sabato 30 luglio 2016

Domenica VI di Matteo (tono pl. I6-a după Rusalii






Al Vangelo del Mattutino  Aurorale VI

Luca 24,36-53


36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesù stesso si rese presente in mezzo a loro e disse loro: «Pace a voi!». 37 Ma essi, terrorizzati e pieni di paura, pensavano di vedere uno spirito. 38 Allora egli disse loro: «Perché siete turbati? E perché nei vostri cuori sorgono dei dubbi? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono io. Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io». 40 E, detto questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché essi non credevano ancora per la gioia ed erano pieni di meraviglia, egli disse loro: «Avete qui qualcosa da mangiare?». 42 Ed essi gli diedero un pezzo di pesce arrostito e un favo di miele. 43 Ed egli li prese e mangiò in loro presenza. 44 Poi disse loro: «Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosè, nei profeti e nei salmi». 45 Allora aprì loro la mente, perché comprendessero le Scritture, 46 e disse loro: «Così sta scritto, e così era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno, 47 e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Or voi siete testimoni di queste cose. 49 Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall'alto.


50 Poi li condusse fuori fino a Betania e, alzate in alto le mani, li benedisse. 51 E avvenne che, mentre egli li benediceva, si separò da loro e fu portato su nel cielo. 52 Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia. 53 E stavano continuamente nel tempio, lodando e benedicendo Dio. Amen!






Alla Divina Liturgia

 (Rm 12, 6-14) Lettura dell'Apostolos...Dalla Lettera di Paolo ai Romani

Romani 12,6-14

Fratelli , 6 Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; 7 se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare; 8 se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.


9 L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. 10 Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. 11 Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; 12 siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, 13 provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l'ospitalità.
14 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite.


Vangelo della Divina Liturgia


Matteo 9,1-8


1 Gesù, entrato in una barca, passò all'altra riva e venne nella sua città. 2 Ed ecco gli portarono un paralitico disteso sopra un letto. Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, coraggio, i tuoi peccati ti sono perdonati». 3 Ed ecco alcuni scribi pensarono dentro di sé: «Costui bestemmia». 4 Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori? 5 Infatti, che cos'è più facile, dire: "I tuoi peccati ti sono perdonati" o dire: "Àlzati e cammina"? 6 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, àlzati», disse allora al paralitico, «prendi il tuo letto e va' a casa tua». 7 Ed egli si alzò e se ne andò a casa sua. 8 Visto ciò, la folla fu presa da timore e glorificò Dio, che aveva dato tale autorità agli uomini.




http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a2306/f255/Domenica%2031.7.2016%20VI%20di%20Matteo.pdf

http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2016/VI%20DOMENICA%20DOPO%20LA%20PENTECOSTE.pdf

sabato 23 luglio 2016

Liturgia di Domenica -V Domenica di Matteo -dopo Pentecoste


Liturgia di Domenica -V Domenica di Matteo -dopo Pentecoste 

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Vangelo del Mattutino Aurorale  V


Luca 24,12-35
12 Pietro tuttavia, alzatosi, corse al sepolcro e, chinatosi a guardare, non vide altro che le lenzuola che giacevano da sole; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé di quanto era accaduto.


13 In quello stesso giorno, due di loro se ne andavano verso un villaggio, di nome Emmaus, distante sessanta stadi da Gerusalemme. 14 Ed essi parlavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15 Or avvenne che, mentre parlavano e discorrevano insieme, Gesù stesso si accostò e si mise a camminare con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti dal riconoscerlo. 17 Egli disse loro: «Che discorsi sono questi che vi scambiate l'un l'altro, cammin facendo? E perché siete mesti?». 18 E uno di loro, di nome Cleopa, rispondendo, gli disse: «Sei tu l'unico forestiero in Gerusalemme, che non conosca le cose che vi sono accadute in questi giorni?». 19 Ed egli disse loro: «Quali?». Essi gli dissero: «Le cose di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e parole davanti a Dio e davanti a tutto il popolo. 20 E come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno consegnato per essere condannato a morte e l'hanno crocifisso. 21 Or noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto questo, siamo già al terzo giorno da quando sono avvenute queste cose. 22 Ma anche alcune donne tra di noi ci hanno fatto stupire perché, essendo andate di buon mattino al sepolcro 23 e non avendo trovato il suo corpo, sono tornate dicendo di aver avuto una visione di angeli, i quali dicono che egli vive. 24 E alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato le cose come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». 25 Allora egli disse loro: «O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno detto! 26 Non doveva il Cristo soffrire tali cose, e così entrare nella sua gloria?». 27 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. 28 Come si avvicinavano al villaggio dove erano diretti, egli finse di andare oltre. 29 Ma essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno è già declinato». Egli dunque entrò per rimanere con loro. 30 E, come si trovava a tavola con loro, prese il pane, lo benedisse e, dopo averlo spezzato, lo distribuì loro. 31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero; ma egli scomparve dai loro occhi. 32 Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ardeva il nostro cuore dentro di noi, mentre egli ci parlava per la via e ci apriva le Scritture?». 33 In quello stesso momento si alzarono e ritornarono a Gerusalemme, dove trovarono gli undici e quelli che erano con loro riuniti insieme. 34 Costoro dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone». 35 Essi allora raccontarono le cose avvenute loro per via, e come lo avevano riconosciuto allo spezzar del pane.



Letture 

Prokimenon

Come sono grandi le tue opere, Signore! Tutto hai fatto con sapienza. Benedici, anima mia, il Signore. Signore Dio mio, ti sei grandemente esaltato 


Apostolo (Rm 10, 1-10)
Fratelli, il desiderio del mio cuore e la preghiera salgono a Dio per la salvezza d’Israele: testimonio per loro che hanno zelo per Dio, ma non secondo conoscenza. Poiché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia, non si sottomisero alla giustizia di Dio. Ora il culmine della Legge è Cristo, per giustizia a ogni credente. Mosè infatti scrive sulla giustizia dalla Legge: L’uomo che fa queste cose, vivrà per esse. Invece della giustizia dalla fede dice: Non dire in cuor tuo: Chi salirà al cielo? nel senso di farne scendere Cristo. Oppure: Chi scenderà nell’abisso? nel senso di far risalire Cristo dai morti. Ma che dice? La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore. Questa è la parola della fede che noi predichiamo: se professerai con la tua bocca Gesù come Signore, e crederai nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Col cuore infatti si crede per la giustizia, con la bocca si professa per la salvezza. 


Alleluja 


Avanza, trionfa e regna per la verità, la mitezza e la giustizia; e ti guiderà mirabilmente la tua destra.

Hai amato la giustizia e odiato l’iniquità: per questo ti ha unto, o Dio, il tuo Dio con olio di esultanza più dei tuoi compagni. 




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Vangelo- V di Matteo (Mt 8, 28 -9, 1)

In quel tempo Gesù giunse nel paese dei Gadareni e due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano così furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Dicevano gridando: “Che vuoi da noi, Gesù, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?” A una certa distanza da loro c’era una grande mandria di porci al pascolo e i demoni lo scongiuravano dicendo: “Se ci scacci, mandaci in quella mandria di porci!” Egli disse loro: “Andate!” Ed essi, uscirono ed entrarono nella mandria dei porci: ed ecco tutta la mandria dei porci si precipitò dal
dirupo nel mare e morirono nelle acque. Allora i mandriani fuggirono, andarono in città e raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, come lo videro, lo supplicarono che andasse via dal loro territorio. Salito sulla barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città.