Così Abrahamo si alzò al mattino presto, mise il basto al suo asino, prese con sé due dei suoi servi e Isacco suo figlio e spaccò della legna per l'olocausto; poi partì per andare al luogo che DIO gli aveva detto. 4 Il terzo giorno Abrahamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abrahamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi ritorneremo da voi». 6 Così Abrahamo prese la legna per l'olocausto e la caricò su Isacco suo figlio; poi prese in mano sua il fuoco e il coltello e s'incamminarono tutt'e due insieme. 7 E Isacco parlò a suo padre Abrahamo e disse: «Padre mio!». Abrahamo rispose: «Eccomi, figlio mio». E Isacco disse: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». 8 Abrahamo rispose: «Figlio mio, DIO provvederà egli stesso l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutt'e due insieme. 9 Così giunsero al luogo che DIO gli aveva indicato, e là Abrahamo edificò l'altare e vi accomodò la legna; poi legò Isacco suo figlio e lo depose sull'altare sopra la legna. 10 Abrahamo quindi stese la mano e prese il coltello per uccidere suo figlio. 11 Ma l'Angelo dell'Eterno lo chiamò dal cielo e disse: «Abrahamo, Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». 12 L'Angelo disse: «Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo figlio». 13 Allora Abrahamo alzò gli occhi e guardò; ed ecco dietro di lui un montone, preso per le corna in un cespuglio. Così Abrahamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 E Abrahamo chiamò quel luogo Jehovah Jireh. Per questo si dice fino al giorno d'oggi: «Al monte dell'Eterno sarà provveduto». 15 L'Angelo dell'Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse: 16 «Io giuro per me stesso, dice l'Eterno, poiché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l'unico tuo figlio, 17 io certo ti benedirò grandemente e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza possederà la porta dei suoi nemici. 18 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».


Prokimenon: Psaume 103
Ton 4 Que tes œuvres sont grandes, Seigneur - Tu as tout fait avec sagesse.
V. Mon âme, bénis le Seigneur


Proverbi 17,17-18,5

17,17 L'amico ama in ogni tempo; ma un fratello è nato per l'avversità. 18 L'uomo privo di senno dà la mano come garanzia e s'impegna per il suo vicino. 19 Chi ama il peccato ama le liti, e chi innalza la sua porta cerca la rovina. 20 L'uomo disonesto di cuore non trova alcun bene, e chi ha la lingua perversa cade nei guai. 21 Chi genera uno stolto ne avrà afflizione, e il padre di uno stolto non potrà rallegrarsi. 22 Un cuore allegro è una buona medicina, ma uno spirito abbattuto inaridisce le ossa. 23 L'empio accetta regali di nascosto per pervertire le vie della giustizia. 24 La sapienza sta davanti a chi ha intendimento, ma gli occhi dello stolto vagano fino agli estremi confini della terra. 25 Il figlio stolto è causa di dolore per suo padre e amarezza per colei che l'ha partorito. 26 Non è bene condannare il giusto  colpire i principi per la loro rettitudine. 27 Chi modera le sue parole possiede conoscenza, e chi ha lo spirito calmo è un uomo prudente. 28 Anche lo stolto quando tace, è ritenuto saggio e, quando tiene chiuse le labbra, è considerato intelligente.
18,1 Chi si separa cerca la propria soddisfazione e si adira contro tutta la vera sapienza. 2 Lo stolto non prende piacere nella prudenza, ma soltanto a mettere in mostra il suo cuore. 3 Quando viene l'empio viene anche il disprezzo e con il disonore viene la vergogna. 4 Le parole della bocca di un uomo sono acque profonde; la fonte della sapienza è come un corso d'acqua che scorre gorgogliando. 5 Non è bene avere preferenze per l'empio, ofar cadere il giusto nel giudizio.


mercoledì 10 aprile 2019

Mercredi 10 avril * Cinquième semaine du Grand Carême Lectures pour Sexte et Vêpres du mercredi



tratto in francese per i tropari e i prokimena e per l'indicazione delle letture  da
https://www.facebook.com/groups/278116222374319/permalink/1043923335793600/

SEXTE

Tropaire de la Prophétie

Ton 5 - Vois les souffrances que les saints ont endurées pour Toi, Seigneur - et guéris toutes nos douleurs, nous Te prions, dans ton amour de l'homme.
Gloire… Et maintenant…
Vois les souffrances que les saints…

Prokimenon :Psaume 91

Ton 4 : Il est bon de confesser le Seigneur - de chanter ton nom, Très Haut.
V. : D'annoncer le matin ton amour, et dans la nuit ta vérité.


