Giovanni 12,17-50
17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, gli rendeva testimonianza. 18 Perciò la folla gli andò incontro, perché aveva udito che egli aveva fatto questo segno. 19 I farisei allora dissero tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla; ecco, il mondo gli va dietro».
Alcuni Greci vogliono vedere Gesù; egli parla della sua morte
20 Or tra quelli che erano saliti ad adorare durante la festa c'erano alcuni Greci. 21 Costoro dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, lo pregarono dicendo: «Signore, vorremmo vedere Gesù». 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea; a loro volta, Andrea e Filippo lo dissero a Gesù. 23 Ma Gesù rispose loro, dicendo: «L'ora è venuta, in cui il Figlio dell'uomo deve essere glorificato. 24 In verità, in verità vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, là sarà anche il mio servo; se uno mi serve, il Padre l'onorerà. 27 Ora l'anima mia è turbata; e che dirò: Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo io sono giunto a quest'ora. 28 Padre, glorifica il tuo nome!». Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorificherò ancora». 29 La folla dunque, che era presente e aveva udito la voce, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30 E Gesù rispose e disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo. 32 Ed io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». 33 Or egli diceva questo, per indicare di qual morte egli doveva morire. 34 La folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo rimane in eterno; ora come puoi tu dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?». 35 Gesù allora disse loro: «La luce è con voi ancora per un po'; camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va».
Gesù, luce del mondo
36 «Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce». Queste cose disse Gesù; poi se ne andò e si nascose da loro. 37 Sebbene avesse fatto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui, 38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? E a chi è stato rivelato il braccio del Signore?». 39 Perciò non potevano credere, perché Isaia disse ancora: 40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi, non intendano col cuore, non si convertano e io non li guarisca». 41 Queste cose disse Isaia, quando vide la sua gloria e parlò di lui. 42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga, 43 perché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio. 44 Or Gesù gridò e disse: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. 45 E chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me non resti nelle tenebre. 47 E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. 49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ciò che io devo dire ed annunziare. 50 Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre me le ha dette».
LES TROIS LECTURES DES VÊPRES DU MARDI-SAINT 23 AVRIL.
Esodo 2,5-10
5 Or la figlia del Faraone scese per fare il bagno al fiume, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo il fiume. Ella vide il canestro nel canneto e mandò la sua serva a prenderlo. 6 Lo aprì e vide il bambino; ed ecco, il piccolo piangeva; ella ne ebbe compassione e disse: «Questo è un bambino ebreo». 7 Allora la sorella del bambino disse alla figlia del Faraone: «Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che allatti questo bambino per te?». 8 La figlia del Faraone le rispose: «Va'». E la fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 E la figlia del Faraone le disse: «Porta via questo bambino, allattalo per me, e ti darò il tuo salario». Così la donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, ella lo portò alla figlia del Faraone; egli divenne suo figlio ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Perché io l'ho tratto dall'acqua».
Giobbe 1,13-22
13 Così un giorno avvenne che, mentre i suoi figli e le sue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore, giunse da Giobbe un messaggero a dirgli: 14 «I buoi stavano arando e le asine pascolavano nelle vicinanze, 15 quando i Sabei sono piombati loro addosso, e li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i servi. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». 16 Egli stava ancora parlando, quando giunse un altro e disse: «Il fuoco di DIO è caduto dal cielo, ha investito pecore e servi e li ha divorati. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». 17 Egli stava ancora parlando, quando giunse un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande, si sono gettati sui cammelli e li hanno portati via, e hanno passato a fil di spada i servi. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». 18 Egli stava ancora parlando, quando giunse un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore, 19 quand'ecco un vento impetuoso, venuto dal deserto, ha investito i quattro angoli della casa che è caduta sui giovani, ed essi sono morti. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». 20 Allora Giobbe si alzò, si stracciò il suo mantello e si rase il capo; poi cadde a terra e adorò, 21 e disse: «Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornerò. L'Eterno ha dato e l'Eterno ha tolto. Sia benedetto il nome dell'Eterno»22 In tutto questo Giobbe non peccò e non accusò DIO di alcuna ingiustizia.
Matteo 24,36-26,2
Il sermone profetico (seguito): La vigilanza raccomandata
24,36 «Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio. 37 Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè entrò nell'arca; 39 e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; così sarà pure alla venuta del Figlio dell'uomo. 40 Allora due saranno nel campo; uno sarà preso e l'altro lasciato. 41 Due donne macineranno al mulino, una sarà presa e l'altra lasciata. 42 Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo che, se il padrone di casa sapesse a che ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa. 44 Perciò anche voi siate pronti, perché nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà».
Il sermone profetico (seguito): Parabola dei due servi
45 «Qual è dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto ai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo? 46 Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così. 47 In verità vi dico che gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. 48 Ma, se quel malvagio servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", 49 e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e a bere con gli ubriaconi; 50 il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui meno se l'aspetta e nell'ora che egli non sa; 51 lo punirà duramente e gli riserverà la sorte degli ipocriti. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti».
Il sermone profetico (seguito): Parabola delle dieci vergini
25,1 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono fuori incontro allo sposo. 2 Or cinque di loro erano avvedute e cinque stolte. 3 Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l'olio; 4 le avvedute, invece, insieme alle lampade, presero anche l'olio nei loro vasi. 5 Ora, siccome lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6 E sulla mezzanotte si levò un grido: "Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!". 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8 E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade stanno per spegnersi". 9 Ma le avvedute, rispondendo, dissero: "No, perché non basterebbe né a noi, né a voi; andate piuttosto dai venditori e compratene". 10 Ora, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; le vergini che erano pronte entrarono con lui per le nozze; e la porta fu chiusa. 11 Più tardi giunsero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, signore, aprici". 12 Ma egli, rispondendo, disse: "In verità vi dico che non vi conosco". 13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno, né l'ora in cui il Figlio dell'uomo verrà».
Il sermone profetico (seguito): Parabola dei talenti
14 «Inoltre il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno; a ciascuno secondo la sua capacità; e subito partì. 16 Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, andò e trafficò con essi e ne guadagnò altri cinque. 17 Similmente anche quello dei due ne guadagnò altri due. 18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò, fece una buca in terra e nascose il denaro del suo signore. 19 Ora, dopo molto tempo, ritornò il signore di quei servi e fece i conti con loro. 20 E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque". 21 E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". 22 Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due". 23 Il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". 24 Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco". 26 E il suo signore rispondendo, gli disse: "Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, al mio ritorno, l'avrei riscosso con l'interesse. 28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. 29 Poiché a chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha gli sarà tolto anche quello che ha. 30 E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti"».
Il sermone profetico (fine): Vita eterna e pene eterne
31 «Ora, quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. 32 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 33 E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. 35 Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, 36 fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi". 37 Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 E quando ti abbiamo visto forestiero e tiabbiamo ospitato? O ignudo e ti abbiamo rivestito? 39 E quando ti abbiamo visto infermo, o in prigione e siamo venuti a visitarti?". 40 E il Re, rispondendo, dirà loro: "In verità vi dico: tutte le volte che l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". 41 Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, 43 fui forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi visitaste". 44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato, o assetato, o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e non ti abbiamo soccorso?". 45 Allora egli risponderà loro dicendo: "In verità vi dico: tutte le volte che non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". 46 E questi andranno nelle pene eterne, e i giusti nella vita eterna».
Complotto dei sacerdoti
26,1 E avvenne che, quando Gesù ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per esser crocifisso».