sabato 28 novembre 2015

TYPIKON DELLA DOMENICA del Vangelo del Giovane Ricco



 


Vangelo al Mattutino per il 2018  Aurorale IV

Luca 24:1-12

La risurrezione
1 Ora nel primo giorno della settimana, al mattino molto presto, esse, e altre donne con loro, si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparato. 2 E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro. 3 Ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 E, mentre erano grandemente perplesse a questo riguardo, ecco presentarsi loro due uomini in vesti sfolgoranti. 5 Ora, essendo esse impaurite e tenendo la faccia chinata a terra, quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi come vi parlò, mentre era ancora in Galilea, 7 dicendo che il Figlio dell'uomo doveva esser dato nelle mani di uomini peccatori, essere crocifisso e risuscitare il terzo giorno». 8 Ed esse si ricordarono delle sue parole. 9 Al loro ritorno dal sepolcro, raccontarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. 10 Or quelle che riferirono queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre donne che erano con loro. 11 Ma queste parole parvero loro come un'assurdità; ed essi non credettero loro. 12 Pietro tuttavia, alzatosi, corse al sepolcro e, chinatosi a guardare, non vide altro che le lenzuola che giacevano da sole; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé di quanto era accaduto.

Alla Divina Liturgia  per il 2018  25 Novembre..Memoria di Santa Caterina Megalomartire 

Typikòn Costantinopolitano 

Lettura apostolica (Gal 3,23 – 4,5)


23 Ora, prima che venisse la fede noi eravamo custoditi sotto la legge, come rinchiusi, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24 Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede. 25 Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un precettore, 26 perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù. 27 Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c'è né Giudeo né Greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù. 29 Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abrahamo ed eredi secondo la promessa.
1 Ora io dico che per tutto il tempo che l'erede è minorenne non è affatto differente dal servo, benché sia signore di tutto, 2 ma egli è sotto tutori e amministratori fino al tempo prestabilito dal padre. 3 Così anche noi, mentre eravamo minorenni, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo, 4 ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, 5 perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione


Luca 18,18-27

18 Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 19 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 20 Tu conosci i comandamenti:Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre». 21 Ed egli rispose: «Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia gioventù». 22 Gesù, udito questo, gli disse: «Una cosa ti manca ancora: vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». 23 Ma egli, udite queste cose, ne fu afflitto, perché era molto ricco. 24 Gesù, vedendolo così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che hanno delle ricchezze, entrare nel regno di Dio! 25 Perché è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Quelli che udirono dissero: «Chi dunque può essere salvato?» 27 Egli rispose: «Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio».


nel typikòn del Patriarcato di Romania

https://doxologia.ro/duminica-30-dupa-rusalii-dregatorul-bogat-pazirea-poruncilor

http://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2015/11/608-Ordo-du-29-novembre-2015-1.pdf



Colossesi 3,12-16

12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.


Luca 18,18-27 (la pericope evangelica è la medesima ) 




http://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2015/11/608-Ordo-du-29-novembre-2015-1.pdf
 Proposta di Omelia dal sito del Patriarcato di Romania citato(in francese)

Homélie : après l’évangile du Riche insensé, celui du mauvais Riche et de Lazare, et l’exemple de générosité du Samaritain, la richesse est présentée ce dimanche comme un obstacle à jouir de l’amour de Dieu, de la liberté spirituelle, et de cet espace charismatique appelé le Royaume de Dieu, synonyme du Salut, et de la familiarité éternelle du Seigneur. Il y a à cela deux raisons opposées : l’abondance des richesses obsède l’esprit de l’homme par l’inquiétude ; le riche sent ses biens menacés. A l’inverse, la richesse donne quelque fois une telle assurance, une telle suffisance, un tel confort, que l’appétit spirituel, l’intérêt pour le Seigneur et son Royaume s’étiolent. L’inquiétude et l’assurance se disputent le cœur du riche : dans l’un et l’autre cas, Dieu disparaît de l’horizon spirituel de l’homme, soit par manque de foi en lui, soit par pur manque d’intérêt. Mais ce qui ouvre le Royaume au riche c’est l’appauvrissement volontaire (exemple des moines), l’aumône, ou l’offrande faite à Dieu avec action de grâces. Le riche entrera dans le Royaume s’il reçoit du Seigneur la grâce de la gratitude !


 

altra proposta di omelia sempre in francese
https://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2017/10/723-Ordo-du-26-novembre-2017.pdf

sabato 21 novembre 2015

TYPIKON DELLA DOMENICA IX del Vangelo di Luca

Nessun testo alternativo automatico disponibile.




