sabato 26 maggio 2018

Domenica di Pentecoste

 

Al vespro del Sabato sera della Domenica di Pentecoste 

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Idiòmelon dell’imperatore Leone (Tono pl. 4) 

Venite, popoli,* adoriamo la Deità trisipostatica:* il Figlio nel Padre* insieme al santo 
Spirito.* Il Padre infatti ha intemporalmente generato* il Figlio coeterno e con lui 
regnante,* e lo Spirito santo era nel Padre,* glorificato insieme al Figlio;* una sola 
potenza, una sola sostanza,* una sola divinità* che noi tutti adoriamo dicendo:* Santo 
Dio,* che tutto hai creato mediante il Figlio,* con la sinergia del santo Spirito;*  Santo 
forte,* per il quale abbiamo conosciuto il Padre* e per il quale lo Spirito santo* è venuto 
nel mondo;* Santo immortale,* o Spirito Paraclito,* che dal Padre procedi* e nel Figlio 
riposi.* Triade santa, gloria a te.

 Lettura della profezia di Ezechiele (36, 24-28) 

Così dice il Signore: Vi prenderò di tra le genti, vi radunerò da tutte le terre e vi 
introdurrò nella vostra terra: vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le 
vostre impurità e da tutti i vostri idoli, e io vi purificherò: vi darò un cuore nuovo e uno 
spirito nuovo; toglierò il cuore di pietra dalla vostra carne e vi darò un cuore di carne, 
metterò in voi il mio Spirito e farò sì che camminiate nei miei precetti, che custodiate e 
mettiate in pratica i miei decreti. Abiterete nella terra che ho dato ai vostri padri, sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 


Alla litì. Stichirà idiòmela. (Tono 2) 

Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza,* e con gli apostoli, o Salvatore 
nostro,* è rifulsa la grazia del tuo Spirito.* Tu sei il nostro Dio,* sei Dio prima,* Dio 
dopo,* e per i secoli.

 
Gloria. Ora e sempre. (Tono pl. 4) 

Quando inviasti il tuo Spirito, Signore,* agli apostoli seduti in casa,* i figli degli Ebrei 
videro* e sbigottirono per la meraviglia:* li udivano infatti esprimersi in lingue straniere,* 
come lo Spirito concedeva loro;* infatti, da illetterati che erano,* essi erano divenuti 
sapienti* e conquistando le genti alla fede,* esponevano loro con eloquenza le cose 
divine.* Anche noi dunque a te acclamiamo:* O tu che sei apparso sulla terra* e ci hai 
salvati dall’errore,* Signore,* gloria a te. 


Agli Apostica

Gloria. Ora e sempre. (Tono pl. 4) 

Un tempo si confusero le lingue* per l’audacia che spinse a costruire la torre7
,* ma ora le lingue sono riempite di sapienza* per la gloria della scienza divina.* Là, Dio condannò gli empi per la loro colpa,* qui il Cristo illumina i pescatori con lo Spirito.* Allora si produsse come castigo l’impossibilità di parlarsi,* adesso si inaugura la concorde sinfonia delle voci* per la salvezza delle anime nostre. 


 Apolytìkion. (Tono pl. 4) 

Benedetto sei tu, Cristo Dio nostro:* tu hai reso sapientissimi i pescatori,* inviando 
loro lo Spirito santo,* e per mezzo loro* hai preso nella rete l’universo8
.* Amico degli  uomini, gloria a te. 


Al Mattutino  .testo completo in   

Vespro, Mattutino, Liturgia e Vespro della genuflessione della Domenica di Pentecoste (italiano)

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Al Vangelo del Mattutino

Giovanni 20:19-23

19 La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 20 Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».


Ufficio delle Letture alla Divina Liturgia 

Atti 2,1-11

La discesa dello Spirito Santo
1 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. 2 E all'improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. 4 Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi. 5 Or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo. 6 Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l'un l'altro: «Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? 8 Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti, 11 Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!»


Giovanni 7:37-53- Giovanni 8,12


37 Nell'ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.


40 Una parte dunque della gente, udite quelle parole, diceva: «Questi è davvero il profeta». 41 Altri dicevano: «Questi è il Cristo». Altri, invece, dicevano: «Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo? 42 La Scrittura non dice forse che il Cristo viene dalla discendenza di Davide e da Betlemme, il villaggio dove stava Davide?» 43 Vi fu dunque dissenso, tra la gente, a causa sua; 44 e alcuni di loro lo volevano arrestare, ma nessuno gli mise le mani addosso.
45 Le guardie dunque tornarono dai capi dei sacerdoti e dai farisei, i quali dissero loro: «Perché non l'avete portato?» 46 Le guardie risposero: «Nessuno parlò mai come quest'uomo!» 47 Perciò i farisei replicarono loro: «Siete stati sedotti anche voi? 48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui? 49 Ma questo popolino, che non conosce la legge, è maledetto!» 50 Nicodemo (uno di loro, quello che prima era andato da lui) disse: 51 «La nostra legge giudica forse un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quello che ha fatto?» 52 Essi gli risposero: «Sei anche tu di Galilea? Esamina, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta».
53 [E ognuno se ne andò a casa sua.

Giovanni 8,12

Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».


