domenica 14 agosto 2016

15 Agosto La Dormizione della Deipara e Semprevergine Maria



Vespro e Mattutino del 15 agosto: Dormizione della santissima Madre di Dio

http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a1549/f255/15%20agosto.pdf

http://oodegr.co/italiano/tradizione_index/testilit/dormizmadredidiotesti.htm

 http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a1578/f255/16_Liturgia%20del%2015%20agosto.pdf


15 Agosto La Dormizione della Deipara e Semprevergine Maria -Ai Vespri

O meraviglia inaudita! La fonte della vita viene po-sta nella tomba e il sepolcro diventa scala verso il cielo. Rallegrati, o Getzemani, sacro santuario della Madre di Dio! Acclamiamola, fedeli, avendo per corifeo Gabriele: Rallegrati, Piena-di-grazia, il Signore è teco, Lui che accorda al mondo, attraverso te, copiosa misericordia .


Le Potenze, i Troni, i Principati, le Potestà, le Do-minazioni, i Cherubini e i terribili Serafini glorificano la tua dormizione; i figli della terra si rallegrano, or-nati della tua divina gloria. I re si prostrano insieme con gli Arcangeli e gli Angeli e cantano: Rallegrati, Piena-di-grazia, il Signore è teco, Lui che accorda al mondo, attraverso te, copiosa misericordia.


Gli apostoli teofori, ad un cenno di Dio sollevati nell'aria su nuvole dai posti dove si trovavano, raggiunto il tuo corpo purissimo, principio di vita, lo baciavano con amore. Le sublimi potenze celesti, giun-te con il loro Signore, piene di timore scortavano il corpo verginale, ricettacolo della divinità; avanzavano al di sopra del mondo e senza essere viste, gridavano alle schiere superiori: 'Ecco che s'avvicina la divina Fanciulla e universale Regina. Alzate le porte e con sovrumana magnificenza accogliete la Madre dell'eter-na luce; grazie a lei, infatti, la salvezza è giunta per tutto il genere umano. Noi non possiamo fissarla e sia-mo impotenti a renderle il dovuto onore: la sua so-vrumana dignità supera tutto ciò che si può concepi-re'. Per questo, o senza macchia Madre di Dio, sempre vivente col Re della vita e Figlio tuo, prega senza posa perché sia custodito e salvato da ogni insidia dell'avversario l'insieme dei tuoi figli, perché noi sia-mo sotto la tua protezione. E noi ti glorifichiamo pub-blicamente per tutti i secoli.

Dalla Litia

Conveniva che coloro che erano stati i testimoni del Verbo e i suoi servitori, vedessero la Dormizione della sua Madre secondo la carne, l'ultimo mistero operato in lei; così sarebbero stati i testimoni non solo dell'Ascensione del Signore, ma anche del transito di colei che l'aveva messo al mondo. Perciò, trasportati da ogni luogo dalla forza divina, raggiunsero Sion ed accompagnarono colei che, superiore ai Cherubini, se ne andava in cielo. Con loro, anche noi prosterniamoci dinanzi a lei, poiché intercede per le nostre anime.


Colei che è più sublime dei cieli, più gloriosa dei Cherubini e più venerabile di ogni creatura e che per la sua eminente purezza è divenuta ricettacolo del-l'Essere eterno, oggi rimette la sua anima tra le mani del Figlio ; e con lei l'universo si riempie di gioia e a noi viene donata copiosa misericordia.

Gli Apostica


Venite, popoli, cantiamo la pura e tutta santa Ver-gine, da cui è ineffabilmente venuto, dopo essersi incarnato, il Verbo del Padre, e diciamole a gran voce: Benedetta tu fra le donne, e beato il seno che ha con-tenuto Cristo. Prega Colui, tra le cui santissime mani hai rimesso l'anima, affinché salvi le nostre anime. R.: Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua santità (Sal. 131, 8).