Lettura dal libro del Profeta Isaia  capitolo 41,versetti 4-14 

4 Chi ha operato e compiuto questo, chiamando le generazioni fin dal principio? Io, l'Eterno, sono il primo e con gli ultimi sarò sempre lo stesso». 5 Le isole lo vedono e sono prese da paura, le estremità della terra tremano; si avvicinano, arrivano. 6 Ognuno aiuta il suo compagno e dice al proprio fratello: «Coraggio!». 7 Il fabbro incoraggia l'orafo e chi rifinisce col martello incoraggia chi batte l'incudine e dice della saldatura: «Va bene» e la rinforza con chiodi, perché non si smuova. 8 «Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie di Abrahamo, mio amico, 9 te che ho preso dalle estremità della terra, che ho chiamato dagli angoli più remoti di essa e ti ho detto: "Tu sei il mio servo, ti ho scelto e non ti ho rigettato". 10 Non temere, perché io sono con te, non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia. 11 Ecco, tutti quelli che si sono infuriati contro di te saranno svergognati e confusi; quelli che combattono contro di te saranno ridotti a nulla e periranno. 12 Tu li cercherai ma non troverai più quelli che contendevano con te; quelli che ti facevano guerra saranno come nulla, come cosa che non esiste più. 13 Poiché io, l'Eterno, il tuo DIO, ti prendo per la mano destra e ti dico: "Non temere, io ti aiuto". 14 "Non temere, o verme di Giacobbe, o uomini d'Israele! Io ti aiuto", dice l'Eterno; "Il tuo Redentore è il Santo d'Israele"


Prokimenon: Psaume 92

Ton 2: Le Seigneur est entré dans son règne - Il s'est revêtu de splendeur.
V. : Le Seigneur s'est revêtu de puissance, Il s'en est entouré


VÊPRES DU MERCREDI SOIR
Prokimenon: Psaume 92
Ton 4 : Dieu de justice, Seigneur, Dieu de justice, parais.
V. : Lève Toi, Juge de la terre.


Genesi 17,1-9

Dio rinnova il suo patto con Abramo
1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro; 2 e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente». 3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e DIO gli parlò, dicendo: 4 «Quanto a me, ecco io faccio con te un patto: tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni. 5 E non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abrahamo, poiché io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni. 6 Ti renderò grandemente fruttifero. Quindi ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re. 7 E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te. 8 E a te, e alla tua discendenza dopo di te, darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprietà per sempre; e sarò il loro DIO».
La controparte umana del patto: la circoncisione
9 Poi DIO disse ad Abrahamo: «Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione.

Prokimenon: Psaume 93

Ton 4: Chantez au Seigneur un chant nouveau - chantez au Seigneur, toute la terre.
V. : Chantez au Seigneur. Bénissez Son Nom. Annoncez de jour en jour son salut.

Proverbi 15,20-16,9

15,20 Il figlio saggio allieta il padre, ma l'uomo stolto disprezza sua madre. 21 La follia è gioia per chi è privo di senno, ma l'uomo che ha intendimento cammina diritto. 22 I disegni falliscono dove non c'è consiglio, ma riescono dove c'è una moltitudine di consiglieri. 23 Uno prova gioia quando può dare una risposta, e quanto è buona una parola detta al tempo giusto! 24 Per l'uomo prudente la via della vita conduce in alto, per fargli evitare lo Sceol in basso. 25 L'Eterno distruggerà la casa dei superbi, ma renderà stabili i confini della vedova. 26 I pensieri malvagi sono un abominio all'Eterno, ma le parole affabili sono pure. 27 Chi è avido di guadagno mette nei guai la sua stessa casa, ma chi odia i regali vivrà. 28 Il cuore del giusto medita come deve rispondere, ma la bocca degli empi vomita cose malvagie. 29 L'Eterno è lontano dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti. 30 La luminosità degli occhi rallegra il cuore, una buona notizia irrobustisce le ossa. 31 L'orecchio che ascolta la riprensione di vita, dimorerà fra i saggi. 32 Chi rifiuta la correzione disprezza la sua stessa anima, ma chi dà ascolto alla riprensione acquista senno. 33 Il timore dell'Eterno è un ammaestramento di sapienza, e prima della gloria c'è l'umiltà.
Proverbi che incoraggiano a vivere bene e rettamente
16,1 Le disposizioni del cuore appartengono all'uomo, ma la risposta della lingua viene dall'Eterno. 2 Tutte le vie dell'uomo sono pure ai suoi occhi, ma l'Eterno pesa gli spiriti. 3 Affida all'Eterno le tue attività e i tuoi progetti riusciranno. 4 L'Eterno ha fatto ogni cosa per se stesso, anche l'empio per il giorno della sventura. 5 Chiunque è superbo di cuore è un abominio per l'Eterno; anche se stringe la mano ad un altro per un'alleanza, non rimarrà impunito. 6 Con la bontà e la verità l'iniquità si espia, e con il timore dell'Eterno uno si allontana dal male. 7 Quando l'Eterno gradisce le vie di un uomo, fa essere in pace con lui anche i suoi nemici. 8 È meglio poco con giustizia, che grandi rendite senza equità. 9 Il cuore dell'uomo programma la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi.