TYPIKON DELLA DOMENICA DOMENICA IX, DI LUCA

Sacra Arcidiocesi di Italia e Malta


Al Mattutino Vangelo (II aurorale) 
Marco 16:1-8 per il 2017


Marco 16:1-8

La risurrezione e l'ascensione di Gesù Cristo
=(Mt 28:1-8; Lu 24:1-8; Gv 20:1-2)(Sl 16:8-10; At 2:23-32) 1Co 15:1-28; At 26:8
1 Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungere Gesù. 2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 E dicevano tra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?» 4 Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. 5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. 6 Ma egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l'avevano messo. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto». 8 Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremito e da stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.

Anastasimon – Modo 4 pl. 

Dall’alto sei disceso o Clemente, * hai accettato la sepoltura di tre giorni * per liberare noi dalle passioni: * vita e resurrezione nostra, * Signore, gloria a Te.


Nel 2017 domenica 19 novembre


Tropario nel tono grave/settimo
Hai sbaragliato la morte con la tua Croce, hai spalancato il paradiso al ladrone; hai ribaltato il lutto delle mirofore e hai ordinato ai tuoi apostoli di proclamare che sei risorto, Cristo Dio, e che concedi al mondo la grande misericordia.


 


delle Vigilie della Festa dell'Ingresso della Madre di Dio al Tempio

Oggi è il preludio della benevolenza del Signore * e il primo annuncio della salvezza degli uomini.* Nel tempio di Dio chiaramente si mostra la Vergine * e il Cristo a tutti è preannunciato.* A lei anche noi a gran voce esclamiamo: *Salve, dell’economia del Creatore, il compimento.


Kontakion – modo 4

Il purissimo tempio del Salvatore * il preziosissimo talamo e verginale, * il sacro tesoro della gloria di Dio, * oggi è introdotto * nella Casa del Signore, * introducendovi insieme la grazia, * in Spirito Divino,* a lei inneggiano gli Angeli di Dio * Ella diviene,* dimora celeste.


Alla  Divina Liturgia 

Apostolo: Domenica XXIV sett. delle Epistole (Ef. 2,14-22)

Efesini 2,14-22

14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell'inimicizia, 15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. 17 Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.

Ef 3:6 (1P 2:4-7; 1Co 3:9-11, 16-17)
19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21 sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.




Vangelo: Domenica IX, di Luca (Lc. 12,16-21)

16 Ed egli disse loro una parabola: Le possessioni d'un uomo ricco fruttarono copiosamente. 17 Ed egli ragionava fra sè medesimo, dicendo: Che farò? poichè io non ho ove riporre i miei frutti. 18 Poi disse: Questo farò: io disfarò i miei granai, e ne edificherò di maggiori, e quivi riporrò tutte le mie entrate, e i miei beni. 19 E dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni, riposti per molti anni, quietati, mangia, bevi, e godi. 20 Ma Iddio gli disse: Stolto, questa stessa notte, l'anima tua ti sarà ridomandata; e di cui saranno le cose che tu hai apparecchiate? 21 Così avviene a chi fa tesoro a sè stesso, e non è ricco in Dio.


Variante  nel  Typikòn del Patriarcato di Romania  

XXVI DOMENICA DOPO PENTECOSTE

Lettura dall’epistola di Paolo agli Efesini (5, 8-19) 

Efesini 5,8-19

8 Perciocchè già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate come figliuoli di luce 9 (poichè il frutto dello Spirito è in ogni bontà, e giustizia, e verità), 10 provando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate le opere infruttuose delle tenebre, anzi più tosto ancora riprendetele. 12 Perciocchè egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto. 13 Ma tutte le cose, che sono condannate sono manifestate dalla luce; perciocchè tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò dice: Risvegliati, tu che dormi, e risorgi da' morti, e Cristo ti risplenderà. 15 Riguardate adunque come voi camminate con diligente circospezione; non come stolti, ma come savi; 16 ricomperando il tempo, perciocchè i giorni sono malvagi. 17 Perciò, non siate disavveduti, ma intendenti qual sia la volontà del Signore. 18 E non v'inebbriate di vino, nel quale vi è dissoluzione; ma siate ripieni dello Spirito; 19 parlando a voi stessi con salmi, ed inni, e canzoni spirituali, cantando, e salmeggiando col cuor vostro al Signore. 



Testo di una breve omelia in francese da

http://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2015/11/607-Ordo-du-22-novembre-2015.pdf

Homélie.