Testo in greco,in slavonico e in georgiano  dell'Ufficio delle letture della Divina Liturgia
 http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a4838/f255/Domenica%20della%20Santa%20Pentecoste%20multilingue.pdf



testo in romeno dell'ufficio delle Letture della Divina Liturgia
 http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2018/MERINDE%20PENTRU%20SUFLET%2026%20MAI%202018.pdf


APOLITIKION

 Εὐλογητὸς εἶ, Χριστὲ ὁ Θεὸς ἡμῶν, ὁ πανσόφους τοὺς ἁλιεῖς ἀναδείξας, καταπέμψας αὐτοῖς τὸ Πνεῦμα τὸ ἅγιον, καὶ δι' αὐτῶν τὴν οἰκουμένην σαγηνεύσας, φιλάνθρωπε, δόξα σοι.

 Benedetto sei Tu, o Cristo Dio nostro, che hai mostrato sapienti i pescatori per aver mandato lo Spirito Santo, e per mezzo di essi hai preso nelle reti il mondo; o amico degli uomini, gloria a te.

 Binecuvântat ești, Hristoase, Dumnezeul nostru, Cela ce preaînțelepți pe pescari ai arătat, trimițându-le lor Duhul Sfânt și printr-înșii lumea ai vânat, Iubitorule de oameni, mărire ție.

 

 

Al Vespro della Domenica.Vespro delle Grandi Metanie/Genuflessione

testo intero in

 

IL GRANDE VESPERO DI PENTECOSTE O DELLA GENUFLESSIONE (italiano)

 

si trascrive la prima preghiera  della Genuflessione

 Signore purissimo, immacolato, eterno, invisibile, inaccessibile, imperscrutabile, immutabile, invincibile, incommensurabile, longanime, solo immortale, che abiti una luce inaccessibile; che hai creato il cielo e la terra, il mare e tutti gli esseri che essi contengono; Tu che esaudisci le nostre domande prima che Ti invochiamo. Ti preghiamo e Ti domandiamo, Sovrano che hai amore per gli uomini, Padre del nostro Signore e Dio e Salvatore Gesù Cristo, che per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dal cielo e si è incarnato di Santo Spirito dalla semprevergine Maria e gloriosa Madre di Dio; Cristo, che dapprima insegnando con le parole e poi mostrando con le opere, cioè quando sopportò la salvifica Passione ci diede l’esempio e ci mostrò come dei servitori umili, peccatori ed indegni, devono offrirti le loro preghiere inchinando la fronte e flettendo le ginocchia per i propri peccati e le ignoranze del popolo. Tu stesso, pieno di misericordia ed amico degli uomini, ascoltaci nel giorno in cui Ti invochiamo e soprattutto in questo cinquantesimo giorno, nel quale, dopo la Sua Ascensione ai cieli e la sua sessione alla Tua destra, Dio Padre, inviasti il Santo Spirito sui suoi santi discepoli ed apostoli; e lo Spirito sostò sopra ciascuno di essi e tutti furono ripieni della Sua grazia inesauribile e si misero a diffondere nelle lingue straniere le Tue grandezze e ad annunciarle. Adesso ascolta noi che Ti preghiamo e ricordati di noi, umili e condannati, e riconduci dall’esilio e dalla prigionia le nostre anime, poiché la Tua misericordia invoca in nostro favore. Accoglici allorché ci prostriamo innanzi a Te e gridiamo: “Abbiamo peccato!”. In Te siamo stati gettati alla nascita; dal seno materno Tu sei il nostro Dio. Ma poiché i nostri giorni sono svaniti nelle vanità, siamo stati spogliati del Tuo soccorso, siamo stati privati di ogni difesa. Fatti coraggiosi dalla Tua generosità, invochiamo: Non ricordare i peccati della nostra giovinezza e le nostre ignoranze; purificaci dalle nostre colpe occulte e non abbandonarci nel tempo della vecchiaia; quando le nostre forze declineranno, non ci lasciare; prima che ritorniamo alla terra, rendici degni di convertirci a Te e prestaci attenzione con benevolenza e grazia; misura le nostre iniquità alle Tue larghezze; opponi alla moltitudine dei nostri peccati l’abisso delle Tue misericordie. Guarda dall’alto del Tuo santuario, Signore, il Tuo popolo qui presente che attende da Te copiosa misericordia; visitaci con la Tua grazia, liberaci dalla violenza del demonio; sostieni la nostra vita nelle Tue sacrosante leggi. Affida il Tuo popolo ad un fedele angelo custode, riuniscici tutti nel Tuo regno; accorda il perdono a chi spera in Te, rimetti a lui ed a noi i peccati; purificaci per l’azione del Tuo Santo Spirito; dissipa le insidie a noi tese dal nemico.

 Sei benedetto, Signore e Padrone onnipotente, che illumini il giorno della luce del sole e che rischiari la notte con splendori di fuoco; che ci hai accordato di trascorrere la durata del giorno e di avvicinarci all’inizio della notte. Ascolta le nostre preghiere e di tutto il Tuo popolo; ed avendo perdonato a noi tutti i peccati volontari ed involontari, accogli le nostre preghiere serali e spandi la moltitudine delle Tue misericordie e delle Tue larghezze sul Tuo retaggio; circondaci come di un muro dei Tuoi santi angeli; armaci dell’arma della Tua giustizia; la Tua verità ci sia difesa; conservaci nella Tua forza; liberaci da ogni insidia, da ogni incursione dell’avversario; fa che la sera presente sia perfetta e la notte ventura santa, pacifica, senza peccato, senza tentazioni, senza incubi: e così tutti i giorni della nostra vita, per le preghiere sella Santa Madre di Dio e di tutti i Santi che Ti hanno servito in ogni tempo.

 

 

 

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