mercoledì 3 aprile 2019

Mercredi 3 avril * Quatrième semaine du Grand Carême Lectures pour Sexte et Vêpres du mercredi soir


Per la celebrazione dell'Ora sesta 

Isaia 26,21-27,9

26,21 Poiché ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire l'iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il suo sangue versatoe non nasconderà più i suoi uccisi.
Restaurazione d'Israele
27,1 In quel giorno l'Eterno punirà con la sua spada dura, grande e forte il Leviathan, l'agile serpente, il Leviathan, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare. 2 In quel giorno si dirà: «La vigna dal vino vermiglio, cantate di lei. 3 Io, l'Eterno, la custodisco, l'annaffio ad ogni istante, la custodisco notte e giorno, perché nessuno la danneggi. 4 Non c'è ira in me. Chi metterebbe in guerra contro di me rovi e pruni? Io muoverei contro di essi e li brucerei tutti insieme. 5 Uno dovrebbe piuttosto aggrapparsi alla mia forza per fare pace con me, sì, per fare pace con me». 6 Nei giorni a venire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e riempiranno di frutti la superficie della terra. 7 Ha Dio colpito Israele come ha colpito quelli che colpivano lui? L'ha egli ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? 8 Tu hai conteso con lui con misura, scacciandolo, mandandolo lontano. Egli l'ha portato via col suo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. 9 In questo modo sarà espiata l'iniquità di Giacobbe, e questo sarà tutto il frutto della rimozione del suo peccato, quando ridurrà tutte le pietre dell'altare come pietre di calce frantumate; così gli Ascerim e gli altari per l'incenso non risorgeranno più.



Per la celebrazione dei Vespri 


Genesi 9,18-10,1
Profezia di Noè riguardante i suoi discendenti
9,18 Or i figli di Noè che uscirono dall'arca furono: Sem, Cam e Jafet; e Cam è il padre di Canaan. 19 Questi sono i tre figli di Noè, e da loro fu popolata tutta la terra. 20 Poi Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare una vigna; 21 e bevve del vino e si ubriacò, e si scoperse in mezzo alla sua tenda. 22 E Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo ai suoi due fratelli di fuori. 23 Ma Sem e Jafet presero un mantello, se lo misero sulle loro spalle e, camminando all'indietro coprirono la nudità del loro padre; e, siccome avevano le loro facce rivolte dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre. 24 Quando Noè si svegliò dalla sua ebrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore, e disse: 25 «Maledetto sia Canaan! Egli sia il servo dei servi dei suoi fratelli!». 26 Poi disse: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO di Sem, e sia Canaan suo servo. 27 DIO ingrandisca Jafet e dimori nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!». 28 Dopo il diluvio, Noè visse trecentocinquant'anni. 29 Così tutto il tempo che Noè visse fu di novecentocinquant'anni; poi morì.

Discendenza di Jafet
10,1 Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Jafet; dopo il diluvio a loro nacquero dei figli.


Proverbi 12,23-13,9

12,23 L'uomo prudente nasconde la sua conoscenza, ma il cuore degli stolti proclama stoltezza. 24 La mano degli uomini solerti dominerà, ma quella dei pigri cadrà sotto lavoro forzato. 25 La preoccupazione nel cuore dell'uomo l'abbatte, ma una buona parola lo rallegra. 26 Il giusto sceglie attentamente il suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire. 27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma la solerzia è per l'uomo un bene prezioso. 28 Sul sentiero della giustizia vi è vita, e su quel sentiero non vi è morte.
13,1 Un figlio saggio ascolta l'ammaestramento di suo padre, ma lo schernitore non dà ascolto al rimprovero. 2 Dal frutto della sua bocca l'uomo mangerà ciò che è buono, ma l'anima dei perfidi si ciberà di violenza. 3 Chi custodisce la sua bocca protegge la propria vita, ma chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina. 4 L'anima del pigro desidera e non ha nulla, ma l'anima dei solerti sarà pienamente soddisfatta. 5 Il giusto odia la menzogna, ma l'empio è disgustoso e verrà svergognato. 6 La giustizia custodisce colui la cui via è integra, ma l'empietà fa cadere il peccatore. 7 C'è chi si comporta come un ricco, ma non ha nulla; c'è invece chi si comporta come un povero, ma ha molti beni. 8 Le ricchezze di un uomo servono peril riscatto della sua vita, ma il povero non sente alcuna minaccia. 9 La luce dei giusti risplende luminosa, ma la lampada degli empi si spegnerà.