lunedì 10 giugno 2024

Aldo Moro. Dall' Intervento all’Assemblea Costituente - Seduta di giovedì 13 Marzo 1947 - Presidenza del Presidente Terracini - Seguito della discussione del progetto di Costituzione della Repubblica italiana

 




Diceva l'onorevole Lucifero*, nel corso del suo interessante intervento in sededi discussione generale, riprendendo un'idea lungamente espressa nella nostracordiale discussione in sede di Sottocommissione, che era suo desiderio che lanuova Costituzione  italiana fosse una Costituzione non antifascista, bensì afascista.

Io, come già ho espresso in sede di Commissione all'amico Lucifero qualcheriserva su questo punto, torno ad esprimerla, perché mi sembra che questoelementare substrato ideologico nel quale tutti quanti noi uomini della democrazia possiamo convenire, si ricolleghi appunto alla nostra comune opposizione di fronte a quella che fu la lunga oppressione fascista dei valoridella personalità umana e della solidarietà sociale. Non possiamo in questosenso fare una Costituzione afascista, cioè non possiamo prescindere da quello che è stato nel nostro Paese un movimento storico di importanza grandissima, ilquale nella sua negatività ha travolto per anni le coscienze e le istituzioni. Non possiamo dimenticare quello che è stato, perché questa Costituzione oggi emerge da quella resistenza, da quella lotta, da quella negazione, per le quali ci siamo trovati insieme sul fronte della resistenza e della guerra rivoluzionaria ed ora ci troviamo insieme per questo impegno di affermazione dei valori supremidella dignità umana e della vita sociale. Guai a noi, se per una malintesa preoccupazione di serbare appunto pura la nostra Costituzione da una infiltrazione di motivi partigiani,  dimenticassimo questa sostanza comune che ci unisce e la necessità di un raccordo alla situazione storica nella quale questa Costituzione italiana si pone. La Costituzione nasce in un momento di agitazioni e di emozione. Quando vi sono scontri di interessi e di intuizioni, nei momenti duri e tragici, nascono le Costituzioni, e portano di questa lotta dalla quale emergono il segno caratteristico. Non possiamo, ripeto, se non vogliamo fare della Costituzione uno strumento inefficiente, prescindere da questa comune, costante rivendicazione di libertà e di giustizia. Sono queste le cose che devono essere a base della nostra Costituzione e che io trovo in qualche modo espresse negli articoli che sto per esaminare


Roberto Lucifero d'Aprigliano  (Roma, 16 dicembre 1903 - Roma, 11 gennaio 1993) è stato un partigiano, avvocato, politico liberale e monarchico e giornalista italiano. Deputato all'Assemblea Costituente, poi senatore e infine deputato alla Camera