L’épîtrenous avertit : « Prenez donc bien garde à votre conduite » ; et l’évangile nous montre ce qui se passe dans l’esprit de l’homme. Les deux constituent un enseignement pour ce temps de l’Avent ou Carême de Noël. Il nous est conseillé de surveiller notre comportement, nos actes, tout ce qui paraît à l’extérieur ; mais il nous est suggéré de veiller à nos pensées et à tout ce qui occupe notre esprit. Nous faisons des projets (« il se demandait en lui-même », « il se dit ») qui sont à courte vue, souvent purement matériels. Ayons conscience des pensées qui habitent notre esprit : elles ne sont peut-être pas perverses ( !), mais elles sont peut-être vaines, la vie étant si courte… Ayons également conscience que Dieu nous parle ; Il parle à notre cœur. Ecoutons ce que le Seigneur nous dit (« insensé ! Cette nuit même… »). Souvent nous ne sommes pas bien conscients des paroles que le Seigneur nous adresse. Cela peut constituer un programme pour ce temps : être attentif ; écouter ce que Dieu nous dit. Ne disons pas que Dieu ne nous parle pas : disons plutôt que nous ne savons pas encore l’écouter. Disons cela à nos enfants. Comme le jeune Samuel, apprenons-leur à reconnaître l’appel qui leur est adressé et à répondre comme cet enfant : « parle, Seigneur, ton serviteur écoute ! ». Le temps de l’Avent est fait pour s’intérioriser, alors que la société civile nous invite à sortir de nous-mêmes. Il y a un temps pour sortir et faire la fête – il sera temps dans la fête ellemême ; il y a un temps pour être à l’intérieur de soi, dans la grotte, dans le Bethléem de son propre cœur, pour y accueillir la parole de Dieu, peut-être sous une forme minuscule, mais capable toutefois de grandir si nous lui faisons une place, même très modeste, mais sincère et pure. Tel est l’enseignement concernant les pensées. Certaines viennent de notre propre fond ; d’autres du Malin ; mais certaines, les plus utiles, viennent de Dieu lui-même.


sabato 14 novembre 2015

15 novembre 2015- Domenica 24a-VIII di Luca (tono grave) Gurià, Samonà, Abib martiri Inizio del digiuno del Natale



http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a1722/f255/15%20novembre%202015%20-%20Grave.pdf

http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a1721/f255/Domenica%2015.11.2015%20italiano.pdf



Anastasimon – Modo Grave 

Distruggesti con la Croce tua la morte, * apristi al ladrone il Paradiso. * Alle Mirofore il lamento hai trasformato * ed ai tuoi apostoli, * hai ordinato di proclamare, * che sei risorto Cristo Dio, * concedendo al mondo la grande misericordia.


Dei Martiri - modo 1 pl.
 I prodigi dei tuoi santi martiri, * qual muro inespugnabile hai donato a noi, o Cristo Dio,* per le loro suppliche disperdi i disegni delle genti,* e del regno rafforza gli scettri, * qual sol buono e amico degli uomini.

Della Chiesa.

Kontakion – modo 4 

Il purissimo tempio del Salvatore * il preziosissimo talamo e verginale, * il sacro tesoro della gloria di Dio, * oggi è introdotto * nella Casa del Signore, * introducendovi insieme la grazia, * in Spirito Divino,* a lei inneggiano gli Angeli di Dio * Ella diviene,* dimora celeste.

nel Mattutino Vangelo (II) (Mc 16,1-8) 

Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungere Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al sorgere del sole. Dicevano tra loro: Chi rotolerà via per noi il masso dall’ingresso del sepolcro? Guardando, però, videro che il masso era già stato fatto rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito di una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il Crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove lo avevano posto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto. Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.


nella Liturgia 

Apostolo- 24a settimana (Ef 2, 14-22)

Fratelli, Cristo è la nostra pace, lui che di due popoli ha fatto una sola unità abbattendo il muro di separazione che li divideva, annullando per mezzo della sua carne l’inimicizia -la legge fatta di prescrizioni e decreti – per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare entrambi con Dio in un solo corpo mediante la croce, dopo aver eliminato in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto per annunciare la pace a voi, i lontani, e pace a coloro che erano vicini, perché, per suo mezzo, entrambi abbiamo libero accesso al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce in armoniosa disposizione come tempio santo nel Signore; in lui anche voi siete incorporati nella costruzione come dimora di Dio nello Spirito.


Vangelo- della Domenica VIII di Luca (Lc 10, 25-37)

 In quel tempo un dottore della legge, volendo mettere Gesù alla prova, si alzò e gli chiese: "Maestro, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?" Gesù (allora) gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Cosa vi leggi?" Egli rispose: "Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso". Gesù gli disse: "Hai risposto bene ; fa' questo e vivrai". Ma quello, volendo giustificare se stesso, disse a Gesù: "Ma chi è il mio prossimo?" Gesù rispose: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, quando incappò nei briganti che gli portarono via tutto, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Per caso scendeva per quella stessa strada un sacerdote, lo vide e passò dall'altra parte della strada. Allo stesso modo anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò dall'altra parte. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Si avvicinò e gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino. Poi lo caricò sul suo giumento, lo portò in una locanda e si prese cura di lui. L'indomani, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: ‘Prenditi cura di lui, e ciò che spenderai in più te lo renderò al mio ritorno’. Quale di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che si era imbattuto nei briganti?" Quello rispose: "Chi ha avuto misericordia di lui". Gesù allora gli disse: "Va' e anche tu fa' lo stesso