La gloriosissima tua dormizione, pura e tutta santa Vergine, noi la diciamo beata con la moltitudine degli Angeli in cielo e con il genere umano sulla terra, perché sei divenuta la Madre del Creatore di tutti, Cristo Dio. Non cessare di pregarlo per noi, te ne supplichiamo, noi che in te, dopo Dio, mettiamo la nostra speranza, o Madre di Dio, esaltata nei nostri inni ed ignara di nozze. R.: Il Signore ha giurato a Davide il vero e non ritratterà la sua parola: Il frutto delle tue viscere, io metterò sul tuo trono (Sal. 131, 11).


In questo giorno, popoli, cantiamo a Cristo Dio l'inno davidico. Egli disse: Al re saran condotte le vergini al seguito di lei; le sue vicine saran condotte nella gioia ed esultanza! Poiché colei che è della stir-pe di David e grazie alla quale siamo stati diviniz-zati, viene gloriosamente ed ineffabilmente rimessa nelle mani del suo proprio Figlio e Signore. Inneg-giando a lei quale Madre di Dio, diciamole a gran voce: Salvaci da ogni insidia, noi che ti proclamiamo Theotókos, e libera dai pericoli le nostre anime.


Quando sei trapassata, o Vergine Deipara, a Colui che da te nacque in modo ineffabile, erano presenti Giacomo, fratello del Signore e primo gerarca, Pietro, gloriosissimo Corifeo e capo dei teologi, e tutto il coro divino degli Apostoli. Con inni rivelatori del di-vino, essi cantavano il mistero inaudito e superno dell'economia di Cristo nostro Dio; e seppellendo il tuo corpo, principio della vita e ricettacolo della divi-nità, si rallegravano, o degnissima dei nostri canti. Sopra a loro, le santissime e venerabili Potenze ange-liche si meravigliavano del portento e prosternandosi dicevano l'una all'altra; 'Spalancate le vostre porte ed accogliete colei che ha partorito il Creatore del cielo e della terra; nelle nostre dossologie celebriamo il ve-nerabile e santo corpo che ha contenuto il Signore per noi invisibile'. Perciò, festeggiando anche noi la tua memoria, ti gridiamo, o tutta degna dei nostri canti: Risolleva la forza dei cristiani e salva le nostre anime.

Tropario


Nella maternità hai conservato la verginità e nella dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; sei stata trasferita alla Vita essendo madre della Vita e con le tue preghiere liberi dalla morte le nostre anime.



Il Vangelo del Mattutino
 



Luca 1,39-49

Maria visita Elisabetta

39 Ora in quei giorni Maria si levò e si recò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, 40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 41 E avvenne che, appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le sobbalzò nel grembo, ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, 42 ed esclamò a gran voce, dicendo: «Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo. 43 E perché mi accade questo, che la madre del mio Signore venga a me? 44 Poiché, ecco, appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, il bambino è sobbalzato di gioia nel mio grembo. 45 Ora, beata è colei che ha creduto, perché le cose dettele da parte del Signore avranno compimento».


Il cantico di Maria

46 E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore, 47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, 48 perché egli ha avuto riguardo alla bassezza della sua serva; poiché ecco, d'ora in poi tutte le generazioni mi proclameranno beata, 49 perché il Potente mi ha fatto cose grandi, e Santo è il suo nome!

Luca 1,56

E Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi se ne tornò a casa sua.


LA LETTURA APOSTOLICA ALLA DIVINA LITURGIA


 Cristo Pantocratore

Filippesi 2,5-11

5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù, 6 il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio, 7 ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 e, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. 9 Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.





AL VANGELO
 


Luca 10,38-42

Marta e Maria

38 Ora, mentre essi erano in cammino, avvenne che egli entrò in un villaggio; e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: «Signore, non t'importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose; 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Luca 11,27-28

27 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato». 28 Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano».



Megalinario
Tutte le generazioni Ti proclamano beata e sola Madre di Dio. In Te, Vergine senza macchia, son vinte le leggi della natura! Verginale infatti è stato il tuo parto e la tua morte ha annunziato la vita. Tu, o Madre-di-Dio, rimasta vergine dopo il parto e vivente dopo la morte, salva sempre la tua eredità.
 
Kinonikòn
Prenderò il calice della salvezza, ed invocherò il nome del Signore. Alliluia.











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