"Infatti, se pure è vero che la presunzione di non colpevolezza dovrebbe essere un principio acquisito sia a livello giuridico che culturale, assistiamo spesso a una indifferenza diffusa nei confronti della violazione di tale principio, nonché di alcuni tra i diritti individuali la cui tutela dovrebbe contraddistinguere uno Stato di diritto: il diritto all’onore e alla reputazione, alla riservatezza, all’equo processo. Che ne è di questi diritti quando il contenuto delle ordinanze e delle intercettazioni, rilevanti e non, è pubblicato sui media in maniera indiscriminata, magari prima che i soggetti direttamente coinvolti ne possano venire a conoscenza? Che ne è di questi diritti quando gli inquirenti proclamano l’indegnità morale degli indagati in scenografiche conferenze stampa che precedono qualsiasi vaglio del giudice terzo? Come si conciliano le gogne mediatiche e le corrispondenti condanne anticipate con la presunzione di innocenza? In nome del diritto di cronaca, si può correre il rischio di condizionare l’operato del giudice compromettendone l’imparzialità?"
https://www.huffingtonpost.it/entry/sempre-presunto-innocente_it_60696ecec5b6c00165c23160/
* autore :Alessio Lo Giudice è Professore Ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Messina e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Si è formato presso le Università degli Studi di Catania e di Milano, l’Università di Tilburg nei Paesi Bassi e l’Université Catholique de Louvain in Belgio.