Variante nel Typikòn deL Patriarcato di Romania

http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2015/MERINDE%20PENTRU%20SUFLET%2013%20NOIEMBRIE%20%202015.pdf

Efesini 4,1-7


1 Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, 2 con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, 3 sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace. 4 Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. 5 V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, 6 un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.
7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo.




sabato 7 novembre 2015

8 novembre 2015- Domenica 23a VII di Luca (tono II plag.) Sinassi dei condottieri supremi Michele e Gabriele e delle altre potenze incorporee



Typikòn costantinopolitano

http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a1708/f255/8%20novembre%202015%20-%202%20pl.pdf


nel Mattutino 

Vangelo (I) (Mt 28, 16–20)

n quel tempo, gli undici apostoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e rendete miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.

nella Liturgia 


Anastasimon – Modo 2 pl

Le potenze angeliche * erano vicino al tuo sepolcro * ed i custodi * divennero come morti * e stava Maria alla tomba * cercando il tuo corpo immacolato: * Hai spogliato l’Ade, * senza esserne tentato, * sei andato incontro alla Vergine, * donando la vita. * O risorto dai morti, * Signore, gloria a Te.

Dei Sommi Condottieri - modo 4 

Dei celesti eserciti o sommi Condottieri, * imploriamo voi, noi gli indegni,* che con le vostre suppliche siate baluardo per noi;* all’ombra delle ali, della vostre immateriale gloria, * proteggendo noi che ci prostriamo e con insistenza gridiamo:* Dai pericoli liberateci voi, o Condottieri delle superne Schiere.


Della Chiesa. 

Kontakion – modo 4 

Il purissimo tempio del Salvatore * il preziosissimo talamo e verginale, * il sacro tesoro della gloria di Dio, * oggi è introdotto * nella Casa del Signore, * introducendovi insieme la grazia, * in Spirito Divino,* a lei inneggiano gli Angeli di Dio * Ella diviene,* dimora celeste.

Apostolo-




degli Incorporei (Eb 2, 2-10)

 Fratelli, se la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto una giusta punizione, come potremo noi sottrarci al castigo se trascuriamo una salvezza così grande? Questa, infatti, dopo essere stata promulgata all’inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l’avevano udita, mentre Dio convalidava la loro testimonianza con segni e prodigi e miracoli di ogni genere e doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà. Non certo agli angeli ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo. Anzi qualcuno ha testimoniato in un passo: Che cos’è l’uomo perché ti ricordi di lui, o il figlio dell’uomo, perché lo visiti? Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e d’onore l’hai coronato, hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi. Avendo assoggettato tutto a lui, non ha lasciato nulla che non gli fosse sottomesso. Al presente non vediamo ancora sottomesse a lui tutte le cose; ma vediamo Gesù, fatto di poco inferiore agli angeli, coronato di gloria e onore a causa delle sofferenze della morte, affinché per grazia di Dio sperimentasse la morte a vantaggio di tutti. Conveniva infatti che colui per il quale e dal quale sono tutte le cose, lui che condusse molti figli alla gloria, rendesse perfetto tramite la passione il capo che li guida alla loro salvezza.


Vangelo- della Domenica VII di Luca (Lc 8, 41-56) 

In quel tempo venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga. Gettatosi ai piedi di Gesù, lo supplicava di andare a casa sua, perché l’unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire. Mentre Gesù si recava in quel luogo, la folla lo premeva da ogni parte. E parte. E una donna, che soffriva di continue perdite di sangue da dodici anni e che aveva speso l’intero suo patrimonio con i medici, senza che nessuno fosse riuscito a guarirla, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello: subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: Chi mi ha toccato? Tutti negavano. Pietro e quelli che erano con lui dissero: Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia, e dici: “Chi mi ha toccato”? Ma Gesù disse: Qualcuno mi ha toccato: so che una forza è uscita da me. Allora la donna, rendendosi conto che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando, si gettò ai suoi piedi e dichiarò davanti a tutto il popolo per quale motivo l’aveva toccato e come era stata subito guarita. Egli le disse: Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace. Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga a dire: Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro. Ma Gesù, avendo udito, rispose: Non temere; soltanto abbi fede e sarà salvata. Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e si battevano il petto per lei. Ma egli disse: Non piangete: non è morta, ma dorme. Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta. Ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, àlzati! Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. E ordinò di darle da mangiare. I genitori rimasero sbalorditi, ma egli comandò loro di non raccontare a nessuno dell’accaduto


La variante nel typikòn del Patriarcato di Romania 

http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2015/XXIV%20%20DOMENICA%20DOPO%20%20PENTECOSTE.pdf

Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (2, 14-22) 

Fratelli, Cristo è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito.