ESALTAZIONE DELLA CROCE
ll sacerdote, alla fine della grande dossologia, trasporta solennemente la croce, su un vassoio ornato di foglie e fiori, dal santuario al centro della chiesa e la depone su un tavolino al canto del Tropario: «Salva, Signore...»; l’incensa, e, fatte tre grandi prostrazioni, la bacia. Poi, ripresa in mano la croce, con un rito semplice, ma di evidente significato cosmico, la ’esalta’, cioè la eleva al massimo possibile sopra il suo capo, successivamente verso i quattro punti cardinali, mentre i fedeli, ad ognuna delle elevazioni, ripetono circa cento volte: «Kyrie eleison /Doamne miluieste ».
Rivolto verso oriente, dice:
Abbi pietà di noi Signore, secondo la tua grande misericordia; te ne preghiamo, esaudiscici ed abbi pietà di noi!
Spostandosi al lato destro del tavolino, verso il nord, dice:
Preghiamo ancora per i nostri re (o:per i governanti) pii e custoditi da Dio.
Spostandosi dietro il tavolino, verso occidente, dice:
Preghiamo ancora per il nostro Patriarca N. e per tutta la nostra fraternità in Cristo.
Spostandosi al lato sinistro del tavolino, verso il sud, dice:
Preghiamo ancora per tutti i cristiani ortodossi, per la loro salute, salvezza e remissione dei peccati.
Ritornato al posto iniziale, guardando verso oriente, dice:
Preghiamo ancora per tutti coloro che servono ed hanno servito in questa santa chiesa (o:in questo santo monastero), per la loro salute, salvezza e remissione dei peccati.
Fatta l’ultima esaltazione, il sacerdote benedice i fedeli, e si canta il Kontàkion del giorno:«Tu che volontariamente..sei stato innalzato sulla croce, Cristo Dio, fa misericordia al tuo popolo che porta il tuo nome; allieta nella tua potenza i nostri re fedeli (o: governanti) dando loro vittoria contro i nemici; trovino nella tua alleanza, un’arma di pace, un trofeo invincibile.».
Depone poi la croce sul tavolino ed intona:
Adoriamo la tua croce, Signore, e glorifichiamo la tua santa risurrezione! (3 volte)
Nel frattempo si prostra fino a toccar la terra con la fronte per due volte, bacia la croce e fa una terza prostrazione. Lo seguono ed imitano il clero e i fedeli, mentre il coro canta i seguenti inni:
Venite, fedeli, adoriamo il legno vivificante: su di esso Cristo, Re di gloria, stese le braccia e ci risollevò alla beatitudine iniziale, di cui ci aveva spogliato il nemico allettandoci, facendo di noi degli esiliati da Dio. Venite, fedeli, adoriamo il legno grazie al quale siamo giudicati degni di schiacciare le teste dei nemici invisibili. Venite, famiglie tutte delle genti, veneriamo con i nostri canti la croce del Signore. Salve, croce, perfetta liberazione di Adamo caduto; in te si glorificano i nostri re fedelissimi, poiché nella tua potenza sottomettono con forza il popolo d’Ismaele. Baciandoti ora con riverenza noi cristiani glorifichiamo il Dio che su di te fu inchiodato, dicendo: Signore, che sei stato crocefisso su di essa, abbi pietà di noi, Tu Buono e Amico dell’uomo.
Venite, popoli, contemplando la gloriosa meraviglia, adoriamo la potenza della croce; poiché l’albero nel Paradiso aveva prodotto la morte, questo invece ha prodotto la vita, sostenendo crocifisso l’innocente Signore. Tutti i popoli vi colgano l’incorruttibilità esclamando: Tu che con la croce hai abolito la morte e ci hai liberato, gloria a Te!
In questo giorno l’albero della vita, uscito dalle profondità della terra, conferma la fede nella risurrezione del Cristo che vi fu inchiodato; elevata dalle mani dei sacerdoti, annuncia la sua ascensione ai cieli, per la quale l’impasto di cui siamo fatti, risollevato dalla caduta terrestre, vive già nei cieli. Cantiamo quindi con riconoscenza: Signore, che su di essa sei stato innalzato e che, per essa, ci hai elevati con Te, rendi degni della gioia celeste coloro che ti cantano.
O Dio, si è compiuta la parola dei tuoi profeti Isaia e Davide, che diceva: «Tutte le stirpi verranno, Signore, e ti adoreranno»; ecco infatti, o Dio buono, nei tuoi cortili a Gerusalemme, le genti, ripiene di grazia. Tu che hai sofferto la croce per noi e ci hai vivificato con la tua risurrezione, proteggici e salvaci!
Le quattro estremità del mondo sono santificate in questo giorno in cui è esaltata la tua croce dai quattro rami ed insieme è esaltata la forza dei nostri re credenti che, per essa, spezzano la potenza dei nemici.
Tu sei grande, Signore, e ammirevole nelle tue opere: gloria a Te!
Le voci dei profeti hanno predetto il legno sacro sul quale Adamo è stato liberato dall’antica maledizione della morte; il creato, in questo giorno della sua esaltazione, eleva la voce chiedendo a Dio grande misericordia. E Tu, che solo compatisci oltre ogni misura, o Sovrano, sii la nostra espiazione e salvaci.
Si è compiuta, o Dio, la parola del tuo profeta Mosè che diceva: «Vedrete la vostra vita sospesa davanti ai vostri occhi». Oggi la croce è esaltata e il mondo liberato dall’errore.
Oggi la risurrezione di Cristo è rinnovata e i confini della terra si rallegrano, offrendoti i loro canti con cembali davidici, e dicono: «Hai operato la salvezza in mezzo alla terra, o Dio, passando per la croce e la risurrezione. Con questo ci hai salvato, Tu che sei buono e amico dell’uomo: Onnipotente Signore, gloria a Te!»
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